Pens: Ferone, astensione su mozione riforma elezioni europee
(ACON) Trieste, 27 ott - COM/MPB - "Il testo base della riforma
elettorale per le elezioni europee, licenziato dalla Commissione
Affari Costituzionali di Montecitorio e in discussione alla
Camera dalla prossima settimana, colpisce pesantemente il diritto
di tutti gli italiani a essere rappresentati al Parlamento
Europeo.
A dichiararlo, in una nota, è il rappresentante del Partito
Pensionati in Consiglio regionale Luigi Ferone, alla vigilia
della discussione che impegnerà (domani, martedì 28 ottobre)
l'Aula sulla mozione presentata dal PD e riguardante la riforma
della legge elettorale per il Parlamento europeo, in merito alla
quale annuncia la propria astensione.
Lo sbarramento al 5% - continua Ferone - impedisce, anche a
partiti che ottengono oltre due milioni di voti, di essere
rappresentati; le liste bloccate (gli elettori non possono
esprimere preferenze) privano, di fatto, gli italiani del diritto
di scegliere i loro rappresentanti; l'obbligo di raccogliere una
enormità di firme a sostegno delle liste, viene imposto solo ai
piccoli"- sottolinea inoltre - anche se sono rappresentati al
Parlamento Europeo, nei Consigli regionali, provinciali e
comunali, come il Partito Pensionati.
Di quale democrazia si sta parlando? - si chiede il consigliere,
che aggiunge: non si tratta di semplificazione, ma di
cancellazione di forze politiche che hanno una propria storia,
funzione e presenza nel Paese. In Europa non vi è alcun problema
di governabilità e, proprio per le elezioni europee, dovrebbe
essere agevolata la presenza di partiti e liste, ma con questo
testo, che potrebbe diventare legge, sarà impedito, nei fatti, a
partiti che hanno già avuto degli eletti con il proprio simbolo,
non solo di continuare a essere rappresentati, ma anche di
partecipare.
Ferone, ribadendo l'intenzione di esprimere un voto di
astensione sulla mozione del PD, auspica l'intervento del
presidente della Repubblica, quale massimo garante dei principi
della nostra democrazia.