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CR: mozione legge per elezioni europee, dibattito (4)

28.10.2008
13:26
(ACON) Trieste, 28 ott - ET - È intervenuto a titolo personale il consigliere Massimo Blasoni (PdL), annunciando il voto favorevole alla mozione. La selezione degli eletti fatta dai partiti è in contrasto con la Costituzione. La rielezione non può dipendere da una segreteria, ma dal popolo, che altrimenti percepisce la politica come assente e i sondaggi divengono unico metro di governo. Il rapporto diretto garantisce una classe dirigente in contatto con la gente, in grado di fornire risposte.

Impedirà il ricambio, accentrerà il potere nelle segreterie, umilierà il Parlamento. Così ha definito la legge elettorale in Parlamento Piero Colussi (IdV-Citt). Grave l'eliminazione delle preferenze, meglio una soglia al 3% e non al 5%, mentre la riserva del 50% nelle liste per le donne, senza alternanza, è una presa in giro. Troppo alta l'età per gli eleggibili in Italia: 25 anni. Annunciati emendamenti anti candidati espressione di altri territori.

Mauro Travanut (PD) ha approvato la scelta del presidente Tondo e del consigliere Blasoni. Le differenze a volte scompaiono di fronte a ciò che è meglio per la nostra regione. Per garantire una vera rappresentanza del Friuli Venezia Giulia, i collegi elettorali per le europee dovrebbero passare da 5 a 15. Concorde sulla soglia di sbarramento, ma più bassa per tenere conto delle diverse sensibilità e della storia degli usi politici italiani. Il 5%, per Travanut, è troppo.

È la volontà di annientare forze politiche e non quella di semplificare a muovere i sostenitori di questa legge elettorale. Così Luigi Ferone del Partito Pensionati. Con l'innalzamento dello sbarramento, l'Italia non ha tratto giovamento dalla scomparsa di forze politiche e il Parlamento si è impoverito. È una legge antidemocratica che spinge verso aggregazioni innaturali e che a causa di norme capestro rende impossibile un'ampia partecipazione delle forze politiche.

(segue)