CR: mozione legge per elezioni europee, dibattito (4)
(ACON) Trieste, 28 ott - ET - È intervenuto a titolo personale
il consigliere Massimo Blasoni (PdL), annunciando il voto
favorevole alla mozione. La selezione degli eletti fatta dai
partiti è in contrasto con la Costituzione. La rielezione non può
dipendere da una segreteria, ma dal popolo, che altrimenti
percepisce la politica come assente e i sondaggi divengono unico
metro di governo. Il rapporto diretto garantisce una classe
dirigente in contatto con la gente, in grado di fornire risposte.
Impedirà il ricambio, accentrerà il potere nelle segreterie,
umilierà il Parlamento. Così ha definito la legge elettorale in
Parlamento Piero Colussi (IdV-Citt). Grave l'eliminazione delle
preferenze, meglio una soglia al 3% e non al 5%, mentre la
riserva del 50% nelle liste per le donne, senza alternanza, è una
presa in giro. Troppo alta l'età per gli eleggibili in Italia: 25
anni. Annunciati emendamenti anti candidati espressione di altri
territori.
Mauro Travanut (PD) ha approvato la scelta del presidente Tondo e
del consigliere Blasoni. Le differenze a volte scompaiono di
fronte a ciò che è meglio per la nostra regione. Per garantire
una vera rappresentanza del Friuli Venezia Giulia, i collegi
elettorali per le europee dovrebbero passare da 5 a 15. Concorde
sulla soglia di sbarramento, ma più bassa per tenere conto delle
diverse sensibilità e della storia degli usi politici italiani.
Il 5%, per Travanut, è troppo.
È la volontà di annientare forze politiche e non quella di
semplificare a muovere i sostenitori di questa legge elettorale.
Così Luigi Ferone del Partito Pensionati. Con l'innalzamento
dello sbarramento, l'Italia non ha tratto giovamento dalla
scomparsa di forze politiche e il Parlamento si è impoverito. È
una legge antidemocratica che spinge verso aggregazioni
innaturali e che a causa di norme capestro rende impossibile
un'ampia partecipazione delle forze politiche.
(segue)