News


CR: mozione legge per elezioni europee, dibattito (5)

28.10.2008
14:54
(ACON) Trieste, 28 ott - COM/MPB - Tutti riteniamo importantissimo poter esprimere la preferenza e avere una soglia di sbarramento che consenta la rappresentanza, ma resta l'inghippo dei collegi molto vasti - ha affermato Igor Kocijancic (SA) sottolineando le perplessità in merito e la necessità di capire quale investimento delle singole forze politiche sui candidati. E ha annunciato la presentazione di un ordine del giorno, firmato oltre che dai colleghi del suo Gruppo anche dai consiglieri di IdV-Cittadini, per il mantenimento dell'attuale legge elettorale per l'elezione del Parlamento europeo.

Voteremo con convinzione questa mozione - ha detto il capogruppo dell'UDC Edoardo Sasco ricordando la petizione popolare promossa dalla sua forza politica, sottoscritta anche dal presidente della Regione Tondo, per chiedere che la preferenza sia mantenuta alle europee e reintrodotta nelle elezioni alla Camera dei deputati. Perché senza la preferenza - ha sottolineato elencando gli aspetti negativi derivati dalla sua eliminazione - i cittadini sono espropriati del diritto di scelta dei loro rappresentanti. Ci auguriamo che questa mozione non abbia finalità strumentali - ha aggiunto. La difesa della democrazia non può essere una battaglia di parte o finalizzata a dividere gli schieramenti politici.

Per Franco Baritussio (PdL) non si presenta una mozione se non vi è un obiettivo politico; e dietro al sacrosanto diritto di esprimere un voto ci sono elementi su cui riflettere. Due quelli sui quali il vicecapogruppo del PdL si è soffermato: quello della maggiore rappresentanza possibile per regioni numericamente deboli come la nostra, per cui paradossalmente il sistema blindato potrebbe essere adatto a garantire una rappresentanza. L'altro, legato ai costi per i candidati per assicurarsi da preferenza, che avvantaggerebbe chi ha più possibilità personali o più aiuti. Anche il collegio uninominale può avere dei limiti - ha concluso ritenendo interessante una simulazione per capire quale dimensione subregionale dovrebbe avere un collegio uninominale per garantire l'elezione.

Antonio Pedicini (PdL) ha annunciato il proprio voto contrario alla mozione al termine di un intervento in cui ha sottolineato che tutti i ragionamenti sulle liste bloccate hanno un vizio di fondo e ha invitato a porre l'attenzione sulle elezioni provinciali, sulle quali c'è competenza e rispetto alle quali non siamo capaci di garantire la rappresentanza politica. Potrei concordare con la necessità di collegi più contenuti, mentre è più discutibile la questione dello sbarramento, perché non capisco se ci sono numeri buoni o cattivi, a seconda della competizione. Quanto alla preferenza, chi può dire che sia garanzia dell'espressione della libertà del voto dell'elettorato? La richiesta di reintrodurla alle politiche e di conservarla alle europee sembra più uno strumento di battaglia politica.

(segue)