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CR: mozioni specialità, il dibattito (6)

29.10.2008
16:30
(ACON) Trieste, 29 ott - RC - La specialità della Regione non èin discussione, anche perché non c'è alcuna legge in Parlamentovolta ad eliminarla - ha esordito Franco Iacop aprendo ildibattito sulle due mozioni inerenti, appunto, la specialità maanche le politiche internazionali del Friuli Venezia Giulia. Ilconsigliere del PD ha affermato che l'opposizione è pronta alavorare con la maggioranza per dare al Friuli Venezia Giulianuove opportunità e un maggiore ruolo internazionale all'internodi un'Europa policentrica in grado di valorizzare le propriediverse realtà. Sulla base del documento fatto pervenire all'Aula dal presidentedella Regione Renzo Tondo in merito alle politiche internazionaliche la Giunta intende portare avanti, il presidente del ConsiglioEdouard Ballaman ha chiesto alla V Commissione di considerarequel lavoro lo spunto da cui far partire i propri lavori sullamateria.A seguire, Igor Gabrovec (PD) ha auspicato che la Regione sia trale istituzioni che si adoperano per valorizzare le diversità, cherispettano la storia senza esserne condizionate, che tutelano iconcittadini che si sono trasferiti altrove. Il nuovo Statuto -ha aggiunto - è l'occasione per lasciarci alle spalle uno storicoatteggiamento protettivo verso le minoranze. L'Unione europeadeve fare in modo che non si estinguano le lingue minoritarie. Lespecificità linguistiche sono il pilastro su cui tutelare laspecialità del FVG.Roberto Asquini (Misto) confida in un fisco regionale autonomosul modello della benzina agevolata, dove l'aver fatto diminuireil suo prezzo ha portato non solo a un risparmio per i cittadini,ma anche più soldi alla Regione e allo Stato. Sono terminate lemotivazioni storico-linguistico-sociali che un tempo garantivanola specialità del FVG. Oggi la concorrenza dei mercati è il nuovoostacolo da superare. Fiscalità, costo del personale, costo dellaburocrazia: la concorrenza si fa riducendo drasticamente le spesedi queste tre voci, questa deve essere la nostra nuovaspecialità, anche perché scontiamo il fatto che i Paesi a noiconfinanti sono più vantaggiosi.Scenario che non vivremo mai, gli ha però ribattuto il capogruppodel PdL, Daniele Galasso, a detta del quale se fosse vero ilmeccanismo di Asquini la Regione dovrebbe aver già recuperato i60 milioni di sconti applicati con l'IRAP. Per lui, invece, leragioni della specialità sono ancora attuali, non sono deiprivilegi e le Regioni ordinarie dovrebbero avere piùagevolazioni ma al contempo più responsabilità, così noninvidierebbero più le Regioni autonome. Non ci sono spazi peraumenti della pressione fiscale, ma bisogna rimodularel'imposizione dell'aliquota IVA, della tassa di soggiorno,dell'ICI. L'IRPEF sul gettito delle pensioni è una risorsa che cispetta. Quanto alle politiche internazionali, sì all'Euroregione,ad utilizzare Informest e Finest e aggiornare altri strumenti disettore.(segue)