News


PD: Lupieri, immotivata ispezione a ASS 1 Triestina

29.10.2008
17:05
(ACON) Trieste, 29 ott - COM/AB - Non sono assolutamentemotivate le osservazioni che hanno dato avvio all'ispezionenell'ASS n. 1 Triestina. Ad affermarlo è il consigliere regionale del PD Sergio Lupieriche, sulla questione, ha ricevuto in Aula una risposta alla suainterrogazione a risposta immediata.Sono state prese in esame - sottolinea Lupieri - informazionidiffuse a mezzo stampa che potrebbero far ravvisare violazioni dilegge, che riguardano la suddivisione del territorio dicompetenza in distretti sanitari che però risale a più di 10 annifa; la riduzione delle prestazioni erogabili dai distretti il cuiaumento è invece sotto gli occhi di tutti; il trasferimento delDistretto 2 presso l'ospedale Maggiore, struttura definita nonidonea anche sotto il profilo della sicurezza all'erogazionedelle prestazioni sanitarie, dimenticando che quel nosocomio èuna struttura sanitaria del SSR che fa parte dell'Azienda mistaospedale università di Trieste. E, infine, l'assunzione di onericonnessi al conseguimento della laurea specialistica fuori sededi personale dipendente che però, qui a Trieste, non aveva lapossibilità di iscriversi a corsi simili. Le osservazioni fatte dal Collegio sindacale sono discutibili, visarà certamente una risposta puntuale, chiara e completa, maLupieri ribadisce come la contestazione poteva essere svoltatutta all'interno del nostro SSR senza una ispezione da 21 milaeuro. Soldi pubblici spesi inutilmente e sui quali potrebbeintervenire la Corte dei Conti per verificare la congruità dellaspesa. Politicamente, l'ispezione è una misura di estremaarroganza, molto grave nei confronti di un direttore generale cheha sempre ricevuto ovunque grandi consensi per la sua competenza,professionalità e per la conduzione di una aziendaall'avanguardia in regione. Lupieri conclude ricordando l'RSA, l'hospice, le curedomiciliari, l'assistenza infermieristica, i rapporti con imedici di famiglia, le microaree, l'integrazione con l'ospedale,le dimissioni protette, la riabilitazione territoriale e tutto ilpotenziamento dell'assistenza socio sanitaria territoriale chetiene sempre al centro i bisogni non di utenti ocittadini-pazienti, ma di persone in difficoltà.