News


CR: riforma commercio, relatore maggioranza Franz (LN) (12)

29.10.2008
17:54
(ACON) Trieste, 29 ott - MPB - "Disposizioni su orari egiornate di chiusura degli esercizi commerciali rappresentanotuttora il cuore del dibattito - ha affermato il relatore dimaggioranza Maurizio Franz (LN) in merito al disegno di legge diriforma del commercio ricordando l'accesa discussionesviluppatasi intorno all'argomento e auspicando il raggiungimentodella più ampia intesa possibile. Inadeguata - per Franz - l'attuale normativa essendo sbagliatal'impostazione di fondo per cui gli esercizi commerciali, dinorma, non osservano le chiusure domenicali e festive potendorestare sempre aperti, salvo accordo in sede di Conferenza deiComuni sul numero di chiusure. Purtroppo è accaduto che questoorganismo non solo non raggiungesse una posizione comune maneppure il numero legale per deliberare, determinando una totaleassenza di regole cui si aggiungono - ha annotato il relatore -le deroghe per gli esercizi alimentari e il nutrito elenco dilocalità turistiche non soggette ad alcuna restrizione, sebbenedi turistico abbiano ben poco. Con il testo della Giunta, invece, si inverte il principio dipartenza per cui, di norma, nei festivi gli esercizi commercialisono chiusi. Si elimina la Conferenza dei Comuni e il complicatosistema degli Ambiti territoriali; si cancella la distinzione fraesercizi alimentari e non alimentari che aveva determinato anchel'intervento del TAR; si ridimensiona l'elenco delle localitàturistiche limitandolo a quelle che basano la loro economia sutale peculiarità; si prevede la deroga per gli esercizi dicommercio al dettaglio in sede fissa dei centri storici. Anche se la Lega puntava a 20 aperture domenicali, per senso diresponsabilità si è deciso di appoggiare la proposta della Giuntache ne prevede 29 e, viste le istanze provenienti da mondoproduttivo e sindacati, per i quali possono essere sufficienti 24aperture annuali, auspichiamo si giunga a una mediazione - haaggiunto, sottolineando novità del testo tese a snellire ilsettore: soppressione dell'istituto della riabilitazione per lasussistenza dei requisiti morali (basta il provvedimento dichiusura del fallimento); liberalizzazione dei saldi la cuideterminazione è demandata all'esercente entro determinatiperiodi dell'anno; via l'obbligo di comunicazione preventiva pervendite promozionali e di liquidazione; eliminazione delparametro della programmazione numerica nel settore dellasomministrazione. Più problematico eliminare le distanze minimeobbligatorie tra le rivendite della stampa quotidiana eperiodica, per il calo di vendite che si registra e che rendeopportuno prevedere criteri di elaborazione dei Piani comunali dilocalizzazione dei punti vendita.Poi c'è il potenziamento dell'Osservatorio regionale sulcommercio che deve monitorare gli esercizi commerciali consuperfici coperte superiori a 15.000 mq, raccogliere dati einformazioni per ottimizzare l'uso del territorio e assicurare lacompatibilità urbanistico ambientale, acquisire dati einformazioni sul mercato del lavoro nel settore commerciale esulla situazione dell'intero comparto. Prevista inoltre unamoratoria che proroga la validità della pianificazioneurbanistico-commerciale con riferimento alle medie e grandistrutture di vendita. Per continuare a sburocratizzare, ha concluso Franz, ciriserviamo di proporre l'eliminazione dell'obbligo didichiarazione di inizio attività per l'installazione successivaalla prima di apparecchi automatici per la vendita al dettaglio ela somministrazione di alimenti e bevande effettuata dal medesimooperatore nello stesso Comune, visto che il sussistere deirequisiti morali e professionali è accertato con la primadichiarazione di inizio attività e gli operatori devono comunquerispettare le normative igienico-sanitarie e sono soggetti acostanti controlli. Necessario invece, per la soppressione delRegistro esercenti il commercio, introdurre requisitiprofessionali più stringenti, collegandoli all'effettivapreparazione nell'ambito della somministrazione di alimenti ebevande. (segue)