PD: Moretton, avevamo ragione, il debito non c'era
(ACON) Trieste, 04 nov - COM/DT - "E' finalmente venuta a galla
la verità sul debito di bilancio, che è stato il cavallo di
battaglia elettorale del presidente Renzo Tondo e del PdL. Ora,
dopo che la Giunta ha approvato la Finanziaria 2009, sono emerse
tutte le contraddizioni che Tondo e i suoi alleati avevano detto
in occasione della variazione di bilancio estiva, giurando che il
debito c'era".
La nota porta la firma del capogruppo del PD in Consiglio
regionale, Gianfranco Moretton.
"Oggi - prosegue - la maggioranza dichiara che quello stesso
debito non c'è più e che, stante la grave situazione economica,
bisogna puntare sugli investimenti. Siamo per un verso molto
sorpresi di questo modo poco serio di comportarsi ma, dall'altro,
soddisfatti che il centrodestra confessi che il centrosinistra
affermava la verità.
Al tempo ricordavamo che la Corte dei conti aveva confermato che
il bilancio della Giunta Illy era in linea con la sostenibilità
dell'indebitamento per investimenti. Ciò nonostante, ora siamo
comunque preoccupati per la politica di bilancio del presidente
Tondo, perché la manovra finanziaria licenziata dalla Giunta non
chiarisce come intenda promuovere l'azione di governo per
aumentare la crescita della nostra regione e consentire
investimenti e programmi di sviluppo che garantiscano non solo le
entrate preventivate, ma che possano aumentare.
La prime indicazioni della Finanziaria su sanità, welfare ed
economia non ci fanno ben sperare perché non è definita con
chiarezza la politica per la sanità, se non una laconica volontà
di considerare il 2009 un anno di transizione e quindi senza
alcuna riforma sanitaria. Per non parlare delle politiche sociali
per la famiglia e per il pianeta anziani, che non delineano
alcuna strategia per superare le difficili problematiche
finanziarie e strutturali del settore.
E che dire del sostegno al comparto economico? Oltre a qualche
pannicello caldo, non esiste ancora un progetto organico di
interventi. Fino a questo momento, insomma, conclude Moretton,
non abbiamo visto molto se non una staticità preoccupante e una
difficoltà di intesa nella coalizione di centrodestra".