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IV e I Comm: visita messa in sicurezza miniera Cave del Predil

10.11.2008
15:25
(ACON) Tarvisio, 10 nov - RC - Prenderà il via il 4 dicembre prossimo, in occasione di Santa Barbara protettrice anche dei minatori, a Cave del Predil, in Comune di Tarvisio, il primo Parco internazionale geominerario d'Italia, ovvero un percorso museale su cui l'antica Raibl punta per il rilancio di un borgo che un tempo contava 5mila abitanti, due sale cinematografiche e soprattutto una miniera da cui si sono estratti piombo e zinco sino al 30 giugno 1992.

La visita da parte degli Uffici di Presidenza delle Commissioni IV e I del Consiglio regionale, rappresentati da Alessandro Colautti (PdL) e Paride Cargnelutti (PdL), verteva proprio a verificare la preparazione dell'offerta turistico-didattica che prenderà il via il prossimo mese e quanto si potrà realizzare a stretto giro per implementare tale offerta.

Cinquecento metri di percorso all'interno della montagna sono già utilizzati per raccontare la storia della miniera. Ciò che d'ora in poi si potrà scoprire - ha spiegato il Commissario straordinario Luciano Baraldo ai consiglieri - sarà uno snodo per quasi due chilometri totali, da percorrere a piedi ma anche con un trenino che scenderà sino a 240 metri sotto il livello del mare, oltre alla visita della centrale idroelettrica e della stazione di pompaggio, oggi utilizzata per pescare l'acqua e farla depurare prima di essere immessa nel canale che la fa defluire nel fiume Isonzo in territorio sloveno. E proprio ad arrivare sino in Slovenia, inclusa la ricostruzione della vecchia dogana di frontiera sotterranea, unica al mondo, è uno degli obiettivi a cui stanno lavorando a Cave del Predil, per un percorso che vanterà 5 chilometri di lunghezza.

Mantenere in sicurezza l'ex miniera - ha proseguito Baraldo - costa un milione di euro all'anno. Il progetto, iniziato il 17 giugno scorso, prevede l'allagamento controllato delle gallerie più basse attraverso l'acqua che naturalmente entra nella montagna. Sino ad ora sono stati allagati 84 dei circa 500 metri d'altezza della miniera, per 2,15 milioni di metri cubi d'acqua rispetto agli 11 milioni totali previsti per la primavera del 2009. Il controllo è effettuato per mezzo di sonde collegate a dei computer in superficie. L'allagamento raggiungerà il tredicesimo livello, a meno 240 metri, dove l'acqua si incanalerà per raggiungere il fiume.

Obiettivo è passare da un milione di euro di spesa annua a 400mila euro, pagabili con l'energia elettrica prodotta, e dunque venduta, della centrale costruita nel 1985 alla quale si aggiungerà la produzione che potrà essere fatta dalla riconversione dei motori delle pompe di pescaggio una volta che queste, allagata l'ultima delle gallerie, non serviranno più.

Prima della discesa nel pozzo Layer, i consiglieri e il sindaco di Tarvisio, Renato Carlantoni, hanno depositato una corona d'alloro in memoria dei minatori caduti sul lavoro.

(immagini alle tv)