IV e I Comm: visita messa in sicurezza miniera Cave del Predil
(ACON) Tarvisio, 10 nov - RC - Prenderà il via il 4 dicembre
prossimo, in occasione di Santa Barbara protettrice anche dei
minatori, a Cave del Predil, in Comune di Tarvisio, il primo
Parco internazionale geominerario d'Italia, ovvero un percorso
museale su cui l'antica Raibl punta per il rilancio di un borgo
che un tempo contava 5mila abitanti, due sale cinematografiche e
soprattutto una miniera da cui si sono estratti piombo e zinco
sino al 30 giugno 1992.
La visita da parte degli Uffici di Presidenza delle Commissioni
IV e I del Consiglio regionale, rappresentati da Alessandro
Colautti (PdL) e Paride Cargnelutti (PdL), verteva proprio a
verificare la preparazione dell'offerta turistico-didattica che
prenderà il via il prossimo mese e quanto si potrà realizzare a
stretto giro per implementare tale offerta.
Cinquecento metri di percorso all'interno della montagna sono già
utilizzati per raccontare la storia della miniera. Ciò che d'ora
in poi si potrà scoprire - ha spiegato il Commissario
straordinario Luciano Baraldo ai consiglieri - sarà uno snodo per
quasi due chilometri totali, da percorrere a piedi ma anche con
un trenino che scenderà sino a 240 metri sotto il livello del
mare, oltre alla visita della centrale idroelettrica e della
stazione di pompaggio, oggi utilizzata per pescare l'acqua e
farla depurare prima di essere immessa nel canale che la fa
defluire nel fiume Isonzo in territorio sloveno. E proprio ad
arrivare sino in Slovenia, inclusa la ricostruzione della vecchia
dogana di frontiera sotterranea, unica al mondo, è uno degli
obiettivi a cui stanno lavorando a Cave del Predil, per un
percorso che vanterà 5 chilometri di lunghezza.
Mantenere in sicurezza l'ex miniera - ha proseguito Baraldo -
costa un milione di euro all'anno. Il progetto, iniziato il 17
giugno scorso, prevede l'allagamento controllato delle gallerie
più basse attraverso l'acqua che naturalmente entra nella
montagna. Sino ad ora sono stati allagati 84 dei circa 500 metri
d'altezza della miniera, per 2,15 milioni di metri cubi d'acqua
rispetto agli 11 milioni totali previsti per la primavera del
2009. Il controllo è effettuato per mezzo di sonde collegate a
dei computer in superficie. L'allagamento raggiungerà il
tredicesimo livello, a meno 240 metri, dove l'acqua si incanalerà
per raggiungere il fiume.
Obiettivo è passare da un milione di euro di spesa annua a
400mila euro, pagabili con l'energia elettrica prodotta, e dunque
venduta, della centrale costruita nel 1985 alla quale si
aggiungerà la produzione che potrà essere fatta dalla
riconversione dei motori delle pompe di pescaggio una volta che
queste, allagata l'ultima delle gallerie, non serviranno più.
Prima della discesa nel pozzo Layer, i consiglieri e il sindaco
di Tarvisio, Renato Carlantoni, hanno depositato una corona
d'alloro in memoria dei minatori caduti sul lavoro.
(immagini alle tv)