Ballaman incontra presidenti Consigli provinciali
(ACON) Trieste, 11 nov - AB - I Consigli provinciali
rivendicano un ruolo preciso all'interno dell'Ente in quanto
rappresentativi di tutte le forze politiche e hanno elaborato
proposte che puntano a razionalizzazione, risparmio e
riequilibrio dei poteri, sulle quali chiedono un confronto. Così,
i quattro presidenti delle Assemblee provinciali - Antonio
Sartori di Borgoricco per Pordenone, Marco Quai per Udine, Boris
Pargerc per Trieste e Alessandro Fabbro per Gorizia - ne hanno
parlato in Consiglio regionale con il presidente Edouard
Ballaman.
Quattro i punti focalizzati nella proposta: il vicepresidente
della Provincia eletto e non nominato; un buon numero di
assessori provinciali scelti tra i consiglieri eletti;
un'audizione (non vincolante) in Consiglio provinciale
dell'assessore prima della sua nomina; la separazione dei destini
del presidente della Provincia, in caso di impedimento, da quelli
del Consiglio provinciale. E un'ultima ipotesi che guarda
oltreoceano, dove il vicepresidente USA presiede il Senato: il
vicepresidente della Provincia potrebbe presiedere il Consiglio
provinciale, il che porterebbe anche a una diminuzione delle
cariche.
Sono proposte da prendere in considerazione, ha detto Ballaman,
anche se alcune hanno bisogno di approfondimenti. Il
rafforzamento delle Province - ha aggiunto - passa anche
attraverso una semplificazione del quadro degli enti locali, ma
in prospettiva l'obiettivo che a Ballaman piace di più è il
modello Trentino Alto Adige, con una Regione contenitore, con
compiti di coordinamento, e le Province capisaldi della gestione
territoriale. Una soluzione - ha sottolineato - che va nella
direzione della sussidiarietà e dell'avvicinamento delle
istituzioni ai cittadini.
Ballaman si è compiaciuto che le proposte vengano portate avanti
assieme da quattro amministrazioni che sono due di centro destra
e due di centro sinistra. Ne parlerò nelle sedi istituzionali, ha
assicurato, ma informerò soprattutto i gruppi politici affinché
possano aprire al loro interno una riflessione che possa
preludere a una proposta condivisa. Senza contare che una
revisione del sistema consentirebbe un allineamento delle
scadenze elettorali, evitando continue campagne elettorali che
rallentano l'azione amministrativa.
Gli obiettivi sono condivisibili, ha concluso Ballaman, per
questo le proposte meritano la massima attenzione e ha chiesto ai
presidenti di formalizzarle e di fargliele avere.
(foto; immagini tv)