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I Comm: Tondo rende noto il debito della Regione (2)

12.11.2008
15:47
(ACON) Trieste, 12 nov - RC - Dopo la relazione di Andrea Garlatti, Roberto Asquini (Misto) ha sostenuto, trovando conferma nelle parole del presidente Tondo, che se fosse stato realizzato il progetto del centro-sinistra di finanziare la sanità vendendo in leasing gli ospedali, il mutuo sanitario del 2007 sarebbe stato di 100 milioni in più. Non solo, perché averlo inserito a bilancio pur non avendovi dato seguito, causa degli squilibri alle voci del bilancio stesso.

Franco Brussa e Gianfranco Moretton (PD) hanno, invece, sostenuto la bontà della politica del ricorso al mutuo e hanno fatto presente che gli impegni della Regione sono stati sì di 2,7 miliardi, ma a fronte di un'autorizzazione di spesa per 3,34. Hanno poi rimarcato come la sanità sia in sicurezza grazie al buon governo della passata legislatura.

All'opposto, per Paride Cargnelutti (PdL) si stava andando verso una situazione dove le entrate erano pari alle uscite per pagare i mutui, ma non per finanziare altro; quanto alle Autonomie locali, vanno rivisti l'intero sistema e le loro priorità di spesa.

Maurizio Salvador (UDC) ritiene si debba verificare dove sono finiti i soldi con cui la Regione si è indebitata; per lui è come se il convento fosse povero, ma i frati ricchi.

Per Ugo De Mattia (LN), gli avanzi di amministrazione significano non avere fatto investimenti. Il contenimento del debito è servito per avere un contenimento delle spese future, ma ora si deve pensare a dove reperire le entrate, e queste arrivano dal sistema produttivo, che quindi deve essere sostenuto.

In chiusura, Tondo ha ricordato che la campagna elettorale è finita, ciascuno intenda i 100 milioni di debito come vuole anche se è palese che sono di meno dei 149 dello scorso anno e che è troppa la rigidità del bilancio, ma non si deve perdere l'occasione di fare. Ulteriori interventi di riduzione del debito saranno apportati con le variazioni di bilancio del prossimo anno. Infine, ha fatto presente il compenso irrisorio al professor Garlatti (16.700 euro), che ha lavorato da solo, aiutato dai dipendenti regionali nel reperire i dati.

(fine)