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I Comm: Tondo rende noto il debito della Regione (1)

12.11.2008
15:47
(ACON) Trieste, 12 nov - RC - Il debito da finanziamento contratto al 12 dicembre 2007 dalla Regione Friuli Venezia Giulia - intesa come Amministrazione regionale in senso stretto, aziende sanitarie, altri enti regionali come l'ente tutela pesca piuttosto che gli Erdisu - è stato pari a 1.670.416.372 euro. Aggiungendo i debiti contratti per finanziare le Autonomie locali nel 2006 (1.667.053.508 euro rispetto a 1.252.807.219 nel 2003, che salgono a 2.274.284.621 euro se si considerano anche i debiti per il funzionamento, l'IVA, le anticipazioni di cassa, le somme anticipate e altri debiti), si sale ad un debito delle amministrazioni pubbliche regionali nel loro complesso pari a 3.337.469.880 euro. A questi, vanno ancora sommate le obbligazioni regionali per soggetti terzi (ad esempio le famiglie con mutuo agevolato per la prima casa, i consorzi industriali, le ATER), pari a 1.566.879.698 euro, per un totale di quasi 5 miliardi di passività regionale, ovvero 4.904.349.578 euro.

Se si analizza da cosa derivino i circa 1,67 miliardi di indebitamento regionale, si verifica che si tratta di mutui più BOR (Buono ordinari regionali) per 1.657.067.340 euro a carico della Regione intesa in senso stretto (209.837.554 euro di mutui rispetto ai 362.889.172,56 del 2002, ultimo anno in cui sono stati aperti con le banche, più BOR per 1.447.229.786 euro rispetto ai 343.471.725 del 2002). A questi, come già accennato, si aggiungono 620.490 euro di mutui a carico degli enti del Sistema sanitario e 12.728.543 euro di mutuo degli enti pubblici regionali.

I dati sono stati forniti alla I Commissione consiliare da Andrea Garlatti, professore dell'Università di Udine a cui il presidente Renzo Tondo, vinte le elezioni di aprile, ha affidato la consulenza sulla puntualizzazione del debito regionale. E proprio a Tondo il presidente della Commissione, Gaetano Valenti (PdL), ha dato per primo la parola affinché potesse spiegare che l'intenzione non era quella di esprimere giudizi, ma solo rendere note delle cifre asettiche che parlavano da sole. Non si trattava di dimostrare se avevo torto o ragione - ha detto. Perché che avessi ragione, lo hanno già deciso gli elettori sette mesi fa.

Ciò che più è emerso, quindi, è stato che la sanità praticamente non ha esposizione finanziaria con le banche, a parte due mutui che in totale sono di 620mila euro, anzi il Sistema sanitario regionale risulta avere una liquidità per 250/300 milioni di euro dovuti al fatto che mentre la Regione paga prontamente le Aziende sanitarie, queste pagano i loro fornitori dopo 60 giorni. Ecco che si dovrebbe pensare a un sistema che faccia evitare l'uso di muti che creano liquidità non utilizzata.

Quanto alla spesa per gli enti locali, si dovrebbe creare la regola di pagare ciò che un Comune realizza e non ciò che un Comune rappresenta nel sistema, pagando alla presentazione di cose concrete e non di principi. I 4,9 miliardi di debito totale provocano delle rigidità di bilancio a cui la Regione deve prendere provvedimenti.

(immagini tv)

(segue)