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IV Comm: illustrata proposta legge ambiente e territorio (1)

12.11.2008
16:03
(ACON) Trieste, 12 nov - MPB - Non una legge "puntiforme", per risolvere solo casi singoli seppur urgenti in materia di ambiente, territorio, edilizia, ricostruzione, trasporti e demanio marittimo, bensì un provvedimento per inserire, in un quadro normativo coerente, una serie di istituti che, in attesa di riforme di settore, devono essere affrontati e risolti, pena il blocco dell'operatività del sistema.

E' questo l'obiettivo dei consiglieri del PdL Alessandro Colautti, Daniele Galasso e Franco Baritussio, che assieme a Luigi Ferone del Partito Pensionati hanno presentato una proposta di legge illustrata alla IV Commissione dallo stesso presidente Colautti (primo firmatario), alla presenza dell'assessore Vanni Lenna.

Il provvedimento è formato da 31 articoli: alcuni risolvono questioni burocratiche che da anni penalizzano i cittadini e le istituzioni, altri regolano temi sensibili dal punto di vista ambientale e altri, infine, anticipando riforme di più ampio respiro, permettono l'efficienza operativa in settori specifici.

I primi 21 articoli riguardano l'ambiente, in particolare il rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale (AIA) e le modalità di riscossione delle tariffe che i gestori degli impianti soggetti a essa devono versare per coprire i costi connessi alle attività istruttorie, nonché alle attività di controllo e di monitoraggio degli impianti di competenza di ARPA. E, poi, la partecipazione dei rappresentanti di ARPA e di ASS competenti per territorio alle conferenze di servizi in materia ambientale; la valutazione ambientale strategica degli strumenti di pianificazione comunale; l'autorizzazione per gli impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti; il superamento di alcune ambiguità applicative e interpretative; conferme di concessione contributi a enti pubblici e pubblici-economici.

Oltre a modificare singoli punti di alcune leggi regionali (come nel caso della rideterminazione degli ambiti territoriali ottimali o in materia di demanio idrico), altri articoli riguardano le disposizioni per accelerare il processo di riassetto dell'ARPA e per il contenimento della spesa, il Piano regionale di tutela delle acque, i canoni demaniali relativi alle concessioni di estrazione di materiali pietrosi dai corsi d'acqua, gli impianti di depurazione esistenti, gli scarichi di acque reflue urbane da impianti di depurazione e da agglomerati con meno di duemila abitanti.

Sono due gli articoli che compongono il Capo II, dedicato all'edilizia, e prevedono modifiche ad altre normative. Un articolo per il Capo III, in materia di ricostruzione, con il quale si confermano i contributi concessi in base alla legge 63 del 1977 al comproprietario di un alloggio che abbia ceduto la propria quota di proprietà dell'alloggio, successivamente demolito, ad altro comproprietario a cui sia legato da vincolo di parentela o affinità. Il Capo IV riguarda l'adeguamento antisismico e la verifica dell'osservanza delle disposizioni sismiche sul territorio delle province di Trieste e di Gorizia. Un articolo, in materia di trasporto, disciplina al Capo V la pianificazione delle infrastrutture di trasporto della mobilità e della logistica, mentre un altro articolo al Capo VI sul demanio marittimo con finalità turistico ricreativa prevede che possano essere rinnovate le concessioni demaniali già rilasciate.

La Commissione ha quindi avviato la discussione generale sul testo, che nel frattempo ha ottenuto a maggioranza il parere favorevole della I Commissione per quanto di competenza, ossia l'articolo 13 ove l'Arpa chiede di utilizzare 580 mila euro del fondo di riserva (che ha una capienza di oltre 4 milioni) per ripianare il disavanzo di bilancio.

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(segue)