I Comm: approvato stralcio su modifiche legge carburanti
(ACON) Trieste, 12 nov - DT - In I Commissione, presieduta da
Gaetano Valenti (PdL), è stato approvato a maggioranza - con i
voti di PdL, LN e Gruppo Misto - lo stralcio che modifica la
legge regionale sulla riduzione del prezzo dei carburanti.
Correlatori di maggioranza in Aula saranno Roberto Asquini per il
Misto e Paride Cargnelutti per il PdL, relatore di minoranza sarà
invece Franco Brussa (PD).
Al testo originale sono stati aggiunti alcuni emendamenti, tutti
della maggioranza, come quello firmato da Asquini e Valenti in
cui si afferma che, vista la crisi in cui versano soprattutto le
aree di confine, si potrà valutare l'eventuale attuazione di un
programma di contribuzione agli oneri sostenuti dai gestori degli
impianti di distribuzione per tutti quegli adempimenti
burocratici di cui sono responsabili, da determinarsi però con un
successivo regolamento e sempre e comunque nell'ambito di quanto
consentito dall'UE.
E' stato specificato anche - da un emendamento a firma Asquini,
Valenti e Franco Baritussio per il PdL, Ugo De Mattia (LN) e
Maurizio Salvador (UDC) - che saranno i Comuni a verificare la
compatibilità territoriale degli impianti (altrimenti, gli stessi
Municipi potranno sospendere l'autorizzazione fino al successivo
adeguamento), mentre cade qualsiasi vincolo relativo a una
distanza minima da rispettare tra impianti e tra questi ultimi e
gli esercizi commerciali. Per integrare poi l'offerta e
sviluppare la diffusione di prodotti a limitato impatto
ambientale, i nuovi impianti di carburanti dovranno prevedere,
oltre all'erogazione di benzina e gasolio, anche quella di Gpl e
di metano o, in alternativa, di almeno uno dei due prodotti.
Sempre nello stesso emendamento, si fa presente che con un
successivo provvedimento verranno individuate le risorse per
offrire un sostegno alle imprese che saranno costrette a chiudere
la loro attività.
Esplicitate, poi, le funzioni delegate alle Camere di Commercio
(tra tutte, il rimborso settimanale, ogni venerdì, direttamente
ai gestori delle riduzioni di prezzo praticate), ammorbidite
anche le sanzioni, così come si è stabilita l'entrata in vigore
del provvedimento (1 giugno 2009).
Nel corso del dibattito generale, Asquini ha ribadito come questo
provvedimento rappresenti un passo in avanti. "In questo modo, ha
dichiarato, abbiamo dato il via alla ristrutturazione delle rete
dei distributori, abbiamo dato un aiuto a chi dovrà per forza
maggiore chiudere oltre che un sostegno strutturale a quelle aree
dove più si è fatta sentire la cancellazione della benzina
agevolata. D'altra parte, ha ricordato, su 550 distributori, è
logico pensare che almeno un terzo debba chiudere. Allo stesso
tempo, guai a permettere un'organizzazione selvaggia dei
distributori, ambiente e sicurezza sono assolutamente da
salvaguardare".
Più critico Brussa, che peraltro si è riservato di presentare in
Aula alcuni emendamenti e che ha annunciato, prima di lasciare la
Commissione per motivi personali, l'astensione del PD al momento
del voto. "Forse era il caso, ha annotato, di attendere che
venisse predisposto un disegno organico sull'argomento, oggi era
sufficiente che passasse la delega alle Camere di commercio per
quanto riguarda il sistema dei rimborsi".
Per Valenti, "dopo l'inopinata cancellazione della benzina
agevolata, adesso si dà una risposta concreta ai gestori degli
impianti in una zona, quella lungo il confine, che sicuramente
rimane sovradimensionata. E difatti a Gorizia ci sono ben 15
distributori con un calo delle vendite che si attesta al 60-70%".
Infine, Cargnelutti ha fatto notare come, invece, i distributori
non facciano altro che aprire, e non chiudere in Friuli Venezia
Giulia. "Se poi vogliamo fare una politica di attenzione, non
possiamo intervenire territorialmente dappertutto", ha ammonito.