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I Comm: approvato stralcio su modifiche legge carburanti

12.11.2008
18:33
(ACON) Trieste, 12 nov - DT - In I Commissione, presieduta da Gaetano Valenti (PdL), è stato approvato a maggioranza - con i voti di PdL, LN e Gruppo Misto - lo stralcio che modifica la legge regionale sulla riduzione del prezzo dei carburanti. Correlatori di maggioranza in Aula saranno Roberto Asquini per il Misto e Paride Cargnelutti per il PdL, relatore di minoranza sarà invece Franco Brussa (PD).

Al testo originale sono stati aggiunti alcuni emendamenti, tutti della maggioranza, come quello firmato da Asquini e Valenti in cui si afferma che, vista la crisi in cui versano soprattutto le aree di confine, si potrà valutare l'eventuale attuazione di un programma di contribuzione agli oneri sostenuti dai gestori degli impianti di distribuzione per tutti quegli adempimenti burocratici di cui sono responsabili, da determinarsi però con un successivo regolamento e sempre e comunque nell'ambito di quanto consentito dall'UE.

E' stato specificato anche - da un emendamento a firma Asquini, Valenti e Franco Baritussio per il PdL, Ugo De Mattia (LN) e Maurizio Salvador (UDC) - che saranno i Comuni a verificare la compatibilità territoriale degli impianti (altrimenti, gli stessi Municipi potranno sospendere l'autorizzazione fino al successivo adeguamento), mentre cade qualsiasi vincolo relativo a una distanza minima da rispettare tra impianti e tra questi ultimi e gli esercizi commerciali. Per integrare poi l'offerta e sviluppare la diffusione di prodotti a limitato impatto ambientale, i nuovi impianti di carburanti dovranno prevedere, oltre all'erogazione di benzina e gasolio, anche quella di Gpl e di metano o, in alternativa, di almeno uno dei due prodotti. Sempre nello stesso emendamento, si fa presente che con un successivo provvedimento verranno individuate le risorse per offrire un sostegno alle imprese che saranno costrette a chiudere la loro attività.

Esplicitate, poi, le funzioni delegate alle Camere di Commercio (tra tutte, il rimborso settimanale, ogni venerdì, direttamente ai gestori delle riduzioni di prezzo praticate), ammorbidite anche le sanzioni, così come si è stabilita l'entrata in vigore del provvedimento (1 giugno 2009).

Nel corso del dibattito generale, Asquini ha ribadito come questo provvedimento rappresenti un passo in avanti. "In questo modo, ha dichiarato, abbiamo dato il via alla ristrutturazione delle rete dei distributori, abbiamo dato un aiuto a chi dovrà per forza maggiore chiudere oltre che un sostegno strutturale a quelle aree dove più si è fatta sentire la cancellazione della benzina agevolata. D'altra parte, ha ricordato, su 550 distributori, è logico pensare che almeno un terzo debba chiudere. Allo stesso tempo, guai a permettere un'organizzazione selvaggia dei distributori, ambiente e sicurezza sono assolutamente da salvaguardare".

Più critico Brussa, che peraltro si è riservato di presentare in Aula alcuni emendamenti e che ha annunciato, prima di lasciare la Commissione per motivi personali, l'astensione del PD al momento del voto. "Forse era il caso, ha annotato, di attendere che venisse predisposto un disegno organico sull'argomento, oggi era sufficiente che passasse la delega alle Camere di commercio per quanto riguarda il sistema dei rimborsi".

Per Valenti, "dopo l'inopinata cancellazione della benzina agevolata, adesso si dà una risposta concreta ai gestori degli impianti in una zona, quella lungo il confine, che sicuramente rimane sovradimensionata. E difatti a Gorizia ci sono ben 15 distributori con un calo delle vendite che si attesta al 60-70%".

Infine, Cargnelutti ha fatto notare come, invece, i distributori non facciano altro che aprire, e non chiudere in Friuli Venezia Giulia. "Se poi vogliamo fare una politica di attenzione, non possiamo intervenire territorialmente dappertutto", ha ammonito.