LN presenta proposta su sostegno economico ai residenti
(ACON) Trieste, 13 nov - DT - Non globali, ma locali. Nessuna
discriminazione, piuttosto giustizia per i cittadini del Friuli
Venezia Giulia. La proposta di legge presentata in Consiglio
regionale, a Trieste, da tutto il gruppo della Lega Nord, è
chiara: si tratta di modificare la Carta famiglia, il Fondo per
l'abbattimento delle rette scolastiche per la prima infanzia, i
requisiti per il diritto allo studio e l'accesso all'edilizia
residenziale pubblica, oltre che il Fondo per l'autonomia
possibile. Con il provvedimento del Carroccio, a beneficiarne
sarà soltanto chi dimostrerà di risiedere o lavorare in regione
da almeno quindici anni.
"I fautori dell'immigrazione la chiamano risorsa, ha sottolineato
il capogruppo Danilo Narduzzi, si dice che senza immigrati non si
andrebbe avanti. Eppure i numeri raccontano il contrario: tra
assistenza, spese per l'istruzione e la sanità, ci si accorge che
il peso dell'immigrazione lo è in realtà per le casse dello Stato
e della Regione. Questa proposta è solo l'inizio, nel 2009 ci
dedicheremo alla revisione del welfare perché vogliamo salvare il
sistema di protezione sociale della nostra regione. E siamo certi
che questo provvedimento passerà in Aula all'unanimità".
"Quella che presentiamo è una misura che cade a pennello vista la
situazione economica così grave, ha affermato Edouard Ballaman.
Per questo è necessaria una proposta che razionalizzi
l'assistenza, ed è più che opportuno destinare le risorse verso
quelle persone che da molti anni hanno contribuito, con il loro
lavoro e con le loro tasse, a una tale ricchezza. Riguardo poi al
tema dell'immigrazione, anche in questi giorni sento gli stessi
immigrati chiedere più rigore. D'altra parte, c'è pure la
coscienza che il sistema del welfare dovrà essere rafforzato di
fronte alla crisi economica più grande mai conosciuta".
Federico Razzini ha annotato invece come "non sia una norma
contro, ma per, e quel per sono i corregionali. Un provvedimento
che potrebbe avere come slogan un sì local, in contrapposizione
al no global. Sono troppe le normative che tutelano gli
immigrati, ha aggiunto. Ed è doveroso che la Regione pensi suoi
cittadini, è fondamentale introdurre in legge l'elemento della
territorialità e della residenza".
Per Enore Picco è la casa il primo problema da risolvere. "Non si
può pensare che chi ha lavorato tanto, chi ha dovuto addirittura
emigrare per tirare avanti, vada a vivere poi in alloggi Ater
degradati quando quelli nuovi, sempre troppo pochi, vengono
assegnati a chi, invece, non ha contribuito per nulla allo
sviluppo di questa regione".
"So bene quale sia la condizione degli immigrati, ha annotato
Maurizio Franz, però in Friuli Venezia Giulia c'era il tentativo
di introdurre tutta una serie di privilegi a loro favore. Chi
viene qui deve meritarsi l'aiuto, il sostegno che riceve".
Sulla stessa lunghezza d'onda Ugo De Mattia, per il quale "non
dobbiamo regalare quanto faticosamente costruito dai nostri
concittadini a terzi, qui si tratta di rimettere in circolo il
reddito dei corregionali per restituirlo proprio a loro".
Infine, secondo Mara Piccin, "la legge è necessaria perché spesso
vi sono situazioni di privilegio che non hanno motivo di
continuare. La tutela della nostra gente è il primo pensiero
nella politica della Lega".