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LN presenta proposta su sostegno economico ai residenti

13.11.2008
16:15
(ACON) Trieste, 13 nov - DT - Non globali, ma locali. Nessuna discriminazione, piuttosto giustizia per i cittadini del Friuli Venezia Giulia. La proposta di legge presentata in Consiglio regionale, a Trieste, da tutto il gruppo della Lega Nord, è chiara: si tratta di modificare la Carta famiglia, il Fondo per l'abbattimento delle rette scolastiche per la prima infanzia, i requisiti per il diritto allo studio e l'accesso all'edilizia residenziale pubblica, oltre che il Fondo per l'autonomia possibile. Con il provvedimento del Carroccio, a beneficiarne sarà soltanto chi dimostrerà di risiedere o lavorare in regione da almeno quindici anni.

"I fautori dell'immigrazione la chiamano risorsa, ha sottolineato il capogruppo Danilo Narduzzi, si dice che senza immigrati non si andrebbe avanti. Eppure i numeri raccontano il contrario: tra assistenza, spese per l'istruzione e la sanità, ci si accorge che il peso dell'immigrazione lo è in realtà per le casse dello Stato e della Regione. Questa proposta è solo l'inizio, nel 2009 ci dedicheremo alla revisione del welfare perché vogliamo salvare il sistema di protezione sociale della nostra regione. E siamo certi che questo provvedimento passerà in Aula all'unanimità".

"Quella che presentiamo è una misura che cade a pennello vista la situazione economica così grave, ha affermato Edouard Ballaman. Per questo è necessaria una proposta che razionalizzi l'assistenza, ed è più che opportuno destinare le risorse verso quelle persone che da molti anni hanno contribuito, con il loro lavoro e con le loro tasse, a una tale ricchezza. Riguardo poi al tema dell'immigrazione, anche in questi giorni sento gli stessi immigrati chiedere più rigore. D'altra parte, c'è pure la coscienza che il sistema del welfare dovrà essere rafforzato di fronte alla crisi economica più grande mai conosciuta".

Federico Razzini ha annotato invece come "non sia una norma contro, ma per, e quel per sono i corregionali. Un provvedimento che potrebbe avere come slogan un sì local, in contrapposizione al no global. Sono troppe le normative che tutelano gli immigrati, ha aggiunto. Ed è doveroso che la Regione pensi suoi cittadini, è fondamentale introdurre in legge l'elemento della territorialità e della residenza".

Per Enore Picco è la casa il primo problema da risolvere. "Non si può pensare che chi ha lavorato tanto, chi ha dovuto addirittura emigrare per tirare avanti, vada a vivere poi in alloggi Ater degradati quando quelli nuovi, sempre troppo pochi, vengono assegnati a chi, invece, non ha contribuito per nulla allo sviluppo di questa regione".

"So bene quale sia la condizione degli immigrati, ha annotato Maurizio Franz, però in Friuli Venezia Giulia c'era il tentativo di introdurre tutta una serie di privilegi a loro favore. Chi viene qui deve meritarsi l'aiuto, il sostegno che riceve".

Sulla stessa lunghezza d'onda Ugo De Mattia, per il quale "non dobbiamo regalare quanto faticosamente costruito dai nostri concittadini a terzi, qui si tratta di rimettere in circolo il reddito dei corregionali per restituirlo proprio a loro".

Infine, secondo Mara Piccin, "la legge è necessaria perché spesso vi sono situazioni di privilegio che non hanno motivo di continuare. La tutela della nostra gente è il primo pensiero nella politica della Lega".