PdL: Camber, affrontare subito crisi crocieristica a Trieste
(ACON) Trieste, 14 nov - COM/AB - "Fine del turismo
crocieristico, interruzione dell'attività congressuale,
incapacità di gestire le situazioni interne, interesse soltanto
per il settore edile: così viene gestita l'Autorità portuale". Ad
affermarlo è il consigliere regionale del PdL Piero Camber dopo
la decisione dell'Msc Crociere di abbandonare lo scalo triestino,
a pochi mesi di distanza dall'altro colosso crocieristico Costa.
Una situazione grave per il turismo di Trieste che va affrontata
subito, a giudizio di Camber, formando un tavolo tra Comune,
Regione e Autorità portuale per rilanciare e promuovere lo scalo
marittimo. Ben venga l'interesse della Torre del Llyod all'enorme
business del piano regolatore, ma non ci si può certo soffermare
soltanto su questo.
"Da Assessore comunale - ricorda Camber - il collega Bucci ha
faticato non poco per fare del capoluogo giuliano una delle mete
del turismo crocieristico. E ora, a causa della cattiva gestione
dell'Autorità portuale, tutto il lavoro svolto è andato in fumo.
Mancano investimenti sulle infrastrutture a terra e sulle
strutture; come già evidenziato dal comandante dell'Msc Opera
Giacomo Romano lo scorso settembre, la Stazione marittima è
obsoleta e non adeguata alle attività di imbarco e sbarco.
"Dalla fine del prossimo anno, inoltre, la stessa Stazione
marittima non potrà più essere utilizzata neanche per l'attività
congressuale, un grave danno per la città che sta predisponendo
strutture alternative che però non potranno essere disponibili
prima di qualche anno. Non solo, quindi, perdita del turismo
crocieristico, ma anche di quello di congressuale".
"Oltretutto - conclude l'esponente del Pdl - l'Autorità portuale
ha dimostrato incapacità anche nella gestione delle questioni
interne. Basti pensare allo scalo legnami, dove la trattativa è
stata affidata a un ente terzo, alla Regione, ed è stata risolta
soltanto grazie alla mediazione dell'assessore Riccardi".