News


Ballaman a convegno Isgre su poteri pubblici e sviluppo

14.11.2008
13:48
(ACON) Udine, 14 nov - MPB - Non ricette preconfezionate, o formule squisitamente politiche per affrontare i problemi e le emergenze che incombono, ma un atteggiamento di attenzione e di ascolto rispetto alla lettura che il mondo accademico fa della realtà e delle prospettive.

Il presidente del Consiglio regionale Edouard Ballaman, portando il saluto della comunità regionale che rappresenta al convegno dell'ISGRe (Istituto di Studi Giuridici Regionali), organizzato a Udine nel salone del Parlamento in Castello, su poteri pubblici e sviluppo economico del territorio, ha posto l'accento sulla volontà - e la necessità - di ascoltare il mondo scientifico universitario su questi temi, soprattutto in un momento di cambiamenti epocali.

L'analisi che il mondo dell'università e della ricerca fa e le soluzioni che indica come più efficaci e percorribili sono un contributo di grande importanza per la politica, in questo caso regionale, che - ha aggiunto - deve riuscire a fare sintesi. Contributi stimolanti per approfondire e far nascere idee, ma anche per alimentare la capacità di cambiarle, se occorre. Approcci scientifici di altissimo livello come quelli offerti in questa circostanza ci servono per tradurre le linee di azione in interventi concreti, attuabili. E il Consiglio regionale, pur nella varietà delle sue espressioni, ha il compito di elaborare e approvare leggi che rendano efficace questa sintesi.

Sul federalismo - trattato nei lavori accanto a una serie di tematiche inerenti i territori e gli interessi economici - Ballaman, a margine del convegno, ha ribadito l'impegno perché in un arco di tempo si realizzi la possibilità di avere risorse da trattenere sul territorio, per poter essere davvero arbitri della propria fortuna. E in merito alla Finanziaria, di cui il Consiglio si sta occupando, il presidente ha sottolineato l'attenzione da porre a sostegno dell'economia.

Occuparsi non delle competenze ma delle politiche. Questa in sintesi la filosofia del convegno illustrata dal primo relatore, Roberto Bin, docente all'università di Ferrara, secondo il quale occorre superare l'approccio ai problemi trattando le materie di competenza - che nel tempo ha finito con il produrre quella che ha definito "una calcificazione burocratica", inevitabilmente limitante - ma pensando agli obiettivi.

Pensare in chiave di politiche, individuando obiettivi da realizzare attraverso opportune misure è quello che fa l'Unione europea. E le sessioni del convegno, con contributi di docenti provenienti da numerosi atenei italiani e presieduto dal Sergio Bartole dell'Università di Trieste, hanno cercato di rispondere, dalla prospettiva delle Regioni, ad aspetti strategici: dal rapporto tra istituzioni pubbliche e sviluppo economico locale alle modalità secondo le quali le Regioni conoscono la loro realtà, dal rendere gli strumenti territoriali dei momenti di programmazione economica, fino a parlare di tutela della concorrenza e di federalismo fiscale.

Una pagina nuova nel lavoro di approfondimento che l'ISGRe sviluppa con questi convegni annuali tesi a offrire spunti utili anche alla sperimentazione. Il precedente - aveva ricordato in apertura il presidente dell'Istituto Paolo Polacco - era stato dedicato, in un'ottica strettamente giuridica, alla riforma dello Statuto Speciale.

(immagini tv)