IV Comm: approvata proposta di legge ambiente e territorio
(ACON) Trieste, 17 nov - ET/AB - La IV Commissione consiliare,
presieduta da Alessandro Colautti (PdL), ha esaminato la proposta
di legge che contiene una serie di disposizioni in materia di
ambiente, territorio, edilizia, ricostruzione, trasporti e
demanio marittimo. Firmatari Colautti, Galasso e Baritussio per
il Popolo della Libertà e Ferone per il Partito Pensionati. Alla
presenza dell'assessore competente Vanni Lenna, la Commissione ha
approvato a maggioranza il provvedimento, che è formato da una
quarantina di articoli: favorevoli PdL, LN e UDC; contrari PD e
SA; nessun astenuto.
In sede di dibattito generale i consiglieri di opposizione
Travanut, Moretton (PD) e Corazza (IdV-Citt) avevano contestato
la norma, definendola un omnibus non omogeneo e sollevato dubbi
sulla legittimità di certe sue previsioni in base ai disposti
europei. Per Galasso (PdL), si tratta di un intervento chirurgico
su norme che si sono incancrenite, mentre Asquini (Misto) ne
giustifica l'urgenza.
Diversi gli emendamenti accolti. In ambito di procedura di
autorizzazione integrata ambientale (AIA) all'articolo 2, è stata
accolta la proposta di Moretton, Travanut e Brandolin di
mantenere gli obblighi per i privati in merito alle tariffe da
corrispondere per l'autorizzazione. Per quanto riguarda le
procedure di autorizzazione per gli impianti di smaltimento e di
recupero dei rifiuti (art. 5) gli stessi consiglieri hanno
ottenuto che i tecnici dell'ARPA prendano parte alle conferenze
tecniche provinciali.
Accolto anche un articolo aggiuntivo, il 6 bis - in materia di
discariche di inerti, proposto da Galasso. Dello stesso, insieme
a Travanut (PD), l'obbligo per la Giunta di sentire gli ambiti
territoriali ottimali prima di adottare il Piano regionale di
tutela delle acque. Sempre di Galasso l'ampliamento delle
previsioni sugli scarichi da impianti di depurazione di acque
reflue urbane. Con un articolo aggiuntivo - il 17 bis - Travanut
e Moretton hanno aggiunto alla stessa materia delle
chiarificazioni tecniche.
Approvate anche delle specifiche della Giunta sull'attuazione
della normativa statale in materia di utilizzazione delle acque
reflue di allevamenti, frantoi e aziende agroalimentari - oggetto
dell'articolo 18. All'articolo 19, la Giunta ha apportato degli
ampliamenti e delle specifiche alle previsioni sui Consorzi di
bonifica e i loro organi.
Modifiche prevalentemente tecniche per gli articoli che
riguardano la ricostruzione e gli adeguamenti antisismici, mentre
il dibattito si è concentrato su un emendamento a firma Narduzzi,
Galasso e Asquini, rispettivamente capigruppo di LN, PdL e Misto,
che introduce il requisito della residenza o dello svolgimento di
un'attività lavorativa in regione da almeno 15 anni per
l'assegnazione degli alloggi di edilizia popolare. La norma è
stata votata da PdL e Lega; contrari PD e SA; astenuti Roberto
Marin (PdL) e Maurizio Salvador (UDC). Dibattito approfondito
anche sulle norme in materia di trasporti, poi approvate a
maggioranza.
Nel corso delle dichiarazioni di voto, Travanut (PD) ha
dichiarato contrarietà all'impianto complessivo della legge come
Pustetto (SA), che ha stigmatizzato la norma introdotta in
edilizia sul requisito dei 15 anni di residenza. Per Narduzzi
(LN) si tratta invece di una risposta concreta e costruttiva,
mentre Salvador (UDC) ha auspicato che per l'Aula si trovi una
soluzione più condivisa allo sbarramento dei 15 anni di residenza
per l'edilizia popolare. Colautti (PdL) giustifica una legge
omnibus come necessaria all'inizio della legislatura e ne ha
comunque ribadito i contenuti importanti. Lo stesso Colautti sarà
relatore di maggioranza e Travanut di opposizione.
In mattinata, la Commissione aveva svolto una serie di udienze
conoscitive alle quali avevano partecipato l'Associazione
nazionale costruttori edili, le ATER delle quattro province e
dell'Alto Friuli, l'ACEGAS Trieste, IRISACQUA Gorizia,
Carniacque, la Federazione architetti regionale, l'Acquedotto
Poiana, i Collegi dei geometri di Udine e Trieste, Ambito
territoriale ottimale (ATO) Friuli centrale, il Consorzio di
bonifica Ledra Tagliamento, il Consorzio della Depurazione della
Laguna, il Consorzio bonifica Bassa Friulana, la Gea Spa di
Pordenone, il Comune di Pordenone, l'ATO occidentale e l'AMGA di
Udine.