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IV Comm: approvata proposta di legge ambiente e territorio

17.11.2008
20:48
(ACON) Trieste, 17 nov - ET/AB - La IV Commissione consiliare, presieduta da Alessandro Colautti (PdL), ha esaminato la proposta di legge che contiene una serie di disposizioni in materia di ambiente, territorio, edilizia, ricostruzione, trasporti e demanio marittimo. Firmatari Colautti, Galasso e Baritussio per il Popolo della Libertà e Ferone per il Partito Pensionati. Alla presenza dell'assessore competente Vanni Lenna, la Commissione ha approvato a maggioranza il provvedimento, che è formato da una quarantina di articoli: favorevoli PdL, LN e UDC; contrari PD e SA; nessun astenuto.

In sede di dibattito generale i consiglieri di opposizione Travanut, Moretton (PD) e Corazza (IdV-Citt) avevano contestato la norma, definendola un omnibus non omogeneo e sollevato dubbi sulla legittimità di certe sue previsioni in base ai disposti europei. Per Galasso (PdL), si tratta di un intervento chirurgico su norme che si sono incancrenite, mentre Asquini (Misto) ne giustifica l'urgenza.

Diversi gli emendamenti accolti. In ambito di procedura di autorizzazione integrata ambientale (AIA) all'articolo 2, è stata accolta la proposta di Moretton, Travanut e Brandolin di mantenere gli obblighi per i privati in merito alle tariffe da corrispondere per l'autorizzazione. Per quanto riguarda le procedure di autorizzazione per gli impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti (art. 5) gli stessi consiglieri hanno ottenuto che i tecnici dell'ARPA prendano parte alle conferenze tecniche provinciali.

Accolto anche un articolo aggiuntivo, il 6 bis - in materia di discariche di inerti, proposto da Galasso. Dello stesso, insieme a Travanut (PD), l'obbligo per la Giunta di sentire gli ambiti territoriali ottimali prima di adottare il Piano regionale di tutela delle acque. Sempre di Galasso l'ampliamento delle previsioni sugli scarichi da impianti di depurazione di acque reflue urbane. Con un articolo aggiuntivo - il 17 bis - Travanut e Moretton hanno aggiunto alla stessa materia delle chiarificazioni tecniche.

Approvate anche delle specifiche della Giunta sull'attuazione della normativa statale in materia di utilizzazione delle acque reflue di allevamenti, frantoi e aziende agroalimentari - oggetto dell'articolo 18. All'articolo 19, la Giunta ha apportato degli ampliamenti e delle specifiche alle previsioni sui Consorzi di bonifica e i loro organi.

Modifiche prevalentemente tecniche per gli articoli che riguardano la ricostruzione e gli adeguamenti antisismici, mentre il dibattito si è concentrato su un emendamento a firma Narduzzi, Galasso e Asquini, rispettivamente capigruppo di LN, PdL e Misto, che introduce il requisito della residenza o dello svolgimento di un'attività lavorativa in regione da almeno 15 anni per l'assegnazione degli alloggi di edilizia popolare. La norma è stata votata da PdL e Lega; contrari PD e SA; astenuti Roberto Marin (PdL) e Maurizio Salvador (UDC). Dibattito approfondito anche sulle norme in materia di trasporti, poi approvate a maggioranza.

Nel corso delle dichiarazioni di voto, Travanut (PD) ha dichiarato contrarietà all'impianto complessivo della legge come Pustetto (SA), che ha stigmatizzato la norma introdotta in edilizia sul requisito dei 15 anni di residenza. Per Narduzzi (LN) si tratta invece di una risposta concreta e costruttiva, mentre Salvador (UDC) ha auspicato che per l'Aula si trovi una soluzione più condivisa allo sbarramento dei 15 anni di residenza per l'edilizia popolare. Colautti (PdL) giustifica una legge omnibus come necessaria all'inizio della legislatura e ne ha comunque ribadito i contenuti importanti. Lo stesso Colautti sarà relatore di maggioranza e Travanut di opposizione.

In mattinata, la Commissione aveva svolto una serie di udienze conoscitive alle quali avevano partecipato l'Associazione nazionale costruttori edili, le ATER delle quattro province e dell'Alto Friuli, l'ACEGAS Trieste, IRISACQUA Gorizia, Carniacque, la Federazione architetti regionale, l'Acquedotto Poiana, i Collegi dei geometri di Udine e Trieste, Ambito territoriale ottimale (ATO) Friuli centrale, il Consorzio di bonifica Ledra Tagliamento, il Consorzio della Depurazione della Laguna, il Consorzio bonifica Bassa Friulana, la Gea Spa di Pordenone, il Comune di Pordenone, l'ATO occidentale e l'AMGA di Udine.