VI Comm: Gemona, visita all'Archivio e a Cineteca del Friuli
(ACON) Gemona del Friuli, 17 nov - DT - "In un bilancio 2009
fatto di tagli, anche del 4%, qui aumentiamo le risorse passando
da 300 a 350 mila euro". Piero Camber (PdL), presidente della VI
Commissione consiliare, sintetizza così quello che è l'impegno
economico della Regione nei confronti della Cineteca del Friuli.
Una dichiarazione giunta al termine della visita conoscitiva
della Commissione prima all'Archivio inaugurato lo scorso marzo,
e poi alla Cineteca, nel centro storico di Gemona, a palazzo
Gurisatti.
Trent'anni fa, una Cineteca tutta amatoriale sorgeva sulle
macerie di una Gemona distrutta dal terremoto. Oggi, questa
struttura possiede circa novemila film su pellicola 35mm e 16mm
(tra film, cinegiornali e documentari), più di un migliaio di
copie di piccoli formati (come il Super 8), videocassette, laser
disc, dvd, cd-rom, una fototeca (60 mila immagini tra stampe in
bianco e nero e a colori, foto di scena e di set, immagini
pubblicitarie, telefoto e diapositive, mentre più di un migliaio
sono le cartoline), una videoteca (20 mila film) e una delle
maggiori biblioteche italiane con circa 25 mila titoli, fra
volumi e opuscoli, più una vasta serie di indici bibliografici e
repertori filmografici anche su supporto elettronico e on-line. E
poi, locandine e poster sui programmi dei cinematografi del
Friuli Venezia Giulia (dagli anni Venti a oggi) e moltissimi
materiali promozionali dei film realizzati in regione o da
cineasti locali. A partire dalla fine degli anni '90, un'altra
importante iniziativa: una vasta operazione di ricerca e restauro
di filmati della Grande Guerra, come hanno tenuto a sottolineare
Livio Jacob e Piera Patat, i fondatori della Cineteca, assieme a
Sergio Grmek Germani, del Comitato scientifico della Cineteca
stessa.
"Questa è una realtà unica nel suo genere, impostata in modo
estremamente professionale", ha annotato Camber. "La volontà e
l'entusiasmo degli operatori non mancano. Ora bisogna trovare gli
strumenti economici per completare l'opera, e difatti la Regione
per il 2009 ha previsto uno stanziamento in bilancio in aumento
per la Cineteca. Ritengo sia un importante riconoscimento". Da
parte sua invece, il consigliere regionale della LN Enore Picco
(così come lo stesso sindaco di Gemona Gabriele Marini, del
resto) ha fatto presente che "visti i forti investimenti della
Regione, adesso ci vorrebbe la ciliegina: e cioè il cinema, a
Gemona. Con la Cineteca, ovviamente, assoluta protagonista".
In precedenza, il sopralluogo all'Archivio Cinema del Friuli
Venezia Giulia, nella zona artigianale di Gemona. Una struttura
eco-compatibile, dotata di un sistema di riscaldamento geotermico
e di pannelli fotovoltaici. La chicca, però, è il deposito
climatizzato in grado di conservare, a temperatura (tra i 4 e gli
8 gradi) e umidità (30%) controllate, fino a sessantamila
pellicole.
Accoglierà, tra due settimane, le collezioni della Cineteca e
della regione. Realizzato con un contributo decennale della
Regione di 1 milione e 450 mila euro, l'Archivio darà alloggio -
come previsto dalla recente legge regionale sul cinema - a tutti
i materiali filmici del Friuli Venezia Giulia precedentemente
sistemati nell'ex sede della Cineteca regionale di Trieste.
Attraverso speciali convenzioni, potrà pure ospitare film
appartenenti ad archivi pubblici e privati, ma anche, ad esempio,
del Veneto, Trentino Alto Adige e della Carinzia.
"Strutture di questo tipo, in Italia, non ce ne sono, questo è un
progetto-pilota in Italia e in Europa" ha sottolineato Piero
Colussi (IdV-Citt), primo firmatario della legge sul cinema. "Ora
l'obiettivo dev'essere il recupero, negli archivi di tutto il
mondo, di film, documentari e Super 8 girati dalle nostre parti e
in Istria, soprattutto quelli relativi alla Prima guerra
mondiale. Un patrimonio immenso e interessantissimo. La diaspora
delle pellicole deve finire. Abbiamo già delle collaborazioni con
Roma, Budapest, Mosca, Vienna, con gli Stati Uniti, dobbiamo
incrementare gli sforzi".
Questo per il passato. L'oggi, invece, è fatto di un interesse da
parte del mondo delle pellicole per il Friuli Venezia Giulia che
fa essere orgogliosi. "La nostra regione, ha concluso Colussi, è
un set tra i più ambiti in Italia, questo è un indotto non
calcolabile ma è indubbio che il cinema muova turismo. E la
nostra Film Commission, non c'è che dire, sta lavorando proprio
bene".
(immagini tv)