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VI Comm: Gemona, visita all'Archivio e a Cineteca del Friuli

17.11.2008
18:17
(ACON) Gemona del Friuli, 17 nov - DT - "In un bilancio 2009 fatto di tagli, anche del 4%, qui aumentiamo le risorse passando da 300 a 350 mila euro". Piero Camber (PdL), presidente della VI Commissione consiliare, sintetizza così quello che è l'impegno economico della Regione nei confronti della Cineteca del Friuli. Una dichiarazione giunta al termine della visita conoscitiva della Commissione prima all'Archivio inaugurato lo scorso marzo, e poi alla Cineteca, nel centro storico di Gemona, a palazzo Gurisatti.

Trent'anni fa, una Cineteca tutta amatoriale sorgeva sulle macerie di una Gemona distrutta dal terremoto. Oggi, questa struttura possiede circa novemila film su pellicola 35mm e 16mm (tra film, cinegiornali e documentari), più di un migliaio di copie di piccoli formati (come il Super 8), videocassette, laser disc, dvd, cd-rom, una fototeca (60 mila immagini tra stampe in bianco e nero e a colori, foto di scena e di set, immagini pubblicitarie, telefoto e diapositive, mentre più di un migliaio sono le cartoline), una videoteca (20 mila film) e una delle maggiori biblioteche italiane con circa 25 mila titoli, fra volumi e opuscoli, più una vasta serie di indici bibliografici e repertori filmografici anche su supporto elettronico e on-line. E poi, locandine e poster sui programmi dei cinematografi del Friuli Venezia Giulia (dagli anni Venti a oggi) e moltissimi materiali promozionali dei film realizzati in regione o da cineasti locali. A partire dalla fine degli anni '90, un'altra importante iniziativa: una vasta operazione di ricerca e restauro di filmati della Grande Guerra, come hanno tenuto a sottolineare Livio Jacob e Piera Patat, i fondatori della Cineteca, assieme a Sergio Grmek Germani, del Comitato scientifico della Cineteca stessa.

"Questa è una realtà unica nel suo genere, impostata in modo estremamente professionale", ha annotato Camber. "La volontà e l'entusiasmo degli operatori non mancano. Ora bisogna trovare gli strumenti economici per completare l'opera, e difatti la Regione per il 2009 ha previsto uno stanziamento in bilancio in aumento per la Cineteca. Ritengo sia un importante riconoscimento". Da parte sua invece, il consigliere regionale della LN Enore Picco (così come lo stesso sindaco di Gemona Gabriele Marini, del resto) ha fatto presente che "visti i forti investimenti della Regione, adesso ci vorrebbe la ciliegina: e cioè il cinema, a Gemona. Con la Cineteca, ovviamente, assoluta protagonista".

In precedenza, il sopralluogo all'Archivio Cinema del Friuli Venezia Giulia, nella zona artigianale di Gemona. Una struttura eco-compatibile, dotata di un sistema di riscaldamento geotermico e di pannelli fotovoltaici. La chicca, però, è il deposito climatizzato in grado di conservare, a temperatura (tra i 4 e gli 8 gradi) e umidità (30%) controllate, fino a sessantamila pellicole.

Accoglierà, tra due settimane, le collezioni della Cineteca e della regione. Realizzato con un contributo decennale della Regione di 1 milione e 450 mila euro, l'Archivio darà alloggio - come previsto dalla recente legge regionale sul cinema - a tutti i materiali filmici del Friuli Venezia Giulia precedentemente sistemati nell'ex sede della Cineteca regionale di Trieste. Attraverso speciali convenzioni, potrà pure ospitare film appartenenti ad archivi pubblici e privati, ma anche, ad esempio, del Veneto, Trentino Alto Adige e della Carinzia.

"Strutture di questo tipo, in Italia, non ce ne sono, questo è un progetto-pilota in Italia e in Europa" ha sottolineato Piero Colussi (IdV-Citt), primo firmatario della legge sul cinema. "Ora l'obiettivo dev'essere il recupero, negli archivi di tutto il mondo, di film, documentari e Super 8 girati dalle nostre parti e in Istria, soprattutto quelli relativi alla Prima guerra mondiale. Un patrimonio immenso e interessantissimo. La diaspora delle pellicole deve finire. Abbiamo già delle collaborazioni con Roma, Budapest, Mosca, Vienna, con gli Stati Uniti, dobbiamo incrementare gli sforzi".

Questo per il passato. L'oggi, invece, è fatto di un interesse da parte del mondo delle pellicole per il Friuli Venezia Giulia che fa essere orgogliosi. "La nostra regione, ha concluso Colussi, è un set tra i più ambiti in Italia, questo è un indotto non calcolabile ma è indubbio che il cinema muova turismo. E la nostra Film Commission, non c'è che dire, sta lavorando proprio bene".

(immagini tv)