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Ballaman:"Ronchi può essere prima industria aeronavale FVG"

17.11.2008
17:02
(ACON) Ronchi dei Legionari, 17 nov - DT - L'aeroporto di Ronchi qualcosa di più di un semplice scalo. Molto di più se Finmeccanica (primo gruppo industriale italiano nel settore dell'alta tecnologia e tra i primi dieci al mondo nell'industria aerospaziale) dovesse accettare di trasferire da Venezia a Ronchi dei Legionari la produzione - o quanto meno l'allestimento - di elicotteri NH90 Agusta nonché la revisione degli aerei della Nato.

Una candidatura, quella dell'aeroporto regionale a prima industria aeronavale del Friuli Venezia Giulia, emersa durante l'incontro tra il presidente del Consiglio regionale Edouard Ballaman, il presidente di Aeroporto Friuli Venezia Giulia Spa - nonché sindaco di Trieste - Roberto Dipiazza, e Franco Soldati, al vertice del Consorzio Aeroporto FVG che detiene il 51% delle quote della società (alla Regione il restante 49%).

Quello che tutti auspicano possa essere il futuro, anche occupazionale, di Ronchi, è stato disegnato in realtà in Russia. "Siamo venuti a conoscenza, ha spiegato il presidente Ballaman, che il vertice a Mosca di qualche giorno fa tra il premier Silvio Berlusconi e il suo omologo Dmitry Medvedev è stata l'occasione, per i vertici di Finmeccanica, di sottoscrivere un accordo per l'acquisto, da parte della Federazione russa, di diversi elicotteri Agusta". Una produzione che andrà ad aggiungersi ai Superjet 100 (in questo caso, si tratta di una collaborazione Alenia Aeronautica, gruppo Finmeccanica, e il colosso russo Sukhoi). Una superproduttività che metterebbe in forte crisi - di spazi, strutture e uomini - la sede veneziana di Finmeccanica, impegnata pure con la revisione degli aerei della Nato.

Ed è sugli spazi che mancano e sulle strutture sovraffollate del capoluogo lagunare che si può giocare un bella fetta del futuro di Ronchi. "Al più presto mi attiverò per un incontro con i vertici di Finmeccanica, ha aggiunto Ballaman, faremo presente la nostra disponibilità. Potremmo dare lavoro a un centinaio di giovani. Naturalmente, si tratterebbe di personale qualificato, e in tal caso potremmo avviare una solida collaborazione con l'Istituto tecnico industriale Malignani di Udine, che ha specifiche competenze in questo settore tanto che molti suoi diplomati poi trovano lavoro proprio alla sede veneziana di Finmeccanica. Dunque, per vicinanza, spazi e professionalità, questo potrebbe essere l'inizio di un'attività di produzione aeronavale, la prima in Friuli Venezia Giulia".

"Oggi abbiamo posto la prima pietra, collaboreremo tutti su questo progetto", è stato il commento di Dipiazza. "Non posso che auspicare l'avvio dell'iniziativa, ha annotato Soldati, mi auguro però che in seguito si possa ragionare sulla situazione societaria dell'aeroporto, vista la perfetta sintonia tra Regione e Consorzio. Credo, infatti, sia opportuno definire i patti parasociali scaduti nel 2000 e il rinnovo della governance dello stesso Consorzio".

E' stato il vicecapogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale Federico Razzini ad avvertire i vertici della Regione sul possibile trasferimento di alcune attività di Finmeccanica a Ronchi. "Il nostro scalo è una risorsa per il Friuli Venezia Giulia e per la provincia di Gorizia in particolare, ha precisato. Pensiamo che i grandi sforzi infrastrutturali e una buona gestione possano consentire un ulteriore sviluppo. Vorremmo che Finmeccanica recepisse la nostra disponibilità, siccome poi si parla di cento nuovi posti di lavoro saremmo davvero orgogliosi, in un momento di profonda crisi, di poter offrire sbocchi professionali e occupazionali così qualificati ai nostri giovani".

(foto - immagini tv)