Ballaman:"Ronchi può essere prima industria aeronavale FVG"
(ACON) Ronchi dei Legionari, 17 nov - DT - L'aeroporto di
Ronchi qualcosa di più di un semplice scalo. Molto di più se
Finmeccanica (primo gruppo industriale italiano nel settore
dell'alta tecnologia e tra i primi dieci al mondo nell'industria
aerospaziale) dovesse accettare di trasferire da Venezia a Ronchi
dei Legionari la produzione - o quanto meno l'allestimento - di
elicotteri NH90 Agusta nonché la revisione degli aerei della
Nato.
Una candidatura, quella dell'aeroporto regionale a prima
industria aeronavale del Friuli Venezia Giulia, emersa durante
l'incontro tra il presidente del Consiglio regionale Edouard
Ballaman, il presidente di Aeroporto Friuli Venezia Giulia Spa -
nonché sindaco di Trieste - Roberto Dipiazza, e Franco Soldati,
al vertice del Consorzio Aeroporto FVG che detiene il 51% delle
quote della società (alla Regione il restante 49%).
Quello che tutti auspicano possa essere il futuro, anche
occupazionale, di Ronchi, è stato disegnato in realtà in Russia.
"Siamo venuti a conoscenza, ha spiegato il presidente Ballaman,
che il vertice a Mosca di qualche giorno fa tra il premier Silvio
Berlusconi e il suo omologo Dmitry Medvedev è stata l'occasione,
per i vertici di Finmeccanica, di sottoscrivere un accordo per
l'acquisto, da parte della Federazione russa, di diversi
elicotteri Agusta". Una produzione che andrà ad aggiungersi ai
Superjet 100 (in questo caso, si tratta di una collaborazione
Alenia Aeronautica, gruppo Finmeccanica, e il colosso russo
Sukhoi). Una superproduttività che metterebbe in forte crisi - di
spazi, strutture e uomini - la sede veneziana di Finmeccanica,
impegnata pure con la revisione degli aerei della Nato.
Ed è sugli spazi che mancano e sulle strutture sovraffollate del
capoluogo lagunare che si può giocare un bella fetta del futuro
di Ronchi. "Al più presto mi attiverò per un incontro con i
vertici di Finmeccanica, ha aggiunto Ballaman, faremo presente la
nostra disponibilità. Potremmo dare lavoro a un centinaio di
giovani. Naturalmente, si tratterebbe di personale qualificato, e
in tal caso potremmo avviare una solida collaborazione con
l'Istituto tecnico industriale Malignani di Udine, che ha
specifiche competenze in questo settore tanto che molti suoi
diplomati poi trovano lavoro proprio alla sede veneziana di
Finmeccanica. Dunque, per vicinanza, spazi e professionalità,
questo potrebbe essere l'inizio di un'attività di produzione
aeronavale, la prima in Friuli Venezia Giulia".
"Oggi abbiamo posto la prima pietra, collaboreremo tutti su
questo progetto", è stato il commento di Dipiazza. "Non posso che
auspicare l'avvio dell'iniziativa, ha annotato Soldati, mi auguro
però che in seguito si possa ragionare sulla situazione
societaria dell'aeroporto, vista la perfetta sintonia tra Regione
e Consorzio. Credo, infatti, sia opportuno definire i patti
parasociali scaduti nel 2000 e il rinnovo della governance dello
stesso Consorzio".
E' stato il vicecapogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale
Federico Razzini ad avvertire i vertici della Regione sul
possibile trasferimento di alcune attività di Finmeccanica a
Ronchi. "Il nostro scalo è una risorsa per il Friuli Venezia
Giulia e per la provincia di Gorizia in particolare, ha
precisato. Pensiamo che i grandi sforzi infrastrutturali e una
buona gestione possano consentire un ulteriore sviluppo. Vorremmo
che Finmeccanica recepisse la nostra disponibilità, siccome poi
si parla di cento nuovi posti di lavoro saremmo davvero
orgogliosi, in un momento di profonda crisi, di poter offrire
sbocchi professionali e occupazionali così qualificati ai nostri
giovani".
(foto - immagini tv)