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I Commissione approva rendiconto 2007

18.11.2008
12:29
(ACON) Trieste, 18 nov - RC - Veloce dibattito generale, in I Commissione consiliare presieduta da Gaetano Velanti (PdL), sul rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2007, dopo che le altre Commissioni lo avevano approvato la scorsa settimana analizzando le parti di propria competenza. Poi la votazione dei singoli articoli e del provvedimento nel suo complesso, che ha visto PdL, UDC, LN e Roberto Asquini (Misto) votare astensione; a favore PD, IdV-Cittadini, SA e Luigi Ferone (Pensionati).

E' un'operazione inutile - aveva sentenziato Asquini, che riconosce fiducia ai funzionari che lo hanno preparato tecnicamente, ma boccia il documento politicamente anche perché frutto di un bilancio che gli allora gruppi di opposizione avevano respinto. Per lui, il rendiconto deve tornare a essere esaminato con gli altri documenti finanziari, punto sul quale si era soffermato anche Franco Baritussio (PdL) chiedendosi se il giudizio dei consiglieri debba effettivamente fermarsi all'aspetto tecnico quando, a suo dire, è più di un mero atto dovuto.

La risposta è stata ovvia per Gianfranco Moretton (PD), che ritiene il rendiconto 2007 frutto di una gestione politico-amministrativa della precedente maggioranza basata su precise scelte pluriennali, perciò si tratta chiaramente di questioni tecniche, ma anche politiche con relativi effetti, questioni che vanno discusse in questa occasione. E' accaduta a noi la stessa cosa 5 anni fa - aveva quindi ricordato il suo collega Franco Brussa ribadendo tali ragionamenti, nonché il giudizio positivo della Corte dei Conti e la funzione di controllo del Consiglio sull'operato della Giunta.

Anche nel pubblico, come nel privato, l'analisi di una gestione si manifesta con il bilancio a fine esercizio - così Maurizio Salvador (UDC), che auspica un'analisi futura del rendiconto più approfondita e coadiuvata da strumenti che ne semplifichino i contenuti. Gli avanzi di amministrazione sono un indice non positivo di una gestione, di qualunque colore politico essa sia.

Il documento è ovviamente politico - aveva ribadito il presidente Valenti, per il quale da questo punto di vista si sarebbe dovuto votare contro, ma c'è un discorso di continuità amministrativa che impone di non bocciarlo. Ecco perché la maggioranza avrebbe optato per un voto di astensione, cosa rimarcata pure da Mara Piccin (LN). Si dovrà pensare a degli strumenti agili di supporto per meglio comprendere i contenuti del documento finanziario.

Questo è un atto dovuto verso un provvedimento che deve andare in Aula per essere approvato - è stato l'intervento dell'assessore alle Finanze, Sandra Savino. Il giudizio della Corte dei Conti è stato un mero atto giuridico con cui si è valutata la correttezza degli atti.

Relatori di minoranza per l'Aula saranno Roberto Marin (PdL) e Roberto Asquini; Franco Brussa di maggioranza.