I Commissione approva rendiconto 2007
(ACON) Trieste, 18 nov - RC - Veloce dibattito generale, in I
Commissione consiliare presieduta da Gaetano Velanti (PdL), sul
rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2007, dopo che le
altre Commissioni lo avevano approvato la scorsa settimana
analizzando le parti di propria competenza. Poi la votazione dei
singoli articoli e del provvedimento nel suo complesso, che ha
visto PdL, UDC, LN e Roberto Asquini (Misto) votare astensione; a
favore PD, IdV-Cittadini, SA e Luigi Ferone (Pensionati).
E' un'operazione inutile - aveva sentenziato Asquini, che
riconosce fiducia ai funzionari che lo hanno preparato
tecnicamente, ma boccia il documento politicamente anche perché
frutto di un bilancio che gli allora gruppi di opposizione
avevano respinto. Per lui, il rendiconto deve tornare a essere
esaminato con gli altri documenti finanziari, punto sul quale si
era soffermato anche Franco Baritussio (PdL) chiedendosi se il
giudizio dei consiglieri debba effettivamente fermarsi
all'aspetto tecnico quando, a suo dire, è più di un mero atto
dovuto.
La risposta è stata ovvia per Gianfranco Moretton (PD), che
ritiene il rendiconto 2007 frutto di una gestione
politico-amministrativa della precedente maggioranza basata su
precise scelte pluriennali, perciò si tratta chiaramente di
questioni tecniche, ma anche politiche con relativi effetti,
questioni che vanno discusse in questa occasione. E' accaduta a
noi la stessa cosa 5 anni fa - aveva quindi ricordato il suo
collega Franco Brussa ribadendo tali ragionamenti, nonché il
giudizio positivo della Corte dei Conti e la funzione di
controllo del Consiglio sull'operato della Giunta.
Anche nel pubblico, come nel privato, l'analisi di una gestione
si manifesta con il bilancio a fine esercizio - così Maurizio
Salvador (UDC), che auspica un'analisi futura del rendiconto più
approfondita e coadiuvata da strumenti che ne semplifichino i
contenuti. Gli avanzi di amministrazione sono un indice non
positivo di una gestione, di qualunque colore politico essa sia.
Il documento è ovviamente politico - aveva ribadito il presidente
Valenti, per il quale da questo punto di vista si sarebbe dovuto
votare contro, ma c'è un discorso di continuità amministrativa
che impone di non bocciarlo. Ecco perché la maggioranza avrebbe
optato per un voto di astensione, cosa rimarcata pure da Mara
Piccin (LN). Si dovrà pensare a degli strumenti agili di supporto
per meglio comprendere i contenuti del documento finanziario.
Questo è un atto dovuto verso un provvedimento che deve andare in
Aula per essere approvato - è stato l'intervento dell'assessore
alle Finanze, Sandra Savino. Il giudizio della Corte dei Conti è
stato un mero atto giuridico con cui si è valutata la correttezza
degli atti.
Relatori di minoranza per l'Aula saranno Roberto Marin (PdL) e
Roberto Asquini; Franco Brussa di maggioranza.