CR: norme benzine, dibattito generale (5)
(ACON) Trieste, 24 nov - MPB - E' stato il consigliere del PdL
Gaetano Valenti ad aprire il dibattito generale, ricostruendo la
storia della benzina agevolata in zona franca dal 1948 fino alla
chiusura a fine 2007, per l'accordo della scorsa maggioranza con
il Governo Prodi. Perché il Friuli Venezia Giulia ha voluto
essere più realista del re?, si è chiesto Valenti, contrario a
quel passo, ricordando che la medesima abolizione non è stata
adottata dalla Valle d'Aosta che, come noi, erogava carburante
agevolato dall'abbattimento delle accise. Trattando il problema
ora, diamo al comparto dei carburanti la sicurezza che troverà
una risposta nella finanziaria. E parlando della concorrenza dei
distributori sloveni, ha anche ricordato che oltre alla
razionalizzazione della rete distributiva bisogna pensare a come
sostenere i gestori che chiudono.
Franco Baritussio (PdL) si è soffermato in particolare sugli
emendamenti introdotti dalla Commissione per andare incontro a
utenza e gestori, con gli aiuti possibili per chi dismette. E
ricordando che la norma impedisce sconti che fissino un prezzo
inferiore a quello praticato oltre confine, si è chiesto perché
non impegnarsi a mettere per iscritto qualcosa che vada incontro
a una categoria tanto danneggiata.
Edoardo Sasco (UDC) ha invitato a riflettere con responsabilità
sulla realtà del comparto, in vista della finanziaria, per
trovare meccanismi in grado di contenere gli effetti negativi
della eliminazione della benzina agevolata. Il settore
dell'autotrasporto è in condizioni spaventose e il provvedimento
è un passo avanti per gestire meglio la situazione, anche se
occorre ragionare su cosa fare in seguito. Il voto sarà positivo,
ma Sasco ha chiesto un impegno in finanziaria e che, con le
opposizioni, si individui una strategia comune per una risposta
concreta alle conseguenze.
Ultimo intervento di Igor Kocijancic (SA) che, dichiarandosi
d'accordo per un provvedimento che metta ordine, ha però
ricordato che la benzina agevolata era un problema quando i
confini erano ben saldi. Oggi la differenza tra Slovenia e Italia
dipende dalle accise - ha detto - la cui introduzione risale alla
guerra di Etiopia del 1935 e oggi gravano di 25 centesimi: si
potrebbe puntare a un intervento trasversale sul Governo per un
equo prezzo del carburante su tutto il territorio nazionale - ha
suggerito, ricordando che tante sono le categorie oggi in
difficoltà. Sul riordino siamo favorevoli, ma se lo stralcio
diventerà altro non ci potrà essere il voto positivo.
(segue)