CR: legge omnibus, relatore maggioranza Colautti (9)
(ACON) Trieste, 24 nov - RC - "Problematiche urgenti rendono
necessario approvare questa proposta di legge". L'affermazione è
del relatore unico di maggioranza, Alessandro Colautti (PdL), in
merito alla legge omnibus su ambiente, territorio, edilizia,
ricostruzione, trasporti e demanio marittimo.
E sono due articoli dedicati all'edilizia quelli su cui Colautti
si è soffermato di più, a cominciare dal 25 con cui, per
migliorare le prestazioni energetiche degli edifici, si
istituisce la certificazione di sostenibilità
energetico-ambientale denominata VEA. La Regione, adottando tale
certificazione, che sintetizza la certificazione energetica degli
edifici e la valutazione di sostenibilità ambientale dei
medesimi, si pone in una posizione d'avanguardia poiché è la
prima in Italia a dare attuazione alla procedura.
L'altro articolo, il 29, non ha mancato di suscitare dei
distinguo anche all'interno della maggioranza - non ha nascosto
Collutti. Si tratta della regolamentazione delle procedure di
assegnazione degli alloggi di edilizia popolare. Dal sistema
odierno emerge che, a parità di condizioni economiche tra i
cittadini italiani e gli stranieri, prevale spesso l'assegnazione
nei confronti di questi ultimi - ha spiegato il consigliere.
Questa situazione genera conflitto sociale, e le numerose
famiglie italiane che vivono in condizioni economiche che
rasentano il livello di povertà non possono essere adeguatamente
supportate. Pertanto la norma prevede l'innalzamento ad almeno 15
anni di residenza o di lavoro in regione e vuole essere una
risposta nei confronti della popolazione locale. Ad ogni modo,
tale previsione temporale può essere rivista in Aula. Si fa
presente - ha chiosato - che la normativa nazionale in materia
prevede una permanenza di almeno 10 anni in Italia e di almeno 5
nella stessa regione. L'articolo, inoltre, modificando la legge
regionale 6/2003, stabilisce una soglia di reddito per accedere
alle contribuzioni in materia di edilizia sovvenzionata.
Passando agli articoli dedicati all'ambiente, si fa presente
l'uniformità nel rilascio dell'autorizzazione integrata
ambientale (AIA) di competenza regionale (articolo 1); la
chiarificazione in merito alla procedura di valutazione
ambientale strategica (VAS) quale strumento di pianificazione
comunale (art. 4); la conferma dei contributi concessi ad enti
pubblici, anche economici, secondo determinati casi (art. 6); il
consenso a che un progetto acustico sia redatto dal
professionista che effettua la progettazione edilizia
dell'edificio (art. 9); la previsione che, nel procedimento di
valutazione di impatto ambientale (VIA), il termine per
l'espressione del parere da parte dei Comuni sia di 60 giorni
anziché 30 (art. 11); l'accelerazione del processo di riassetto
dell'ARPA e per il contenimento della spesa destinata alla tutela
dell'ambiente quanto alla spesa destinata alla prevenzione della
salute (art. 12); l'incremento dal 20 al 50% della quota delle
entrate derivanti dai canoni demaniali relativi alle concessioni
di estrazione di materiale pietroso dagli alvei dei corsi
d'acqua, che saranno introitati dalla Regione e versati ai Comuni
a titolo di ristoro dei disagi loro arrecati dall'attività
estrattiva (art. 14).
Inoltre: il passaggio di competenza dalle Province ai Comuni per
gli scarichi da impianti di depurazione di acque reflue urbane
recapitanti in reti fognarie, che pertanto vengono trattati come
scarichi domestici a condizione che abbiano potenzialità non
superiore a duecento abitanti equivalenti (AE) e che contengano
acque reflue industriali in misura non superiore al 10% (art.
16); la possibilità data ai consorzi di individuare ulteriori
categorie di utilizzo dei beni del demanio idrico regionale
assoggettandoli all'applicazione di canoni diversi, determinati
dagli stessi Consorzi (art. 20); le modifiche alla legge
regionale 13/2005 che rideterminano gli ambiti territoriali
ottimali (ATO) (art. 22); la norma specifica per la raccolta, a
fini didattici, scientifici e commestibili delle chiocciole
Helix, stabilendo i limiti temporali, i quantitativi che è
consentito prelevare e le correlate sanzioni (art. 23); il fatto
che le concessioni per l'allevamento di molluschi bivalvi non
sono soggette a valutazione di impatto ambientale (art. 24).
Tra gli articoli in materia di ricostruzione si confermano i
contributi concessi al comproprietario di un alloggio che, nelle
more del perfezionamento del passaggio da un intervento di
riparazione ad uno di ricostruzione, abbia ceduto la propria
quota di proprietà dell'alloggio, successivamente demolito, ad
altro comproprietario al quale è legato da vincolo di parentela o
di affinità (art. 30).
Con gli articoli sull'adeguamento antisismico si concede un
contributo integrativo a quanto già finanziato anche se non si
hanno ultimati i lavori, purché l'opera sia stata realizzata in
misura non inferiore al 60% (art. 34), e si dispone la
ricostituzione della Commissione tecnica provinciale lavori
pubblici di Gorizia (art. 35).
Infine, si prevede che il sistema regionale delle infrastrutture
di trasporto, della mobilità e della logistica costituisca il
riferimento essenziale per gli interventi infrastrutturali da
attuarsi sul territorio, da recepire nella pianificazione
generale e gli si riconoscere un ruolo propulsivo dello sviluppo
economico e sociale (art. 36).
(segue)