CR: illustrata mozione opposizioni su sanità (5)
(ACON) Trieste, 26 nov - DT - Come intende intervenire la
Giunta nella sanità? Quali sono le linee programmatiche nelle
politiche sociali? Come si pensa di risolvere la cronica mancanza
di infermieri nei nostri ospedali? Quali sono i progetti per
Trieste e la regione, e come sarà l'offerta estiva sanitaria
nelle località turistiche (leggi Grado e Lignano)? Tutte domande
contenute nella mozione dell'opposizione firmata da Gianfranco
Moretton, Franco Codega, Sergio Lupieri, Paolo Menis e Annamaria
Menosso per il PD, Piero Colussi di IdV-Citt e Igor Kocijancic
per SA.
Lo spunto della mozione, una recente intervista dell'assessore
alla Salute Vladimir Kosic, "decisamente in contrasto - ha
sottolineato Lupieri, che ne ha illustrato i contenuti - con le
posizioni del presidente Tondo e dell'assessore al Personale Elio
De Anna. Kosic, infatti, ha ribadito che la prima problematica da
affrontare in sanità è la modifica dell'assetto delle strutture
centrali (Direzione, Agenzia regionale per la sanità e Centro
servizi condivisi), la cui azione non sarebbe sinergica. In
questo riassetto, però, ha specificato ancora l'assessore,
l'Agenzia manterrà e consoliderà il suo ruolo di accompagnamento
nella programmazione attuativa, di monitoraggio e coordinamento.
Peccato, ha annotato Lupieri, che Kosic venga smentito dal
presidente Tondo, che invece si è espresso per la chiusura
dell'Agenzia e che, mentre lo stesso assessore Kosic ha di fatto
sospeso tutti gli investimenti a Pordenone, il suo collega De
Anna abbia dichiarato di volere il potenziamento del nosocomio
pordenonese.
In sanità, dunque, regna una certa anarchia nell'Esecutivo di
centrodestra, ha commentato ancora Lupieri. Anzi, regna il nulla,
o quel poco che c'è è del tutto nebuloso. E visto che persino nel
recentissimo Libro verde sul futuro del modello sociale
(pubblicato dal ministro del Lavoro Maurizio Sacconi) il Friuli
Venezia Giulia risulta la migliore Regione italiana per rapporto
tra qualità delle prestazioni sanitarie e spesa pro-capite, il
minimo che ci si aspetta dalla Giunta è di non peggiorare la
situazione esistente con iniziative improvvisate e velleitarie, e
di non sballare i conti".
(segue)