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IdV-Citt: Colussi, sanità, astenuti per vuoto di proposte

26.11.2008
17:31
(ACON) Trieste, 26 nov - COM/DT - "La discussione in Aula della mozione sulla sanità non ci piace molto perché rischia di essere null'altro che un esercizio manicheo e sterile di contrapposizione politica". Il commento è del capogruppo di IdV-Citt Piero Colussi, che difatti ha votato astensione.

"Come si fa a dire che nei cinque anni appena trascorsi non sia stato fatto nulla dalla maggioranza di allora, come afferma con enfasi eccessiva il capogruppo del PdL Daniele Galasso arrivando a farci credere che l'unico intervento significativo sia stato quello di finanziare il Pronto Soccorso di Lignano?

A me pare, invece, che sia stato prodotto un significativo lavoro legislativo e di pianificazione socio-sanitaria come, ad esempio, la legge 23, il Progetto obiettivo materno-infantile, il Piano regionale della riabilitazione, le Linee guida per la predisposizione dei Pat (Programmi delle attività territoriali) e dei Pdz (Piani di zona). Ma penso anche alla legge sulle assistenti familiari, ai Protocolli d'intesa con le università di Udine e Trieste per la costituzione di un'unica Azienda ospedaliera, al Piano sangue e plasma triennale del 2006, alla legge sugli IRCCS, alla legge di sostegno alle famiglie e alla genitorialità. Penso, infine, al Piano socio-sanitario 2006-2008. Non abbiamo fatto nulla? Non mi pare proprio.

Per quanto invece riguarda le linee di indirizzo dell'attuale assessore alla Salute Vladimir Kosic, aggiunge ancora Colussi, rimaniamo in attesa di capire cosa si intenda fare per il futuro della sanità e del welfare del Friuli Venezia Giulia. Non abbiamo sicuramente condiviso le scelte fatte in questi primi mesi, ovvero la cancellazione del Reddito di base e lo stop al progetto di rifacimento e ristrutturazione dell'ospedale di Pordenone.

E' evidente che l'anno venturo, il 2009, sarà di transizione, ma questo tempo come verrà speso? Siamo preoccupati del vuoto di proposte, dell'assenza di indicazioni, della mancanza di dirigenti alla Direzione regionale della salute, dell'indubbia difficoltà in cui si trovano oggi gli operatori regionali di questo delicato e strategico settore che, ricordiamolo, assorbe quasi il 60% del bilancio regionale.

Sospendiamo, quindi, fiduciosamente, il giudizio sull'operato e sugli indirizzi futuri della Giunta. Rimandiamo a un prossimo futuro il tempo del giudizio e della valutazione. Allora, se necessario, conclude Colussi, non faremo sconti".