SA: Pustetto su questione alloggi Ater
(ACON) Trieste, 27 nov - COM/ET - L'intendimento dichiarato
della legge omnibus approvata Consiglio regionale era di
risolvere problemi puntuali, eliminare pastoie burocratiche e
rendere più facile la vita a imprenditori e cittadini. Ma,
secondo il consigliere di Sinistra Arcobaleno Stefano Pustetto,
che la maggioranza sia riuscita a centrare l'obbiettivo è altra
cosa.
Uno dei punti del dibattito più accesi - rileva il consigliere -
è stato l'innalzamento dei requisiti per l'accesso alle case
popolari. "Premesso che da anni lo Stato non investe nella
costruzione di case popolari per cui ce ne sono poche, è vero che
la richiesta da parte di cittadini extracomunitari è aumentata in
modo significativo negli ultimi 4 anni. E' anche vero però -
sottolinea Pustetto - che circa il 94% delle assegnazioni è a
favore di cittadini italiani e i picchi di domande - sottolinea
il consigliere - si hanno nelle periferie delle zone industriali
dove le varie aziende, in mancanza di manodopera locale, hanno
assunto extracomunitari".
Entrando nella questione politica, Pustetto accusa alcuni partiti
di strumentalizzare un reale disagio dei cittadini e di essersi
appoggiati ai numeri per far passare la proposta della Lega Nord
che prevede 15 anni di residenza in Regione senza distinguo di
cittadinanza, per poter accedere agli alloggi Ater.
"Detto questo - continua la nota - si capisce perché, in
un'ottica della riduzione del danno, hanno votato un emendamento
dell'UDC che prevede una residenza in Italia di 10 anni di cui 5
in Regione, emendamento passato con l'astensione di tre
componenti del PdL".
Pustetto in chiusura ricorda che la legge Bossi-Fini prevede che
un cittadino extracomunitario con regolare permesso di soggiorno
biennale abbia diritto di accesso alle case popolari alla stregua
di un cittadino italiano.