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SA: Pustetto su questione alloggi Ater

27.11.2008
14:54
(ACON) Trieste, 27 nov - COM/ET - L'intendimento dichiarato della legge omnibus approvata Consiglio regionale era di risolvere problemi puntuali, eliminare pastoie burocratiche e rendere più facile la vita a imprenditori e cittadini. Ma, secondo il consigliere di Sinistra Arcobaleno Stefano Pustetto, che la maggioranza sia riuscita a centrare l'obbiettivo è altra cosa.

Uno dei punti del dibattito più accesi - rileva il consigliere - è stato l'innalzamento dei requisiti per l'accesso alle case popolari. "Premesso che da anni lo Stato non investe nella costruzione di case popolari per cui ce ne sono poche, è vero che la richiesta da parte di cittadini extracomunitari è aumentata in modo significativo negli ultimi 4 anni. E' anche vero però - sottolinea Pustetto - che circa il 94% delle assegnazioni è a favore di cittadini italiani e i picchi di domande - sottolinea il consigliere - si hanno nelle periferie delle zone industriali dove le varie aziende, in mancanza di manodopera locale, hanno assunto extracomunitari".

Entrando nella questione politica, Pustetto accusa alcuni partiti di strumentalizzare un reale disagio dei cittadini e di essersi appoggiati ai numeri per far passare la proposta della Lega Nord che prevede 15 anni di residenza in Regione senza distinguo di cittadinanza, per poter accedere agli alloggi Ater.

"Detto questo - continua la nota - si capisce perché, in un'ottica della riduzione del danno, hanno votato un emendamento dell'UDC che prevede una residenza in Italia di 10 anni di cui 5 in Regione, emendamento passato con l'astensione di tre componenti del PdL".

Pustetto in chiusura ricorda che la legge Bossi-Fini prevede che un cittadino extracomunitario con regolare permesso di soggiorno biennale abbia diritto di accesso alle case popolari alla stregua di un cittadino italiano.