Pens: Ferone, su quote immigrati necessaria una sospensione
(ACON) Trieste, 27 nov - COM/AB - Mentre tanti cittadini della
nostra regione hanno perso e perderanno il lavoro e tantissimi
nostri ragazzi sono alla disperata ricerca di una occupazione -
dichiara in una nota il consigliere regionale del Partito
Pensionati, Luigi Ferone - la Giunta ha segnalato al Governo la
necessità di tremila lavoratori, di cui 700 stagionali. Ferone
sottolinea che, assieme agli italiani, anche tanti
extracomunitari hanno perso il lavoro e pertanto giudica
quantomeno inopportuno far venire in Friuli Venezia Giulia altri
extracomunitari, mentre il problema vero è salvare i posti di
lavoro e assicurarne uno a chi lo ha perso o è disoccupato.
Gli industriali che hanno chiesto o chiedono manodopera
extracomunitaria farebbero bene a farsi carico anche dei problemi
dell'alloggio, dei servizi, della scolarità, della sanità, che
ruotano attorno alla presenza di cittadini extracomunitari, ai
quali dev'essere assicurata un'accoglienza civile anche perché,
se rimangono senza lavoro, non possono contare su una rete
parentale di sostegno, con tutte le ricadute negative che una
situazione del genere può provocare.
Chi vuole lavoratori extracomunitari - aggiunge Ferone - si
faccia carico di tutto ciò che ruota attorno a questo tipo di
immigrazione: non è affatto giusto che i costi sociali ricadano
sullo Stato o sulla Regione, quindi sui cittadini. Gli
extracomunitari rappresentano anche un problema sociale, dal
momento che è impensabile far venire in Italia degli esseri umani
e poi non garantire loro i servizi indispensabili, che troppe
volte le istituzioni non riescono a garantire neppure agli
italiani.
Il Partito Pensionati - conclude Ferone - ritiene che bene hanno
fatto gli assessori Seganti e Violino a votare contro la delibera
della Giunta sulle quote per lavoratori stranieri. Bloccare le
quote per almeno due anni, per poi fare una valutazione alla luce
della situazione economica e occupazionale, è una necessità.