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Pens: Ferone, su quote immigrati necessaria una sospensione

27.11.2008
17:08
(ACON) Trieste, 27 nov - COM/AB - Mentre tanti cittadini della nostra regione hanno perso e perderanno il lavoro e tantissimi nostri ragazzi sono alla disperata ricerca di una occupazione - dichiara in una nota il consigliere regionale del Partito Pensionati, Luigi Ferone - la Giunta ha segnalato al Governo la necessità di tremila lavoratori, di cui 700 stagionali. Ferone sottolinea che, assieme agli italiani, anche tanti extracomunitari hanno perso il lavoro e pertanto giudica quantomeno inopportuno far venire in Friuli Venezia Giulia altri extracomunitari, mentre il problema vero è salvare i posti di lavoro e assicurarne uno a chi lo ha perso o è disoccupato.

Gli industriali che hanno chiesto o chiedono manodopera extracomunitaria farebbero bene a farsi carico anche dei problemi dell'alloggio, dei servizi, della scolarità, della sanità, che ruotano attorno alla presenza di cittadini extracomunitari, ai quali dev'essere assicurata un'accoglienza civile anche perché, se rimangono senza lavoro, non possono contare su una rete parentale di sostegno, con tutte le ricadute negative che una situazione del genere può provocare.

Chi vuole lavoratori extracomunitari - aggiunge Ferone - si faccia carico di tutto ciò che ruota attorno a questo tipo di immigrazione: non è affatto giusto che i costi sociali ricadano sullo Stato o sulla Regione, quindi sui cittadini. Gli extracomunitari rappresentano anche un problema sociale, dal momento che è impensabile far venire in Italia degli esseri umani e poi non garantire loro i servizi indispensabili, che troppe volte le istituzioni non riescono a garantire neppure agli italiani.

Il Partito Pensionati - conclude Ferone - ritiene che bene hanno fatto gli assessori Seganti e Violino a votare contro la delibera della Giunta sulle quote per lavoratori stranieri. Bloccare le quote per almeno due anni, per poi fare una valutazione alla luce della situazione economica e occupazionale, è una necessità.