Ballaman con vertici Consiglio Autonomie locali
(ACON) Udine, 02 dic - MPB - Un ruolo nuovo per il Consiglio
delle Autonomie che, in un'ottica federalista e delle autonomie,
non può limitarsi a formulare pareri e intese che spesso
risultano compressi nei margini di analisi e nei tempi in cui le
risposte devono essere fornite. Quale organo di rappresentanza
degli Enti locali deve, invece, poter esprimere l'essenza di
territori capaci di politiche di sviluppo e coesione, riuscendo a
fare sintesi di questa complessità e a confrontarsi tanto con il
Consiglio regionale quanto con la Giunta.
Il conseguimento di questo obiettivo impone di rivedere i
rapporti esistenti con i due Poteri regionali, e questo è stato
il tema dell'incontro, a Udine, nella sede della Regione, tra il
presidente dell'Assemblea regionale Edouard Ballaman e i vertici
del Consiglio delle Autonomie: il presidente Mario Pezzetta e il
vicepresidente Pietro Fontanini.
Con una sintonia sul percorso da seguire, fermo restando che
quello nei confronti del Consiglio regionale risulta certamente
più complesso sul piano formale di quello con l'Esecutivo. Da
qui, dunque, l'impegno a definire un protocollo d'intesa anche
con il Consiglio regionale (con la Giunta c'è già) per
intervenire su modalità e tempi di consultazione, affinché il
parere del Consiglio delle Autonomie non arrivi quando il
procedimento legislativo è avviato.
Occorre pensare in modo innovativo ai compiti del Consiglio delle
Autonomie - ha detto Ballaman indicando, in prospettiva, la
possibilità di intervenire modificando il regolamento del
Consiglio regionale e, se necessario, anche lo Statuto, per
giungere alla migliore definizione del ruolo di un organismo
previsto dalla Costituzione.
E' una prospettiva che stiamo valutando - ha detto Ballaman
concordando con l'analisi di Pezzetta e Fontanini, che a loro
volta hanno espresso l'auspicio che la revisione del regolamento
consiliare, e in prospettiva quella dello Statuto, non si
facciano troppo attendere.
(foto; immagini tv)