LN: Razzini e De Mattia, appello contro concorrenza sleale
(ACON) Trieste, 02 dic - COM/MPB - L'industria di viti e
bulloni, che vede presenti importanti insediamenti nel
Monfalconese e in provincia di Udine, è in pericolo, e i
consiglieri della Lega Nord Federico Razzini e Ugo De Mattia
lanciano un appello alle istituzioni regionali e alla Slovenia
per fronteggiare la concorrenza sleale cinese che sta mettendo in
pericolo, in Friuli Venezia Giulia, un migliaio di posti di
lavoro nel settore industriale di questa produzione.
Razzini e De Mattia, alla vigilia di una votazione in difesa
della produzione europea presso il Consiglio degli Stati membri a
Bruxelles, si rivolgono alle istituzioni regionali, a tutte le
forze politiche e, indirettamente, al Governo sloveno, per
sostenere le istanze degli imprenditori del settore.
"Questo specifico comparto - spiegano i due consiglieri leghisti
- è sempre più in ginocchio per la competizione dei produttori
cinesi che dal 2001 hanno letteralmente invaso il mercato grazie
alle sovvenzioni che ottengono sul prezzo dell'acciaio: si pensi
che nel 2007 ben il 35% delle viti e dei bulloni consumati in
Europa sono stati importati dalla Cina. L'unica soluzione per
arginare questo fenomeno - sottolineano Razzini e De Mattia - è
affidata al documento che prevede l'applicazione dei dazi, che
andrà in votazione a Bruxelles al Consiglio Ue."
Così, si rivolgono al presidente della regione Renzo Tondo
affinché intervenga presso il presidente sloveno per
sensibilizzarlo sulla questione: "Salvaguardare le imprese del
FVG e i nostri lavoratori dalla concorrenza cinese e garantire le
regole del mercato - concludono - è interesse comune, anche viste
le fittissime interrelazioni sul piano economico e del mercato
del lavoro tra noi e gli amici e partner sloveni".