PD: Menosso, il Fondo di povertà è uno schiaffo morale
(ACON) Trieste, 04 dic - COM/AB - Rispetto al regolamento per
gli interventi economici per contrastare i fenomeni di povertà e
disagio sociale, ci sono molte cose che fanno riflettere sulla
deriva imboccata da questo governo regionale sul welfare.
Ad affermarlo è Annamaria Menosso, consigliere regionale del PD
che, pur ritenendo condivisibili le finalità - prevenire,
superare o ridurre le condizioni di bisogno derivanti da
inadeguatezza del reddito, difficoltà sociale e condizioni di non
autonomia - critica aspramente le condizioni per l'accesso
all'intervento.
Possono accedervi pochissime persone perché, oltre a essere
comunitari residenti da almeno 36 mesi in regione, bisogna
trovarsi in condizioni non solo economiche ma anche sociali
talmente gravi che sicuramente queste persone sono già ampiamente
seguite e aiutate dai servizi sociali dei Comuni.
Nessun aiuto concreto è previsto per chi ha perso il lavoro, per
chi si trova ad affrontare improvvise situazioni di difficoltà e
che potrebbe aver bisogno di qualche cosa di più rispetto al mero
contributo economico. Si parla di ultrasessanticinquenni, di
dipendenza, di patologie psicofisiche che impediscono il lavoro,
di donna in stato di gravidanza unica percettrice di reddito, di
persona costretta ad abbandonare il proprio nucleo familiare a
causa di difficoltà relazionali.
Altro era il Reddito di base per la cittadinanza - aggiunge la
Menosso - la cui validità e modernità rispetto alla situazione
contingente, alla crisi a cui stiamo andando incontro, è fuori
discussione. Il Fondo di povertà è uno schiaffo morale a quanti
si trovano in difficoltà e come persone hanno una dignità che
hanno il diritto di vedere tutelata.
Adesso - conclude l'esponente del PD - abbiamo anche scoperto,
alla luce del nuovo regolamento, che non tutti avranno diritto di
avvalersene, ma solo un numero ridotto di indigenti già noti ai
servizi sociali. Nessun aiuto concreto, ma solo un minimo
contributo economico a pioggia. Per fortuna che il redito di base
per la cittadinanza era un provvedimento assistenzialistico. La
Conferenza di Codroipo, infatti, ha rispedito al mittente il
regolamento del fondo di povertà.