I Comm: finanziaria 2009, audizione di ANCI, UPI, UNCEM (1)
(ACON) Trieste, 04 dic - MPB - La I Commissione consiliare,
presieduta da Gaetano Valenti(PdL), impegnata nell'esame dei
documenti finanziari, ha ascoltato i rappresentanti di ANCI, UPI
e UNCEM in merito ai contenuti della manovra di bilancio.
All'audizione era presente anche l'assessore alle Autonomie
locali Federica Seganti.
Per l'Associazione dei Comuni, il presidente Gianfranco
Pizzolitto ha riconosciuto l'attenzione mostrata per le Autonomie
locali con la previsione di maggiori trasferimenti, anche se
degli 8 milioni, 6 vanno alle Province - ha sottolineato - mentre
i Comuni hanno sempre nuove esigenze e il passaggio di funzioni è
importante che venga dal basso perché queste risultino davvero
trasferite e non scaricate. Pizzolito ha messo in evidenza anche
la mancanza dei finanzianti sul comparto unico per la
contrattazione di secondo livello e per le consuete
anticipazioni sull'assestamento di bilancio e ha espresso
perplessità sulla possibilità di reale federalismo fino a quando
i finanziamenti che arrivano alle Autonomie locali saranno
vincolati. Non mettiamo in discussione gli obiettivi, ma
occorrerà lasciare una maggiore discrezionalità ai Comuni - ha
aggiunto indicando anche un'altra grande preoccupazione, legata
alla perequazione. Efficienza e solidarietà sono obiettivi che
condividiamo, ma ulteriori risparmi possono essere realizzati in
servizi a rete che però è difficile attuare in assenza di una
loro personalità giuridica e di una pianificazione intercomunale
che sta sparendo.
In sintonia Mariella Di Francesco in rappresentanza delle
Province che, pur apprezzando l'attenzione riservata, ha
evidenziato il prevalere della finanza derivata: le molte spese
vincolate rispetto a quelle discrezionali ci rendono più
ingessati.
Per le Comunità montane il problema è più politico che
finanziario perché non si sa se questi enti sopravviveranno - ha
detto il rappresentante dell'UNCEM Giuseppe Marinig, che ha posto
l'attenzione sull'assenza dal bilancio del Fondo montano e la
mancanza di riferimenti per le Comunità montane, a differenza di
quanto avviene per Comuni e Province, circa l'utilizzo dei fondi
(24 milioni di euro) degli abrogati Aster. Essendo le Comunità
montane forme associate di Comuni potranno rientrare fra i
destinatari di quei finanziamenti? si è chiesto preoccupato che
ne vengano escluse. Ha inoltre ricordato che da due anni le
Comunità non vengono più finanziate dalla ex legge 8 per
l'accorpamento fondiario e che centinaia sono le domande
giacenti. Così pure per quanto riguarda la legge 24 per gli
agriturismi: i finanziamenti sono assegnati solo alle Province,
lasciando a secco le Comunità montane con molte domande. Questi
enti - ha concluso Marinig - da anni vivono un clima di
incertezza e se le scelte politiche vanno verso la soppressione,
si dia alla montagna una forma di autogoverno: solo così potremo
parlare di sussidiarità.
Il consigliere Maurizio Salvador (UDC) ha chiesto ai
rappresentanti di ANCI, UPI e UNCEM se ritengano maturo il tempo
per un fondo con il quale vengano trasferite agli enti locali
risorse senza vincolo di mandato per le opere pubbliche. Una
ipotesi su cui ragionare, per Pizzolitto, che però ha indicato la
necessità che i livelli di intervento siano mantenuti.
(immagini tv)
(segue)