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I Comm: finanziaria 2009, audizione di ANCI, UPI, UNCEM (1)

04.12.2008
13:04
(ACON) Trieste, 04 dic - MPB - La I Commissione consiliare, presieduta da Gaetano Valenti(PdL), impegnata nell'esame dei documenti finanziari, ha ascoltato i rappresentanti di ANCI, UPI e UNCEM in merito ai contenuti della manovra di bilancio.

All'audizione era presente anche l'assessore alle Autonomie locali Federica Seganti.

Per l'Associazione dei Comuni, il presidente Gianfranco Pizzolitto ha riconosciuto l'attenzione mostrata per le Autonomie locali con la previsione di maggiori trasferimenti, anche se degli 8 milioni, 6 vanno alle Province - ha sottolineato - mentre i Comuni hanno sempre nuove esigenze e il passaggio di funzioni è importante che venga dal basso perché queste risultino davvero trasferite e non scaricate. Pizzolito ha messo in evidenza anche la mancanza dei finanzianti sul comparto unico per la contrattazione di secondo livello e per le consuete anticipazioni sull'assestamento di bilancio e ha espresso perplessità sulla possibilità di reale federalismo fino a quando i finanziamenti che arrivano alle Autonomie locali saranno vincolati. Non mettiamo in discussione gli obiettivi, ma occorrerà lasciare una maggiore discrezionalità ai Comuni - ha aggiunto indicando anche un'altra grande preoccupazione, legata alla perequazione. Efficienza e solidarietà sono obiettivi che condividiamo, ma ulteriori risparmi possono essere realizzati in servizi a rete che però è difficile attuare in assenza di una loro personalità giuridica e di una pianificazione intercomunale che sta sparendo.

In sintonia Mariella Di Francesco in rappresentanza delle Province che, pur apprezzando l'attenzione riservata, ha evidenziato il prevalere della finanza derivata: le molte spese vincolate rispetto a quelle discrezionali ci rendono più ingessati.

Per le Comunità montane il problema è più politico che finanziario perché non si sa se questi enti sopravviveranno - ha detto il rappresentante dell'UNCEM Giuseppe Marinig, che ha posto l'attenzione sull'assenza dal bilancio del Fondo montano e la mancanza di riferimenti per le Comunità montane, a differenza di quanto avviene per Comuni e Province, circa l'utilizzo dei fondi (24 milioni di euro) degli abrogati Aster. Essendo le Comunità montane forme associate di Comuni potranno rientrare fra i destinatari di quei finanziamenti? si è chiesto preoccupato che ne vengano escluse. Ha inoltre ricordato che da due anni le Comunità non vengono più finanziate dalla ex legge 8 per l'accorpamento fondiario e che centinaia sono le domande giacenti. Così pure per quanto riguarda la legge 24 per gli agriturismi: i finanziamenti sono assegnati solo alle Province, lasciando a secco le Comunità montane con molte domande. Questi enti - ha concluso Marinig - da anni vivono un clima di incertezza e se le scelte politiche vanno verso la soppressione, si dia alla montagna una forma di autogoverno: solo così potremo parlare di sussidiarità.

Il consigliere Maurizio Salvador (UDC) ha chiesto ai rappresentanti di ANCI, UPI e UNCEM se ritengano maturo il tempo per un fondo con il quale vengano trasferite agli enti locali risorse senza vincolo di mandato per le opere pubbliche. Una ipotesi su cui ragionare, per Pizzolitto, che però ha indicato la necessità che i livelli di intervento siano mantenuti.

(immagini tv)

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