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Presidente Ballaman visita Via di Natale e CRO di Aviano

04.12.2008
19:51
(ACON) Aviano, 04 dic - "Per capire un territorio bisogna conoscerne le esigenze ed è per questo che sono qui".

Il presidente del Consiglio regionale, Edouard Ballaman, non ha potuto che complimentarsi dapprima con Carmen Gallini, fondatrice con il marito Franco dell'hospice "Via di Natale" sorto nel 1996 a ridosso del Centro di riferimento oncologico (CRO) di Aviano, e poi con il direttore generale del CRO stesso, Giovanni Del Ben, e con i tanti volontari che ogni giorno permettono ad entrambe le strutture di garantire ai pazienti serenità e fiducia.

La nostra realtà è unica in Italia - ha appreso Ballaman dalla signora Gallini. Qui non ci sono tempi di degenza predefiniti come nei normali hospice. Copiando dal sistema britannico, abbiamo creato un luogo dove il paziente terminale di cancro può vivere i suoi ultimi giorni con le persone a lui più care continuando ad essere assistito, però, anche da personale medico e paramedico. Ogni cura è gratuita e ci manteniamo autonomamente, senza alcun contributo pubblico salvo 40mila euro per i farmaci, grazie alle offerte dei privati. La casa, infatti, come ricorda la frase incisa su una pietra all'entrata, è il frutto della generosità della gente.

Ogni anno ospitiamo circa 150 malati terminali - ha proseguito Carmen Gallini - che restano da noi alcuni pochi giorni, altri anche 3 mesi. Noi diciamo che qui non vengono a morire, ma a vivere bene il tempo che gli rimane. Ogni malato ci costa 390 euro al giorno. Le spese totali di gestione della casa sono di 1,7 milioni di euro. I nostri infermieri guadagnano 500 euro in più al mese, 300 se ausiliari, perché qui si può lavorare solo se motivati, altrimenti si va via. Il nostro fondo di gestione ci permette di far fronte alle cure dei malati in modo gratuito anche in periodi economici difficili come questi. Il nome "Via di Natale" - ha poi detto la signora Gallini - viene dal fatto che la prima raccolta fondi la facemmo mio marito ed io 30 anni fa, nel '78, proprio in periodo natalizio e il ricavato fu donato al professor Veronesi che ci spinse a creare il primo ospedale per la prevenzione e la cura del cancro in Friuli Venezia Giulia.

Passando dall'hospice al CRO, il presidente Ballaman ha potuto congratularsi con Silvia Mozzon, 16enne di Azzano X che con verve creativa dipinge dei simpatici murali lungo l'entrata dell'edificio. Lo spirito che ci ha mossi in questa direzione - ha spiegato il direttore generale Del Ben - è quello di accogliere malati e parenti con un tocco di colore che regali loro un sorriso.

E altro colore alle pareti e alle porte, Ballaman li ha trovati all'interno dell'ospedale, soprattutto nel reparto dedicato agli adolescenti, 4 stanze per chi - gli è stato spiegato - merita un'attenzione particolare in quanto non è più un bambino, ma non è ancora un adulto e quindi abbiamo unito le esperienze dell'oncologia pediatrica e dell'adulto. Ed è nella stanza dei disegni che anche i più piccoli possono sfogare la propria creatività. Per tutti questi pazienti under 18, il presidente ha avuto parole di conforto e ha regalato loro un cappellino bianco con l'aquilotto azzurro simbolo della Regione.

Il direttore generale gli ha quindi fornito alcune cifre: le prestazioni ambulatoriali sono passate, dal 1998 al 2007, da 250mila a 350mila; la provenienza dei ricoveri, nel 2007, è stata del 46% dal territorio regionale, così ripartita: 29% da Pordenone, 10% da Udine, 3% da Gorizia e 5% da Trieste; del 54% restante di arrivi da fuori regione, il 35% era veneto. Facciamo già ricerca e assistenza - ha proseguito Del Ben. Ora puntiamo a creare un campus con 70 posti letto per la formazione attraverso lo scambio di conoscenze ed esperienze con l'America.

Da voi che sapete bene i problemi della struttura - è stata allora la riflessione del presidente Ballaman - attendo proposte per possibili soluzioni. A noi legislatori il compito di tradurre i vostri suggerimenti in realtà. Il Consiglio che rappresento vi è accanto perché siete una parte fondamentale della nostra regione. Il mio ricordo per aver assistito qui, diversi anni fa, una persona a me molto cara è assolutamente positivo. Vi assicuro l'intenzione di voler portare avanti un sistema di eccellenze come il questo.

(foto; immagini tv)