UDC: finanziaria, in 7 punti le priorità indicate dal Gruppo
(ACON) Trieste, 10 dic - COM/MPB - Famiglia, lotta alla povertà,
contributi alle scuole paritarie, maggiori attenzioni nei
confronti degli enti locali, interventi per gli edifici di culto
e per le Pro loco: questi i sette punti emersi dalla riunione del
Gruppo regionale dell'UDC in vista dell'approvazione della legge
finanziaria regionale 2009.
"Siamo consci dei limiti di spesa che la situazione economica ci
impone, sostengono in una nota i consiglieri Sasco, Salvador,
Venier Romano e Molinaro, ma nella ricerca delle priorità va
tenuto conto del ruolo fondamentale che la famiglia riveste nella
nostra società, per cui le risorse a disposizione
dell'istituzione familiare, anche se già ragionevoli, vanno
comunque incrementate.
"In particolare, sottolineano, è il caso di allargare i benefici
previsti dalla carta famiglia anche ai nuclei familiari con un
solo figlio, in quanto nell'attesa del varo da parte del Governo
nazionale del quoziente familiare ai fini fiscali, è opportuno
farsi carico in modo proporzionale anche delle difficoltà cui
vanno incontro tutte le famiglie che hanno a loro carico dei
figli, per il loro mantenimento e per la loro formazione
scolastica.
"Sulla questione povertà, precisa l'UDC, va incrementato il fondo
che sostituisce il reddito di cittadinanza e che sarà
amministrato dai comuni, affinché le crescenti situazioni di
disagio derivanti dalla crisi economica e soprattutto dai
possibili licenziamenti di persone dal difficile reinserimento
sul mercato del lavoro, siano essi italiani o stranieri, possano
trovare un sollievo alle loro condizioni di disagio.
"In tale quadro anche un allargamento della riduzione dell'Irap
ai liberi professionisti a basso reddito e alle piccole aziende
soprattutto di montagna, secondo i consiglieri regionali
centristi, potrebbe rappresentare un incentivo per gli
appartenenti al ceto medio, per evitare che altre persone e
relative famiglie finiscano in fascia di povertà.
"Alle Autonomie Locali, precisano inoltre gli esponenti dell'UDC,
va quantomeno mantenuto il livello di finanziamento dello scorso
anno, traguardandolo ai tre decimi delle compartecipazioni da
assegnare al sistema delle autonomie stesse, senza che su di essi
vengano posti vincoli di spesa, sulla base del principio di
equiordinazione, attraverso il quale Regione ed Enti Locali
godono di eguale autonomia finanziaria ed organizzativa.
"Un ripristino della linea di spesa, quantomeno pari a quella del
2007, per gli edifici di culto e di ministero pastorale,
aggiungono, significa mettere in sicurezza diverse chiese ed
edifici sacri che rappresentano il cuore delle comunità locali e
testimoniano i valori e le radici cristiane della nostra
popolazione.
"Anche nei confronti delle Pro Loco, sottolineano ancora, vanno
eliminati i tagli previsti dalla bozza originaria di bilancio
regionale, in quanto le stesse operano in regime di volontariato
per aggregare la popolazione e per dare lustro alle comunità
locali, con ricadute positive per commercio e turismo, tali da
compensare in termini fiscali i maggiori oneri contributivi che
si vanno a chiedere.
"Infine, conclude la nota UDC, dato che le Province conoscono già
il numero di domande di contributo presentate dai genitori dei
frequentanti le scuole paritarie di primo e secondo grado per
l'abbattimento delle rette di frequenza e che il loro ammontare
supera l'importo previsto nel relativo capitolo di spesa, si pone
l'esigenza di incrementare tali disponibilità, nella
consapevolezza del ruolo di sussidiarietà rappresentato da tali
istituzioni scolastiche e dell'effettivo diritto di parità di
trattamento con i frequentanti la scuola pubblica".