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UDC: finanziaria, in 7 punti le priorità indicate dal Gruppo

10.12.2008
17:50
(ACON) Trieste, 10 dic - COM/MPB - Famiglia, lotta alla povertà, contributi alle scuole paritarie, maggiori attenzioni nei confronti degli enti locali, interventi per gli edifici di culto e per le Pro loco: questi i sette punti emersi dalla riunione del Gruppo regionale dell'UDC in vista dell'approvazione della legge finanziaria regionale 2009.

"Siamo consci dei limiti di spesa che la situazione economica ci impone, sostengono in una nota i consiglieri Sasco, Salvador, Venier Romano e Molinaro, ma nella ricerca delle priorità va tenuto conto del ruolo fondamentale che la famiglia riveste nella nostra società, per cui le risorse a disposizione dell'istituzione familiare, anche se già ragionevoli, vanno comunque incrementate.

"In particolare, sottolineano, è il caso di allargare i benefici previsti dalla carta famiglia anche ai nuclei familiari con un solo figlio, in quanto nell'attesa del varo da parte del Governo nazionale del quoziente familiare ai fini fiscali, è opportuno farsi carico in modo proporzionale anche delle difficoltà cui vanno incontro tutte le famiglie che hanno a loro carico dei figli, per il loro mantenimento e per la loro formazione scolastica.

"Sulla questione povertà, precisa l'UDC, va incrementato il fondo che sostituisce il reddito di cittadinanza e che sarà amministrato dai comuni, affinché le crescenti situazioni di disagio derivanti dalla crisi economica e soprattutto dai possibili licenziamenti di persone dal difficile reinserimento sul mercato del lavoro, siano essi italiani o stranieri, possano trovare un sollievo alle loro condizioni di disagio.

"In tale quadro anche un allargamento della riduzione dell'Irap ai liberi professionisti a basso reddito e alle piccole aziende soprattutto di montagna, secondo i consiglieri regionali centristi, potrebbe rappresentare un incentivo per gli appartenenti al ceto medio, per evitare che altre persone e relative famiglie finiscano in fascia di povertà.

"Alle Autonomie Locali, precisano inoltre gli esponenti dell'UDC, va quantomeno mantenuto il livello di finanziamento dello scorso anno, traguardandolo ai tre decimi delle compartecipazioni da assegnare al sistema delle autonomie stesse, senza che su di essi vengano posti vincoli di spesa, sulla base del principio di equiordinazione, attraverso il quale Regione ed Enti Locali godono di eguale autonomia finanziaria ed organizzativa.

"Un ripristino della linea di spesa, quantomeno pari a quella del 2007, per gli edifici di culto e di ministero pastorale, aggiungono, significa mettere in sicurezza diverse chiese ed edifici sacri che rappresentano il cuore delle comunità locali e testimoniano i valori e le radici cristiane della nostra popolazione.

"Anche nei confronti delle Pro Loco, sottolineano ancora, vanno eliminati i tagli previsti dalla bozza originaria di bilancio regionale, in quanto le stesse operano in regime di volontariato per aggregare la popolazione e per dare lustro alle comunità locali, con ricadute positive per commercio e turismo, tali da compensare in termini fiscali i maggiori oneri contributivi che si vanno a chiedere.

"Infine, conclude la nota UDC, dato che le Province conoscono già il numero di domande di contributo presentate dai genitori dei frequentanti le scuole paritarie di primo e secondo grado per l'abbattimento delle rette di frequenza e che il loro ammontare supera l'importo previsto nel relativo capitolo di spesa, si pone l'esigenza di incrementare tali disponibilità, nella consapevolezza del ruolo di sussidiarietà rappresentato da tali istituzioni scolastiche e dell'effettivo diritto di parità di trattamento con i frequentanti la scuola pubblica".