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PD-SA: bandiere comunità di riferimento gruppi linguistici

15.12.2008
17:27
(ACON) Trieste, 15 dic - COM/AB - Quanto accaduto recentemente nella scuola elementare con lingua d'insegnamento slovena "Fran Saleski Finzgar" di Barcola-Barkovlje (Trieste) ha innescato un'inopportuna polemica inerente i simboli di appartenenza linguistico-culturale-nazionale delle comunità a identità autonoma, e getta una cattiva luce sulla nostra regione in corrispondenza della conclusione dell'anno europeo del dialogo interculturale. Dimostra inoltre la scarsa conoscenza dell'orientamento europeo della nostra Regione, concretizzatosi non da ultimo anche con l'adozione della legge regionale 27 novembre 2001, n. 27.

Lo affermano i consiglieri regionali Igor Gabrovec (PD) e Igor Kocijancic (SA) che sulla questione hanno presentato un'interpellanza alla Giunta. La legge alla quale fanno riferimento contiene disposizioni per l'adozione, l'uso e l'esposizione della bandiera della Regione, italiana e dell'Unione europea, e tratta anche dell'uso delle bandiere delle comunità di riferimento dei gruppi linguistici della regione.

Vi è un'evidente scarsa conoscenza dei contenuti e di questa legge, affermano, mentre vi è un impegno della Regione nel campo della promozione e valorizzazione delle peculiarità linguistiche, culturali e nazionali, confermato con la recente adozione di due importantissime leggi di tutela dello sloveno e del friulano.

Gabrovec e Kocijancic vogliono allora sapere se vi è allo stato attuale una qualche forma di monitoraggio circa l'applicazione della legge 27/2001 che, all'articolo 6, prevede che sugli edifici pubblici dei Comuni in cui sono insediate popolazioni appartenenti ai diversi gruppi linguistici della Regione, venga esposta, accanto alle bandiere italiana, europea e regionale, anche quella della comunità di riferimento.

I due consiglieri di opposizione chiedono anche se la Giunta non ritenga utile informare con una lettera-circolare tutte le amministrazioni locali interessate sui contenuti della legge, con particolare attenzione alle scuole, naturali sedi di educazione civica di orientamento europeo.