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CR: approvato ordine del giorno tutela lingua slavofone (4)

16.12.2008
13:05
(ACON) Trieste, 16 dic - ET - Su proposta del capogruppo dell'UDC, Edoardo Sasco, il consigliere Roberto Novelli ha ritirato la mozione presentata e ha ottenuto un voto favorevole a maggioranza (unico astenuto Sandro Della Mea del PD) all'ordine del giorno correlato.

Questo dispositivo, che porta anche le firme di Daniele Galasso e Franco Baritussio (PdL), Ugo De Mattia (LN), Edoardo Sasco (UDC) e Roberto Asquini (Misto), impegna la Giunta a sostenere presso il Governo e il Parlamento la modifica della legge 482, per la valorizzazione e riconoscimento dell'identità culturale e delle espressioni linguistiche della Val Resia e delle Valli del Torre e del Natisone. In sede di dibattito generale, il consigliere Edoardo Sasco (UDC), ha evidenziato quanto si sia già fatto per le parlate in questione, inserendole nella legge 26 del 2007 e finanziando le previsioni della stessa già nei primi mesi di questa nuova legislatura. Sasco si è detto preoccupato di un'eventuale strumentalizzazione, sottolineando che non si tratta in alcun modo di un'azione contro la minoranza slovena.

Piero Camber (PdL) ha ripercorso la storia della lingua slovena nata ufficialmente nel XVI secolo, dopo gli insediamenti nella valli in questione che sono rimasti isolati e hanno sviluppato una propria parlata. Camber si è detto a favore della mozione perché "non dobbiamo essere gli assassini delle parlate minori accorpandole a quelle più grandi e dobbiamo rispettare la volontà delle popolazioni".

Alessandro Tesini (PD) ha chiesto all'Aula di interrogarsi sulla percorribilità e la coerenza dell'atto di voler interferire con un grado legislativo superiore, come quello parlamentare, senza averne la competenza. Sollevare l'indifferenza degli interlocutori a cui ci si rivolge è frustrante e si rischia la brutta figura.

La risposta dell'assessore alla Cultura Roberto Molinaro è partita dalla specifica che il dibattimento è concentrato sulla tutela di una lingua e non sull'attribuzione di una nazionalità. Scendendo nello specifico della mozione, Molinaro ha evidenziato delle imprecisioni nei contenuti. Il nocciolo del problema in provincia di Udine risiede nella perimetrazione, il territorio di applicazione della legge 26 del 2007, dalla quale il Comune di Cividale ha peraltro già chiesto di uscire. "L'attuale maggioranza ha ottenuto che nella legge di tutela della minoranza slovena venissero inseriti interventi in favore del resiano e delle varianti linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e della Val Canale e ora li abbiamo finanziati". La competenza per sancire una lingua minoritaria è, ha ribadito Molinaro, materia statale. L'assessore ha poi accolto l'ordine del giorno di Novelli, perché sposa il principio della distinzione tra l'azione di tutela della minoranza slovena e la salvaguardia varianti linguistiche.

Il Consiglio regionale ha respinto a maggioranza l'ordine del giorno presentato dal gruppo di Sinistra Arcobaleno, che impegnava la Presidenza del Consiglio a organizzare un convegno scientifico per approfondire le questioni trattate dalla mozione.

(segue)