CR: approvato ordine del giorno tutela lingua slavofone (4)
(ACON) Trieste, 16 dic - ET - Su proposta del capogruppo
dell'UDC, Edoardo Sasco, il consigliere Roberto Novelli ha
ritirato la mozione presentata e ha ottenuto un voto favorevole a
maggioranza (unico astenuto Sandro Della Mea del PD) all'ordine
del giorno correlato.
Questo dispositivo, che porta anche le firme di Daniele Galasso e
Franco Baritussio (PdL), Ugo De Mattia (LN), Edoardo Sasco (UDC)
e Roberto Asquini (Misto), impegna la Giunta a sostenere presso
il Governo e il Parlamento la modifica della legge 482, per la
valorizzazione e riconoscimento dell'identità culturale e delle
espressioni linguistiche della Val Resia e delle Valli del Torre
e del Natisone.
In sede di dibattito generale, il consigliere Edoardo Sasco
(UDC), ha evidenziato quanto si sia già fatto per le parlate in
questione, inserendole nella legge 26 del 2007 e finanziando le
previsioni della stessa già nei primi mesi di questa nuova
legislatura. Sasco si è detto preoccupato di un'eventuale
strumentalizzazione, sottolineando che non si tratta in alcun
modo di un'azione contro la minoranza slovena.
Piero Camber (PdL) ha ripercorso la storia della lingua slovena
nata ufficialmente nel XVI secolo, dopo gli insediamenti nella
valli in questione che sono rimasti isolati e hanno sviluppato
una propria parlata. Camber si è detto a favore della mozione
perché "non dobbiamo essere gli assassini delle parlate minori
accorpandole a quelle più grandi e dobbiamo rispettare la volontà
delle popolazioni".
Alessandro Tesini (PD) ha chiesto all'Aula di interrogarsi sulla
percorribilità e la coerenza dell'atto di voler interferire con
un grado legislativo superiore, come quello parlamentare, senza
averne la competenza. Sollevare l'indifferenza degli
interlocutori a cui ci si rivolge è frustrante e si rischia la
brutta figura.
La risposta dell'assessore alla Cultura Roberto Molinaro è
partita dalla specifica che il dibattimento è concentrato sulla
tutela di una lingua e non sull'attribuzione di una nazionalità.
Scendendo nello specifico della mozione, Molinaro ha evidenziato
delle imprecisioni nei contenuti. Il nocciolo del problema in
provincia di Udine risiede nella perimetrazione, il territorio di
applicazione della legge 26 del 2007, dalla quale il Comune di
Cividale ha peraltro già chiesto di uscire. "L'attuale
maggioranza ha ottenuto che nella legge di tutela della minoranza
slovena venissero inseriti interventi in favore del resiano e
delle varianti linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e
della Val Canale e ora li abbiamo finanziati". La competenza per
sancire una lingua minoritaria è, ha ribadito Molinaro, materia
statale. L'assessore ha poi accolto l'ordine del giorno di
Novelli, perché sposa il principio della distinzione tra l'azione
di tutela della minoranza slovena e la salvaguardia varianti
linguistiche.
Il Consiglio regionale ha respinto a maggioranza l'ordine del
giorno presentato dal gruppo di Sinistra Arcobaleno, che
impegnava la Presidenza del Consiglio a organizzare un convegno
scientifico per approfondire le questioni trattate dalla mozione.
(segue)