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CR: finanziaria 2009, relazione minoranza Kocijancic (7)

16.12.2008
13:28
(ACON) Trieste, 16 dic - MPB - Il relatore di minoranza Igor Kocijancic (SA), preoccupato del fatto che il Governo nazionale si ostini a non voler modificare l'impianto della sua finanziaria protesa a diminuire l'indebitamento, a contrarre la spesa pubblica e a garantire il patto di stabilità e i parametri di Maastricht, mentre altri governi di centro destra stanno rimettendo in discussione quei principi per favorire la ripresa dei consumi e sostenere l'economia reale, ha sottolineato che di fronte a una situazione di emergenza ci si aspetterebbe che anche la finanziaria regionale non fosse un semplice documento contabile di transizione, come viene presentato, ma avesse un'impostazione ben diversa. Invece è una finanziaria di maniera, nella quale un po' ci si rifà alla continuità amministrativa, un po' al fatto che la vera finanziaria sarà quella del 2010. E il risultato non può che essere un assetto legislativo arido più che asciutto, nel quale non vi è alcuna visione forte circa possibili proposte aggiuntive per incrementare le entrate.

La reintroduzione di una riduzione dell'aliquota IRAP a vantaggio delle piccole imprese è apprezzabile - ha commentato l'esponente di Sinistra Arcobaleno - però, in assenza di ulteriori proposte, rischia di essere una mera misura placebo. Questo disegno di legge è la cartina di tornasole dell'inadeguatezza di una Giunta e di una maggioranza incapaci di reagire adeguatamente alla situazione eccezionale che si è abbattuta su tutti noi in questi ultimi tre mesi.

Se può parzialmente confortare che per il 2009 le risorse stanziate e le poste previste sono tendenzialmente uguali o indicizzate rispetto a quanto era il pregresso, inquieta la forte contrazione prevista per le successive due annualità. Continuano a mancare veri strumenti operativi in sostituzione degli strumenti normativi abrogati e colpisce che le risorse che solo pochi mesi fa erano state stanziate per il reddito di base per la cittadinanza siano finite nel calderone di un non meglio specificato fondo per la povertà - ha evidenziato il relatore chiedendo a chi in questi ultimi due anni ha accusato di fare assistenzialismo a buon mercato dove sia finita l'idea di un welfare moderno e avanzato, poiché anche la social card non è altro che insufficiente elemosina ammantata da un linguaggio mediaticamente gradevole ed efficace.

Sul bonus ai consiglieri, Kocijancic ha detto che tutti sappiamo che vi sono ancora molte criticità ed emergenze irrisolte, alcune che si trascinano da anni. Invece di ritornare alla gratificante pratica degli interventi discrezionali a spot in favore dell'associazionismo sportivo e culturale potremmo decidere tutti assieme di destinare tali risorse a progetti mirati in favore dell'intera collettività. Con quelle risorse - ha concluso - si potrebbero assumere almeno 100 infermieri e operatori per le strutture ospedaliere e territoriali della regione, oppure potrebbero essere impiegate per la costituzione di un fondo di solidarietà regionale da utilizzare qualora siano insufficienti le risorse nazionali per garantire gli ammortizzatori sociali che presto - è il timore dichiarato - saranno necessari anche in Friuli Venezia Giulia.

I lavori riprenderanno alle 15.30 con l'intervento dell'ultimo relatore di minoranza, Giorgio Baiutti (PD), e si protrarranno fino alle 20.00.

(segue)