CR: finanziaria 2009, relazione minoranza Kocijancic (7)
(ACON) Trieste, 16 dic - MPB - Il relatore di minoranza Igor
Kocijancic (SA), preoccupato del fatto che il Governo nazionale
si ostini a non voler modificare l'impianto della sua finanziaria
protesa a diminuire l'indebitamento, a contrarre la spesa
pubblica e a garantire il patto di stabilità e i parametri di
Maastricht, mentre altri governi di centro destra stanno
rimettendo in discussione quei principi per favorire la ripresa
dei consumi e sostenere l'economia reale, ha sottolineato che di
fronte a una situazione di emergenza ci si aspetterebbe che anche
la finanziaria regionale non fosse un semplice documento
contabile di transizione, come viene presentato, ma avesse
un'impostazione ben diversa. Invece è una finanziaria di maniera,
nella quale un po' ci si rifà alla continuità amministrativa, un
po' al fatto che la vera finanziaria sarà quella del 2010. E il
risultato non può che essere un assetto legislativo arido più che
asciutto, nel quale non vi è alcuna visione forte circa possibili
proposte aggiuntive per incrementare le entrate.
La reintroduzione di una riduzione dell'aliquota IRAP a vantaggio
delle piccole imprese è apprezzabile - ha commentato l'esponente
di Sinistra Arcobaleno - però, in assenza di ulteriori proposte,
rischia di essere una mera misura placebo. Questo disegno di
legge è la cartina di tornasole dell'inadeguatezza di una Giunta
e di una maggioranza incapaci di reagire adeguatamente alla
situazione eccezionale che si è abbattuta su tutti noi in questi
ultimi tre mesi.
Se può parzialmente confortare che per il 2009 le risorse
stanziate e le poste previste sono tendenzialmente uguali o
indicizzate rispetto a quanto era il pregresso, inquieta la forte
contrazione prevista per le successive due annualità. Continuano
a mancare veri strumenti operativi in sostituzione degli
strumenti normativi abrogati e colpisce che le risorse che solo
pochi mesi fa erano state stanziate per il reddito di base per la
cittadinanza siano finite nel calderone di un non meglio
specificato fondo per la povertà - ha evidenziato il relatore
chiedendo a chi in questi ultimi due anni ha accusato di fare
assistenzialismo a buon mercato dove sia finita l'idea di un
welfare moderno e avanzato, poiché anche la social card non è
altro che insufficiente elemosina ammantata da un linguaggio
mediaticamente gradevole ed efficace.
Sul bonus ai consiglieri, Kocijancic ha detto che tutti sappiamo
che vi sono ancora molte criticità ed emergenze irrisolte, alcune
che si trascinano da anni. Invece di ritornare alla gratificante
pratica degli interventi discrezionali a spot in favore
dell'associazionismo sportivo e culturale potremmo decidere tutti
assieme di destinare tali risorse a progetti mirati in favore
dell'intera collettività. Con quelle risorse - ha concluso - si
potrebbero assumere almeno 100 infermieri e operatori per le
strutture ospedaliere e territoriali della regione, oppure
potrebbero essere impiegate per la costituzione di un fondo di
solidarietà regionale da utilizzare qualora siano insufficienti
le risorse nazionali per garantire gli ammortizzatori sociali che
presto - è il timore dichiarato - saranno necessari anche in
Friuli Venezia Giulia.
I lavori riprenderanno alle 15.30 con l'intervento dell'ultimo
relatore di minoranza, Giorgio Baiutti (PD), e si protrarranno
fino alle 20.00.
(segue)