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CR: finanziaria 2009, relazione minoranza Colussi (6)

16.12.2008
13:26
(ACON) Trieste, 16 dic - ET - Distratti da preoccupazioni puntuali, gli esponenti dell'attuale maggioranza hanno presentato una finanziaria che il relatore di minoranza Piero Colussi (IdV-Citt) ha definito come una grande occasione persa, carente dal punto di vista progettuale e programmatico.

A fronte di un incremento delle entrate e di una spesa sanitaria cresciuta di 2 punti di media in meno che nelle altre regioni, le forze politiche attualmente al Governo della Regione si dimostrano incapaci di sfruttare la dote economica lasciata dalla precedente Amministrazione.

Colussi ha auspicato che si utilizzi la leva del debito in modo intelligente aiutando il sistema che sta soffrendo dell'attuale congiuntura economica. I 250 milioni di ricorso al mercato finanziario previsti per i prossimi tre anni sono troppo pochi, la cifra corretta sarebbero 149 milioni ogni anno, che consentirebbero di aiutare l'economia pur non ingessando il bilancio regionale.

Augurandosi una più incisiva azione nei confronti del governo centrale sul versante della fiscalità, Colussi ha analizzato la finanziaria lamentando l'assenza di tagli ai costi della politica e la mancanza di scelte chiare per reagire alla crisi e in particolare, a favore delle piccole e medie imprese. Sconcertante, per Colussi, lo scarso peso riconosciuto al comparto agricolo, la carenza di aiuti al piccolo commercio, la sottovalutazione del settore turistico.

Preoccupano anche alcune scelte in campo culturale che con una notevole riduzione di finanziamenti coinvolgono tutta una serie di manifestazioni che si svolgono tradizionalmente nella regione. Il previsto taglio del 21% dei fondi per il cinema e l'audiovisivo (pari a 565 mila euro) sarebbe un colpo decisivo per il settore, poiché si combinerebbe con la riduzione dei finanziamenti statali e quelli delle fondazioni private.

Le azioni di ordinaria manutenzione e la mancanza di una visione e interventi strategici, fanno correre un grave rischio alla Sanità. Non c'è l'eccellenza nel campo della diagnosi, della cura e della ricerca, nessun investimento per la previsione. Colussi, lamentando la vacanza dei vertici della Direzione centrale, spera che il 2009 sia un anno di transizione che ponga le basi per il prossimo Piano socio-sanitario regionale.

Le politiche per la coesione sociale sono alla deriva - male l'abolizione del Reddito di cittadinanza - e l'incertezza che attanaglia i Comuni e gli Ambiti socio assistenziali non trova in questa finanziaria una giusta risposta. Si attende ancora la modifica del regolamento sulle bandanti, molto utile su tanti fronti. Trascurati i temi come l'ambiente e l'energia. La cancellazione di Innovaction non può essere sopperita dalla "Biennale Internazionale delle Idee" a Trieste. Viene infine compressa l'autonomia degli Enti locali, con finanziamenti vincolati a vario titolo, mentre l'unica scelta politica operata è stata la soppressione degli ASTER.

(segue)