CR: finanziaria 2009, relazione minoranza Colussi (6)
(ACON) Trieste, 16 dic - ET - Distratti da preoccupazioni
puntuali, gli esponenti dell'attuale maggioranza hanno presentato
una finanziaria che il relatore di minoranza Piero Colussi
(IdV-Citt) ha definito come una grande occasione persa, carente
dal punto di vista progettuale e programmatico.
A fronte di un incremento delle entrate e di una spesa sanitaria
cresciuta di 2 punti di media in meno che nelle altre regioni, le
forze politiche attualmente al Governo della Regione si
dimostrano incapaci di sfruttare la dote economica lasciata dalla
precedente Amministrazione.
Colussi ha auspicato che si utilizzi la leva del debito in modo
intelligente aiutando il sistema che sta soffrendo dell'attuale
congiuntura economica. I 250 milioni di ricorso al mercato
finanziario previsti per i prossimi tre anni sono troppo pochi,
la cifra corretta sarebbero 149 milioni ogni anno, che
consentirebbero di aiutare l'economia pur non ingessando il
bilancio regionale.
Augurandosi una più incisiva azione nei confronti del governo
centrale sul versante della fiscalità, Colussi ha analizzato la
finanziaria lamentando l'assenza di tagli ai costi della politica
e la mancanza di scelte chiare per reagire alla crisi e in
particolare, a favore delle piccole e medie imprese.
Sconcertante, per Colussi, lo scarso peso riconosciuto al
comparto agricolo, la carenza di aiuti al piccolo commercio, la
sottovalutazione del settore turistico.
Preoccupano anche alcune scelte in campo culturale che con una
notevole riduzione di finanziamenti coinvolgono tutta una serie
di manifestazioni che si svolgono tradizionalmente nella regione.
Il previsto taglio del 21% dei fondi per il cinema e
l'audiovisivo (pari a 565 mila euro) sarebbe un colpo decisivo
per il settore, poiché si combinerebbe con la riduzione dei
finanziamenti statali e quelli delle fondazioni private.
Le azioni di ordinaria manutenzione e la mancanza di una visione
e interventi strategici, fanno correre un grave rischio alla
Sanità. Non c'è l'eccellenza nel campo della diagnosi, della cura
e della ricerca, nessun investimento per la previsione. Colussi,
lamentando la vacanza dei vertici della Direzione centrale, spera
che il 2009 sia un anno di transizione che ponga le basi per il
prossimo Piano socio-sanitario regionale.
Le politiche per la coesione sociale sono alla deriva - male
l'abolizione del Reddito di cittadinanza - e l'incertezza che
attanaglia i Comuni e gli Ambiti socio assistenziali non trova in
questa finanziaria una giusta risposta. Si attende ancora la
modifica del regolamento sulle bandanti, molto utile su tanti
fronti. Trascurati i temi come l'ambiente e l'energia. La
cancellazione di Innovaction non può essere sopperita dalla
"Biennale Internazionale delle Idee" a Trieste. Viene infine
compressa l'autonomia degli Enti locali, con finanziamenti
vincolati a vario titolo, mentre l'unica scelta politica operata
è stata la soppressione degli ASTER.
(segue)