CR: finanziaria 2009, dibattito generale (3)
(ACON) Trieste, 17 dic - MPB - La precedente Giunta ha lavorato
in un quadro di espansione economica, ora la situazione è diversa
- ha affermato Maurizio Franz (LN) respingendo le descrizioni
idilliache della scorsa finanziaria e ipercritiche di quella ora
in esame. Che punta a razionalizzare la spesa anche in previsione
di minori entrate, con l'impegno prioritario di sostenere il
sistema economico nei settori produttivi in senso stretto. E poi,
razionalizzazione nel turismo, con più attenzione però ai poli
marittimi, agevolazioni nel credito, riduzione della pressione
fiscale. Chiederemo che lo sconto IRAP preveda condizioni di
maggior favore per aziende che occupano donne, giovani e
ultraquarantacinquenni, purché residenti - ha annunciato,
ricordando le dotazioni aggiuntive in sanità e sociale e
auspicando, tra l'altro, la reintroduzione del bonus bebè per
contrastare la denatalità.
Per Sergio Lupieri (PD) i documenti in esame che riguardano i
prossimi tre anni dovrebbero contenere indicazioni non solo per
l'emergenza. Purtroppo i provvedimenti di questa finanziaria
sembrano un palliativo, inadeguati a gestire anche la ripresa
dello sviluppo. I rimedi della Giunta non risolvono il cuore
della crisi, ovvero la caduta della domanda, le misure sono
finanziariamente deboli o daranno ricadute positive troppo tardi,
mentre le famiglie hanno necessità immediate - ha affermato,
criticando l'abrogazione del reddito di base per la cittadinanza
e indicando la necessità di un pronto soccorso sociale a cui il
cittadino possa rivolgersi: a questo aveva puntato la legge sul
welfare - ha aggiunto concentrando poi l'analisi sulla sanità,
chiedendo chiarezza sugli investimenti per gli ospedali,
riequilibrio con il territorio, maggior numero di operatori,
infermieri e tecnici, più aiuti alle famiglie.
Questa manovra ha saputo cogliere molte necessità a cui dà
risposte - ha affermato Roberto Marin (PdL) che alle accuse di
mancanza di un quadro strategico degli interventi ha risposto
sottolineando invece l'atteggiamento di attenzione e anche la
capacità, eventualmente, di modificare e di essere flessibili. Ci
sono aiuti - più soldi al sociale, alla sanità, alle
infrastrutture - ma anche tagli a spese: al proposito, quelli per
la promozione turistica devono impegnare a migliorane la
qualità, ma ha chiesto che i fondi per la promozione
dell'agroalimentare tornino in capo all'ERSA.
Per Enzo Marsilio (PD) su agricoltura, montagna e turismo,
ci sono segnali importanti ma anche di disattenzione: per
esempio, per quanto riguarda il progetto di riconversione
irrigua, nell'attuale finanziaria non c'è un euro aggiuntivo che
dia continuità a quel programma, tanto più se si considerano i
tagli al piano irriguo nazionale. E così in fatto di
manutenzione, di bonifica nitrati. Non c'è uno sforzo reale ad
andare incontro alle esigenze delle aziende montane - ha
evidenziato, toccando anche il tema del precariato. Nota
positiva, i fondi destinati ai mercati dei prodotti agricoli,
progetto da condividere, mentre sono ferme domande per 8 milioni
di euro per quanto riguarda gli
agriturismi, settore che per le buone risposte che ha dato,
merita attenzione.
(segue)