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CR: finanziaria 2009, dibattito generale (4)

17.12.2008
13:30
(ACON) Trieste, 17 dic - RC - Critiche puntuali, nelle relazioni dei consiglieri del PD Franco Brussa, Annamaria Menosso e Paolo Pupulin in merito ai documenti finanziari all'attenzione dell'Aula. Per tutti e tre si tratta di una manovra dal basso contenuto programmatico e contraddittoria. La maggioranza manca di una visione comune dello sviluppo della regione, e sa solo cancellare leggi della passata legislatura senza fare proposte proprie.

Questo bilancio - ha detto Brussa - ha 171 milioni in più rispetto a quello passato grazie al lavoro della passata maggioranza, eppure oggi si mettono 7 milioni in meno alla tutela dell'ambiente, 38 in meno alla gestione del territorio, 18 in meno a trasporto e comunicazioni, mentre gli sprechi non mancano per settori - si veda la sicurezza - che non avevano bisogno di essere sostenuti.

Il debito tanto sbandierato - ha aggiunto la Menosso - è stato smentito dalla Corte dei Conti e dal consulente della Giunta Tondo. In questa Finanziaria ci sono importanti investimenti, ma i frutti si vedranno tra alcuni anni, troppo tardi per aiutare chi è in difficoltà. Avete smantellato quanto fatto per il welfare ritornando a un nudo assistenzialismo.

La Giunta non bada alle aziende che chiudono e ai posti di lavoro persi - ha rimarcato Pupulin. Invece ragiona su doppioni inutili, si veda il sistema delle garanzie e i CONGAFI; non c'è un elenco puntuale delle opere cantierabili e mancano sostegni alle imprese che vendono sui mercati internazionali. Per incentivare le aziende ad assumere i disoccupati si dice che questi devono esserlo da almeno 18 mesi, mentre per i precari bisogna esserlo da 36 mesi: ciò è pura follia.

Provvedimento invece di buon senso per Maurizio Salvador (UDC). Il bilancio rispecchia le dichiarazioni programmatiche di Tondo dove parla di contenimento della spesa pubblica e attenzione all'indebitamento; si deve continuare a essere coerenti con quel programma. Il federalismo autentico è valorizzare il sistema delle Autonomie locali. Al Governo nazionale si deve mandare un segnale forte per avere maggiori risorse attraverso le compartecipazioni e la ridefinizione dei trasferimenti in campo sanitario. L'aiuto alle scuole paritarie significa non discriminare nessuno nell'istruzione. La montagna non si aiuta creando strutture fini a sé stesse, ma con servizi mirati per chi in montagna vive.

(segue)