CR: finanziaria 2009, dibattito generale (4)
(ACON) Trieste, 17 dic - RC - Critiche puntuali, nelle
relazioni dei consiglieri del PD Franco Brussa, Annamaria Menosso
e Paolo Pupulin in merito ai documenti finanziari all'attenzione
dell'Aula. Per tutti e tre si tratta di una manovra dal basso
contenuto programmatico e contraddittoria. La maggioranza manca
di una visione comune dello sviluppo della regione, e sa solo
cancellare leggi della passata legislatura senza fare proposte
proprie.
Questo bilancio - ha detto Brussa - ha 171 milioni in più
rispetto a quello passato grazie al lavoro della passata
maggioranza, eppure oggi si mettono 7 milioni in meno alla tutela
dell'ambiente, 38 in meno alla gestione del territorio, 18 in
meno a trasporto e comunicazioni, mentre gli sprechi non mancano
per settori - si veda la sicurezza - che non avevano bisogno di
essere sostenuti.
Il debito tanto sbandierato - ha aggiunto la Menosso - è stato
smentito dalla Corte dei Conti e dal consulente della Giunta
Tondo. In questa Finanziaria ci sono importanti investimenti, ma
i frutti si vedranno tra alcuni anni, troppo tardi per aiutare
chi è in difficoltà. Avete smantellato quanto fatto per il
welfare ritornando a un nudo assistenzialismo.
La Giunta non bada alle aziende che chiudono e ai posti di lavoro
persi - ha rimarcato Pupulin. Invece ragiona su doppioni inutili,
si veda il sistema delle garanzie e i CONGAFI; non c'è un elenco
puntuale delle opere cantierabili e mancano sostegni alle imprese
che vendono sui mercati internazionali. Per incentivare le
aziende ad assumere i disoccupati si dice che questi devono
esserlo da almeno 18 mesi, mentre per i precari bisogna esserlo
da 36 mesi: ciò è pura follia.
Provvedimento invece di buon senso per Maurizio Salvador (UDC).
Il bilancio rispecchia le dichiarazioni programmatiche di Tondo
dove parla di contenimento della spesa pubblica e attenzione
all'indebitamento; si deve continuare a essere coerenti con quel
programma. Il federalismo autentico è valorizzare il sistema
delle Autonomie locali. Al Governo nazionale si deve mandare un
segnale forte per avere maggiori risorse attraverso le
compartecipazioni e la ridefinizione dei trasferimenti in campo
sanitario. L'aiuto alle scuole paritarie significa non
discriminare nessuno nell'istruzione. La montagna non si aiuta
creando strutture fini a sé stesse, ma con servizi mirati per chi
in montagna vive.
(segue)