PdL: Blasoni risponde al PD su liste di attesa e badanti
(ACON) Trieste, 30 dic - COM/DT - Liste di attesa e regolamento
sulla legge per le badanti. E' Massimo Blasoni, consigliere
regionale del PdL, a rispondere alle critiche mosse dal Partito
Democratico su sanità e welfare.
"Risolvere il problema delle liste di attesa - afferma - è un
preciso dovere di chi si occupa della sanità di questa regione, e
la proposta di legge che abbiamo presentato è assolutamente
ragionevole basandosi sul criterio cardine della
responsabilizzazione: di chi prescrive gli esami, di chi li
richiede, di chi ha il compito di dirigere le principali
strutture che erogano il servizio.
Il centrosinistra, annota ancora, dice che una delibera sarebbe
più efficace? A giudicare dai risultati, sembra di no. La Giunta
Illy ci provò, eppure continuiamo a riscontrare tempi lunghissimi
per svariati esami: si attendono più di tre mesi per una
sigmoidoscopia all'Ass di Trieste a fronte dei 10 giorni previsti
dalla delibera, fino ai 401 giorni per un'ecografia cardiaca
all'Ass della Bassa friulana. Tutti esami non urgenti, ma tutti
con liste d'attesa che vanno ben oltre i tempi stabiliti dal
ministero prima e dalla Regione poi. La nostra legge, invece,
punta a garantire - almeno per area vasta - tempi di attesa che
rientrino nei termini stabiliti dal decreto del ministero della
Salute e recepiti poi dalla Giunta Illy.
Quanto poi alla legge sulle badanti, "è da tre anni che diciamo
che il regolamento non funziona. E difatti moltissime famiglie
continuano ad avere una badante in nero (sostenendo, peraltro,
costi altissimi), con centinaia di anziani che non hanno adeguate
garanzie. D'altra parte, in mancanza di un rapporto di lavoro
contrattualizzato, capita che le badanti abbandonino gli anziani
per altri tipi di occupazione o, semplicemente, per fare ritorno
a casa. Questo finisce per incoraggiare il ricorso al ricovero in
struttura e il mancato perseguimento di un obiettivo importante
come quello di far rimanere gli anziani in famiglia per più tempo
possibile.
D'accordo, quindi, conclude Blasoni, sul fatto che il regolamento
vada modificato, ma il centrosinistra non può certo accusare noi
di scarsa attenzione dopo che ha approvato e applicato un
regolamento che non funzionava, come ampiamente segnalato dal
centrodestra in questi anni".