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PdL: Blasoni risponde al PD su liste di attesa e badanti

30.12.2008
16:46
(ACON) Trieste, 30 dic - COM/DT - Liste di attesa e regolamento sulla legge per le badanti. E' Massimo Blasoni, consigliere regionale del PdL, a rispondere alle critiche mosse dal Partito Democratico su sanità e welfare.

"Risolvere il problema delle liste di attesa - afferma - è un preciso dovere di chi si occupa della sanità di questa regione, e la proposta di legge che abbiamo presentato è assolutamente ragionevole basandosi sul criterio cardine della responsabilizzazione: di chi prescrive gli esami, di chi li richiede, di chi ha il compito di dirigere le principali strutture che erogano il servizio.

Il centrosinistra, annota ancora, dice che una delibera sarebbe più efficace? A giudicare dai risultati, sembra di no. La Giunta Illy ci provò, eppure continuiamo a riscontrare tempi lunghissimi per svariati esami: si attendono più di tre mesi per una sigmoidoscopia all'Ass di Trieste a fronte dei 10 giorni previsti dalla delibera, fino ai 401 giorni per un'ecografia cardiaca all'Ass della Bassa friulana. Tutti esami non urgenti, ma tutti con liste d'attesa che vanno ben oltre i tempi stabiliti dal ministero prima e dalla Regione poi. La nostra legge, invece, punta a garantire - almeno per area vasta - tempi di attesa che rientrino nei termini stabiliti dal decreto del ministero della Salute e recepiti poi dalla Giunta Illy.

Quanto poi alla legge sulle badanti, "è da tre anni che diciamo che il regolamento non funziona. E difatti moltissime famiglie continuano ad avere una badante in nero (sostenendo, peraltro, costi altissimi), con centinaia di anziani che non hanno adeguate garanzie. D'altra parte, in mancanza di un rapporto di lavoro contrattualizzato, capita che le badanti abbandonino gli anziani per altri tipi di occupazione o, semplicemente, per fare ritorno a casa. Questo finisce per incoraggiare il ricorso al ricovero in struttura e il mancato perseguimento di un obiettivo importante come quello di far rimanere gli anziani in famiglia per più tempo possibile.

D'accordo, quindi, conclude Blasoni, sul fatto che il regolamento vada modificato, ma il centrosinistra non può certo accusare noi di scarsa attenzione dopo che ha approvato e applicato un regolamento che non funzionava, come ampiamente segnalato dal centrodestra in questi anni".