Conclusa la mostra di Bressanutti in Consiglio regionale
(ACON) Trieste, 07 gen - COM/RC - Più di duemila persone hanno
visitato la mostra antologica dedicata al maestro Aldo
Bressanutti, conclusa in questi giorni al Palazzo del Consiglio
regionale, a Trieste.
I quadri selezionati per l'esposizione offrivano già nel titolo -
L'anima surreale e la poetica intimista - un'ampia testimonianza
dell'intensa produzione pittorica dell'artista, dai primi anni
settanta a oggi: una sessantina di opere, realizzate
prevalentemente a olio su tavola e su tela.
Suddivisa in due sezioni, la rassegna ha ospitato al primo piano
del Palazzo consiliare una puntigliosa e originale testimonianza
di interni ed esterni della Cittavecchia di Trieste
(particolarmente preziosa poiché in gran parte questi non
esistono più) accanto ai personalissimi monogrammi per gli amici
e i collezionisti; al secondo piano, invece, la sorpresa di un
Bressanutti surreale, non molto noto ai più. Si tratta, infatti,
di un artista - ha avuto modo di affermare di lui la curatrice
della mostra, Marianna Accerboni - capace di coniugare l'indagine
del reale con il sogno introverso e metafisico, eppure solare, e
la tenerezza del ricordo, celata dietro cenni ironici dove, come
nelle fiabe, tutto è possibile e la realtà può essere meno dura.