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Pens: Ferone, limiti e incongruenze della social card

07.01.2009
15:17
(ACON) Trieste, 07 gen - COM/RC - E' indubbiamente lodevole l'iniziativa del centro-destra che consentirà ai titolari della social card di ricevere dalla Regione 20 euro mensili da sommarsi ai 40 erogati dallo Stato - dichiara in una nota Luigi Ferone, ma non senza porre dei dubbi sull'efficacia della carta stessa.

Se, infatti, il consigliere regionale del Partito Pensionati da un lato sottolinea che 20 euro possono sembrare pochi mentre sono una somma importante per chi ha redditi di 400/500 euro al mese, dall'altra critica il metodo "social card", un sistema che sta dimostrando tutti i suoi limiti, la sua complessità, le sue incongruenze e i forti tratti umilianti e vessatori.

C'è da chiedersi infatti - così ancora Ferone - come faranno a spendere gli euro disponibili nei mercati (notoriamente più economici dei negozi) o nelle piccole botteghe di paese, dal momento che la carta altro non è che un bancomat ed è quindi necessario che il negozio sia dotato di Pos.

Perciò, se la social card può essere usata solo per fare la spesa o pagare le bollette, ma impone una determinata tipologia di esercizi commerciali non sempre fra i più economici, non sarebbe meglio - si chiede il consigliere - dare i 20 euro direttamente agli aventi diritto, senza ricalcare un sistema che si sta rivelando un fallimento?