PdL: Ciani, su immigrati verificare accessi servizi sanitari
(ACON) Trieste, 08 gen - COM/DT - "Il primo scopo di una realtà
associativa di volontariato finalizzata all'integrazione degli
extracomunitari dovrebbe essere l'insegnamento delle regole di
legalità del Paese ospitante, non far sorgere il legittimo
sospetto che dietro la propria attività si nascondano pratiche
illegali". E' quanto dichiara Paolo Ciani, consigliere regionale
del PdL, dopo che un'associazione ha denunciato, in un
comunicato, come gli immigrati clandestini stessero limitando i
propri accessi agli ambulatori medici per paura e insicurezza.
"Ritengo poco probabile - commenta Ciani - che questa
associazione possa conoscere, in termini numerici, quanto sta
accadendo nella nostra regione relativamente all'assistenza
sanitaria agli immigrati irregolari, che comunque devono essere
curati in caso di necessità. Le dichiarazioni rilasciate da
questa associazione, che non ha competenze sanitarie specifiche e
i cui accreditamenti nel mondo del volontariato sono vaghi, fa
sorgere il dubbio che possa interessarsi a cose che nulla hanno a
che vedere con l'assistenza sanitaria.
Con l'augurio che questi dubbi vengano dissipati - conclude Ciani
- sarebbe opportuno che le forze dell'ordine verificassero gli
oggettivi ambiti di competenza di questa realtà associativa, che
senza alcun dato rilascia dichiarazioni certe sugli accessi ai
servizi sanitari da parte di persone che risiedono irregolarmente
nel territorio del Friuli Venezia Giulia".