Ballaman a apertura anno accademico Conservatorio Tomadini Udine
(ACON) Udine, 12 gen - MPB - Per la cerimonia di apertura del
quarto anno accademico del Conservatorio Statale di musica Iacopo
Tomadini di Udine, brani di Rodrigo, Caikovkij, Chaminade,
Donizzetti, Saint-Saens, in un concerto diretto dal maestro
PierAngelo Pelucchi in un Teatro Giovanni da Udine gremito.
Prima, il saluto della presidente del Conservatorio Maria Amalia
D'Aronco e la relazione del direttore Franco Calabretto avevano
offerto spunti agli interventi delle autorità: il sindaco Furio
Honsell, il presidente della Provincia Pietro Fontanini, il
presidente del Consiglio regionale Edouard Ballaman anche a nome
della Regione. Infine, anche la voce del rappresentante degli
studenti Francesco Cecconi.
Il percorso di questa istituzione - nata nel 1826 come scuola di
musica, divenuta Conservatorio nel 1981 e dal 2005 secondo ateneo
del Friuli - offre dati importanti (600 iscritti, oltre un
centinaio di docenti, molti studenti stranieri, costante
collaborazione con il Mozarteum di Salisburgo, incremento
dell'attività di internazionalizzazione, affermazioni importanti
con due progetti uno sulla musica della tradizione e uno sulla
diffusione della musica contemporanea) ma anche obiettivi da
raggiungere, come quello innanzitutto di disporre di ulteriori
spazi.
Al proposito Ballaman, portando anche il saluto dell'assessore al
lavoro e formazione, Alessia Rosolen, ha ricordato il
finanziamento di 2 milioni e mezzo di euro concesso
dall'amministrazione regionale per il recupero di parte dell'ex
tribunale, per consentire di ricavare ulteriori spazi per il
Conservatorio, e anche l'inserimento del Conservatorio nel Fondo
unico per l'edilizia universitaria. Questo, con la disponibilità
di fondi a capitolo, ha spiegato il presidente del Consiglio,
potrà consentire ulteriori finanzianti per adeguare le
strutture.
Tutto ciò è un riconoscimento al vostro lavoro - ha aggiunto
Ballaman ricordando anche il concerto "Ventaglio d'arpe" tenuto
nella sala Consiliare nel dicembre 2006 dall'orchestra del
Conservatorio: un'esperienza da rinnovare, ha detto sottolineando
che quanto fatto è un impegno che continuerà a favore
dell'istituzione e per la diffusione della cultura musicale e
della musica, vera lingua universale.