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Ballaman a apertura anno accademico Conservatorio Tomadini Udine

12.01.2009
19:17


(ACON) Udine, 12 gen - MPB - Per la cerimonia di apertura del quarto anno accademico del Conservatorio Statale di musica Iacopo Tomadini di Udine, brani di Rodrigo, Caikovkij, Chaminade, Donizzetti, Saint-Saens, in un concerto diretto dal maestro PierAngelo Pelucchi in un Teatro Giovanni da Udine gremito.

Prima, il saluto della presidente del Conservatorio Maria Amalia D'Aronco e la relazione del direttore Franco Calabretto avevano offerto spunti agli interventi delle autorità: il sindaco Furio Honsell, il presidente della Provincia Pietro Fontanini, il presidente del Consiglio regionale Edouard Ballaman anche a nome della Regione. Infine, anche la voce del rappresentante degli studenti Francesco Cecconi.

Il percorso di questa istituzione - nata nel 1826 come scuola di musica, divenuta Conservatorio nel 1981 e dal 2005 secondo ateneo del Friuli - offre dati importanti (600 iscritti, oltre un centinaio di docenti, molti studenti stranieri, costante collaborazione con il Mozarteum di Salisburgo, incremento dell'attività di internazionalizzazione, affermazioni importanti con due progetti uno sulla musica della tradizione e uno sulla diffusione della musica contemporanea) ma anche obiettivi da raggiungere, come quello innanzitutto di disporre di ulteriori spazi.

Al proposito Ballaman, portando anche il saluto dell'assessore al lavoro e formazione, Alessia Rosolen, ha ricordato il finanziamento di 2 milioni e mezzo di euro concesso dall'amministrazione regionale per il recupero di parte dell'ex tribunale, per consentire di ricavare ulteriori spazi per il Conservatorio, e anche l'inserimento del Conservatorio nel Fondo unico per l'edilizia universitaria. Questo, con la disponibilità di fondi a capitolo, ha spiegato il presidente del Consiglio, potrà consentire ulteriori finanzianti per adeguare le strutture.

Tutto ciò è un riconoscimento al vostro lavoro - ha aggiunto Ballaman ricordando anche il concerto "Ventaglio d'arpe" tenuto nella sala Consiliare nel dicembre 2006 dall'orchestra del Conservatorio: un'esperienza da rinnovare, ha detto sottolineando che quanto fatto è un impegno che continuerà a favore dell'istituzione e per la diffusione della cultura musicale e della musica, vera lingua universale.