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III Comm: audizioni centrale tecnologica ospedale Udine (2)

13.01.2009
14:29
(ACON) Trieste, 13 gen - ET - Stefano Pustetto (SA), che aveva chiesto l'incontro, si è soffermato in particolare sul ruolo svolto da Gestione immobili SpA e su passaggi che sono oggetto di verifiche da parte di enti terzi alla Regione, oltre che sui rapporti che intercorreranno tra la concessionaria e l'Azienda. Il consigliere ha chiesto se con quest'opera, affidata in concessione a privati, l'ospedale perderà le agevolazioni sui combustibili e ha sollevato dubbi sull'economicità dell'intera operazione.

Roberto Asquini (Gruppo Misto) partendo dal presupposto che l'affidamento della concessione a un'azienda extraregionale porterà a una forte perdita di gettito fiscale e - viste le procedure previste per l'affidamento degli appalti di manutenzione - si verrà espropriati della potestà di assegnarli, ha voluto sapere come si potrebbe azzerare l'operazione e quali ne sarebbero i costi.

Paolo Menis (PD) ha confermato la necessità di dare completa fiducia agli amministratori, chiedendo la massima trasparenza per allontanare dubbi sulla gestione di servizi importanti per la collettività. Raccolto anche il segnale della categorie economiche, Menis ha auspicato leggi che garantiscano procedure di gara e gestione delle infrastrutture più legate al territorio.

Chiarezza, trasparenza e opportunità nelle considerazioni di Annamaria Menosso (PD), che valuta in modo positivo la volontà dei tre enti promotori di collaborare in un progetto, la cui complessità ha richiesto scelte difficili e importanti. Per tutelare e coinvolgere le imprese regionali è stato fatto il possibile - ha detto la Menosso - ora è necessario che tutti i passaggi vengano verificati. La chiarezza e la trasparenza saranno risolutive.

Franco Dal Mas (PdL) ha chiesto ai consiglieri di non uscire dal seminato dell'audizione e di non sostituirsi alle autorità competenti, sottolineando come la questione della tutela della imprese regionali sia una volontà espressamente condivisa da tutti, chiedendo alle associazioni di categoria di non limitare la questione alla sola Udine.

Per l'assessore Kosic l'audizione ha portato a chiarimenti necessari. Il questione è un'eredità della precedente Amministrazione. Attendiamo che le cose si chiariscano prima di formulare giudizi. Si tratta di un'opera utile e importante e non è nostro compito interromperne lo svolgimento, a meno di non esservi obbligati. Kosic ha anche auspicato un ruolo per le imprese regionali.

Il direttore dell'Azienda ha replicato evidenziando come senza un'adeguata fornitura di energia per l'ospedale entro due anni, non si aprirà la nuova struttura sanitaria di Udine. Tornare indietro, ha detto Favaretti, significherebbe deviare i 43 milioni del terzo lotto alla centrale e rinunciare alla struttura per i laboratori. In risposta ai consiglieri, ha evidenziato che gli sgravi fiscali sui combustibili ci saranno solo con i nuovi impianti e che l'azzeramento delle procedure porterebbe più rischi che benefici. Ha rassicurato infine sull'affidabilità dello svolgimento dell'analisi tecnica ed economica delle proposte. Per il biennio 2009-2010 verranno assegnati appalti di manutenzione per un valore complessivo di 4 milioni e mezzo di euro.

(fine)