III Comm: audizioni centrale tecnologica ospedale Udine (2)
(ACON) Trieste, 13 gen - ET - Stefano Pustetto (SA), che aveva
chiesto l'incontro, si è soffermato in particolare sul ruolo
svolto da Gestione immobili SpA e su passaggi che sono oggetto di
verifiche da parte di enti terzi alla Regione, oltre che sui
rapporti che intercorreranno tra la concessionaria e l'Azienda.
Il consigliere ha chiesto se con quest'opera, affidata in
concessione a privati, l'ospedale perderà le agevolazioni sui
combustibili e ha sollevato dubbi sull'economicità dell'intera
operazione.
Roberto Asquini (Gruppo Misto) partendo dal presupposto che
l'affidamento della concessione a un'azienda extraregionale
porterà a una forte perdita di gettito fiscale e - viste le
procedure previste per l'affidamento degli appalti di
manutenzione - si verrà espropriati della potestà di assegnarli,
ha voluto sapere come si potrebbe azzerare l'operazione e quali
ne sarebbero i costi.
Paolo Menis (PD) ha confermato la necessità di dare completa
fiducia agli amministratori, chiedendo la massima trasparenza per
allontanare dubbi sulla gestione di servizi importanti per la
collettività. Raccolto anche il segnale della categorie
economiche, Menis ha auspicato leggi che garantiscano procedure
di gara e gestione delle infrastrutture più legate al territorio.
Chiarezza, trasparenza e opportunità nelle considerazioni di
Annamaria Menosso (PD), che valuta in modo positivo la volontà
dei tre enti promotori di collaborare in un progetto, la cui
complessità ha richiesto scelte difficili e importanti. Per
tutelare e coinvolgere le imprese regionali è stato fatto il
possibile - ha detto la Menosso - ora è necessario che tutti i
passaggi vengano verificati. La chiarezza e la trasparenza
saranno risolutive.
Franco Dal Mas (PdL) ha chiesto ai consiglieri di non uscire dal
seminato dell'audizione e di non sostituirsi alle autorità
competenti, sottolineando come la questione della tutela della
imprese regionali sia una volontà espressamente condivisa da
tutti, chiedendo alle associazioni di categoria di non limitare
la questione alla sola Udine.
Per l'assessore Kosic l'audizione ha portato a chiarimenti
necessari. Il questione è un'eredità della precedente
Amministrazione. Attendiamo che le cose si chiariscano prima di
formulare giudizi. Si tratta di un'opera utile e importante e non
è nostro compito interromperne lo svolgimento, a meno di non
esservi obbligati. Kosic ha anche auspicato un ruolo per le
imprese regionali.
Il direttore dell'Azienda ha replicato evidenziando come
senza un'adeguata fornitura di energia per l'ospedale entro due
anni, non si aprirà la nuova struttura sanitaria di Udine.
Tornare indietro, ha detto Favaretti, significherebbe deviare i
43 milioni del terzo lotto alla centrale e rinunciare alla
struttura per i laboratori. In risposta ai consiglieri, ha
evidenziato che gli sgravi fiscali sui combustibili ci saranno
solo con i nuovi impianti e che l'azzeramento delle procedure
porterebbe più rischi che benefici. Ha rassicurato infine
sull'affidabilità dello svolgimento dell'analisi tecnica ed
economica delle proposte. Per il biennio 2009-2010 verranno
assegnati appalti di manutenzione per un valore complessivo di 4
milioni e mezzo di euro.
(fine)