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III Comm: illustrata proposta legge assistenza anziani

13.01.2009
15:20
(ACON) Trieste, 13 gen - DT - Assistere gli anziani, alle volte, non è così semplice. Il personale manca, spesso si fa fronte a questa enorme richiesta reperendo professionalità nei Paesi europei a forte emigrazione, altre volte ci si rassegna a impiegare persone disponibili ma senza una preparazione specifica.

Allo stesso tempo, però, vi sono molti corregionali che sarebbero disposti a occuparsi di familiari e conoscenti autosufficienti o parzialmente autosufficienti, ma le leggi glielo impediscono. Spesso, inoltre, chi si rende disponibile ha grande generosità ma non altrettanta esperienza tecnico-pratica e non può permettersi di frequentare corsi costruiti esplicitamente per professionisti, con costi, tempi e ritmi di lavoro conseguenti. Sostanzialmente, quindi, c'è l'esigenza di coprire un vuoto normativo che oggi rischia di tagliare fuori dall'assistenza agli anziani proprio chi ha la più naturale predisposizione a sostenerne le necessità, condividendo tradizioni e cultura.

E' su queste basi che poggia la proposta di legge illustrata alla III Commissione da Roberto Asquini, consigliere regionale del Gruppo Misto. "Un provvedimento - ha spiegato - che autorizza un servizio di accompagnamento e assistenza agli anziani autosufficienti o parzialmente autosufficienti da parte dei nostri concittadini che non hanno una specifica preparazione in materia".

A fruire di questa assistenza decisamente familiare, tutti coloro che siano residenti in regione, autosufficienti, e dai 60 anni in su. Gli assistenti, invece, che possono anche riunirsi in associazione (ovviamente, senza fini di lucro) devono aver compiuto i 40 anni, aver completato la scuola dell'obbligo, essere residenti in Friuli Venezia Giulia da almeno 3 anni, non devono essere occupati a tempo pieno in altri lavori oltre che garantire moralità e affidabilità. La domanda andrà inoltrata alla Direzione regionale alla Salute che provvederà a organizzare un sistema di corsi e seminari (da 40 a 60 ore da spalmare al massimo su 3 mesi) per aumentare la preparazione professionale di questa particolare figura di operatori del settore. Ma anche le stesse associazioni potranno predisporre, con l'autorizzazione della Regione, un piano formativo.

E poi ci sono i contributi, erogati per organizzare i corsi (10 mila euro per ogni corso e 3 mila per ogni seminario) e sostenere le associazioni (3 mila euro per le spese correnti e 10 mila per migliorare i locali destinati all'assistenza agli anziani).

"Realizzare questa proposta - ha concluso Asquini - consentirà di far vivere i nostri anziani in un contesto familiare, senza che si sentano costantemente sradicati".

(foto - immagini tv)