III Comm: illustrata proposta legge assistenza anziani
(ACON) Trieste, 13 gen - DT - Assistere gli anziani, alle
volte, non è così semplice. Il personale manca, spesso si fa
fronte a questa enorme richiesta reperendo professionalità nei
Paesi europei a forte emigrazione, altre volte ci si rassegna a
impiegare persone disponibili ma senza una preparazione
specifica.
Allo stesso tempo, però, vi sono molti corregionali che sarebbero
disposti a occuparsi di familiari e conoscenti autosufficienti o
parzialmente autosufficienti, ma le leggi glielo impediscono.
Spesso, inoltre, chi si rende disponibile ha grande generosità ma
non altrettanta esperienza tecnico-pratica e non può permettersi
di frequentare corsi costruiti esplicitamente per professionisti,
con costi, tempi e ritmi di lavoro conseguenti. Sostanzialmente,
quindi, c'è l'esigenza di coprire un vuoto normativo che oggi
rischia di tagliare fuori dall'assistenza agli anziani proprio
chi ha la più naturale predisposizione a sostenerne le necessità,
condividendo tradizioni e cultura.
E' su queste basi che poggia la proposta di legge illustrata alla
III Commissione da Roberto Asquini, consigliere regionale del
Gruppo Misto. "Un provvedimento - ha spiegato - che autorizza un
servizio di accompagnamento e assistenza agli anziani
autosufficienti o parzialmente autosufficienti da parte dei
nostri concittadini che non hanno una specifica preparazione in
materia".
A fruire di questa assistenza decisamente familiare, tutti coloro
che siano residenti in regione, autosufficienti, e dai 60 anni in
su. Gli assistenti, invece, che possono anche riunirsi in
associazione (ovviamente, senza fini di lucro) devono aver
compiuto i 40 anni, aver completato la scuola dell'obbligo,
essere residenti in Friuli Venezia Giulia da almeno 3 anni, non
devono essere occupati a tempo pieno in altri lavori oltre che
garantire moralità e affidabilità. La domanda andrà inoltrata
alla Direzione regionale alla Salute che provvederà a organizzare
un sistema di corsi e seminari (da 40 a 60 ore da spalmare al
massimo su 3 mesi) per aumentare la preparazione professionale di
questa particolare figura di operatori del settore. Ma anche le
stesse associazioni potranno predisporre, con l'autorizzazione
della Regione, un piano formativo.
E poi ci sono i contributi, erogati per organizzare i corsi (10
mila euro per ogni corso e 3 mila per ogni seminario) e
sostenere le associazioni (3 mila euro per le spese correnti e 10
mila per migliorare i locali destinati all'assistenza agli
anziani).
"Realizzare questa proposta - ha concluso Asquini - consentirà di
far vivere i nostri anziani in un contesto familiare, senza che
si sentano costantemente sradicati".
(foto - immagini tv)