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PD: Moretton, alto rischio per sanità a Pordenone

13.01.2009
16:05
(ACON) Trieste, 13 gen - COM/MPB - Il capogruppo del PD in Consiglio regionale Gianfranco Moretton interviene ancora una volta nel dibattito aperto sul nuovo piano sanitario in provincia di Pordenone, ricordando che la soluzione dell'ampliamento in sito dell'ospedale Santa Maria degli Angeli non fu una imposizione di Illy al sindaco Bolzonello, ma che si trattava di una proposta allora condivisa dal primo cittadino e come tale ha iniziato il suo iter programmatico, tanto da arrivare a fine legislatura con finanziamenti già disponibili e pronti per l'inizio lavori.

"E' bastato cambiare Giunta regionale per annullare tutto quanto e prospettare la costruzione di un nuovo ospedale in Comina, che troverà ipoteticamente realizzo e utilizzo fra dieci anni, commenta Moretton. E incalza: Ovviamente siamo ancora alle parole e a un esame preventivo fatto da una apposita commissione. Bisogna dire, a onor del vero, che a tutt'oggi non c'è ancora la disponibilità del terreno su cui dovrebbe nascere il nuovo nosocomio, sul quale per di più, non risulta esserci ancora una idea ben precisa di progetto e utilità specialistica.

"Dico questo, dovendo trattarsi di un'opera che dovrà essere di riferimento a tutta la Provincia - aggiunge il consigliere preoccupato che ciò possa significare un cambiamento dell'autonomia e della funzione degli ospedali di rete. Ma ciò che allarma di più - insiste Moretton - è che nel frattempo i finanziamenti destinati al potenziamento in loco dell'ospedale sembrano essere svaniti nel nulla e non è stato indicato o sottoscritto un programma di finanziamento per la nuova costruzione in Comina, né specificatamente la cifra da impegnare. E, a tutt'oggi, a bilancio regionale appena approvato, non risulta esserci disponibilità di finanziamento. Del resto, senza un progetto sarebbe difficile anche un attendibile preventivo di spesa. Inutile dire che ciò che di reale emerge in questo momento è che si è lasciato il certo per l'incerto.

"Mi auguro che i cittadini di Pordenone non debbano pagare per colpe dettate da personalismi e da scelte ambigue e rischiose - auspica infine Moretton affermando che chi avesse davvero un piano sulla sanità per la provincia di Pordenone e ritenesse di poterlo far valere in sede regionale avrebbe l'obbligo di esprimersi con più chiarezza sul destino degli ospedali di rete della provincia e, soprattutto, su quando esso dovrebbe iniziare a cambiare. Perché occorre arrivare quanto prima a una sanità che meglio soddisfi l'utente in tutti i suoi bisogni. Allo stato attuale non c'è il finanziamento né per il nuovo ospedale della Comina, né per la Cittadella della salute e, purtroppo - è la conclusione di Moretton - parole e promesse non costruiscono nulla di concreto".