UDC: Sasco, in sanità stessi diritti per tutti i cittadini
(ACON) Trieste, 15 gen - COM/MPB - "Nei confronti degli
immigrati devono prevalere equilibrio e senso di responsabilità e
l'UDC si è da sempre adoperata in questo senso all'interno della
coalizione di centrodestra della quale fa parte, contrastando
taluni eccessi che vorrebbero ridurre gli spazi di solidarietà
nei confronti degli immigrati stessi, dando luogo a inaccettabili
discriminazioni".
Commenta così il capogruppo consiliare regionale UDC, Edoardo
Sasco, le polemiche di questi giorni sull'assistenza sanitaria
agli immigrati, riprese anche dalla stampa nazionale e, in
particolare, dal settimanale cattolico Famiglia Cristiana,
puntualizzando di aver svolto a tale riguardo una decisa azione
di mediazione con le altre forze politiche, consona con la
propria impostazione moderata e di ispirazione cristiana.
"Indubbiamente siamo contrari a una determinata cultura di
sinistra - precisa l'esponente centrista - che ha prodotto anche
nella nostra Regione, nella scorsa legislatura, un eccesso di
assistenzialismo alquanto populistico che, in taluni casi, ha
prefigurato disparità di trattamento nel settore del welfare,
mettendo i nostri corregionali in condizioni di svantaggio
rispetto agli immigrati.
"Vogliamo invece - aggiunge Sasco - che nella sanità non ci sia
alcuna differenza di trattamento tra i cittadini italiani, gli
immigrati regolari e quelli irregolari, ritenendo che i livelli
minimi assistenziali debbano essere gli stessi in tutto il
territorio nazionale, poiché da essi dipende lo stato di salute
dell'intera collettività.
"Nell'ultima riunione di maggioranza - precisa ancora il
capogruppo UDC - abbiamo chiesto dati oggettivi sui presunti
vantaggi che avrebbero gli immigrati nei confronti dei
corregionali, qualora effettivamente esistano, quantificandone la
spesa per adottare eventuali correttivi, tenendo fermo però il
principio che ci debba essere, nell'uno e nell'altro caso, una
effettiva uguaglianza di trattamento tra tutti i cittadini che
vivono nel territorio nazionale e quindi anche in Friuli Venezia
Giulia".