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UDC: Sasco, in sanità stessi diritti per tutti i cittadini

15.01.2009
17:16
(ACON) Trieste, 15 gen - COM/MPB - "Nei confronti degli immigrati devono prevalere equilibrio e senso di responsabilità e l'UDC si è da sempre adoperata in questo senso all'interno della coalizione di centrodestra della quale fa parte, contrastando taluni eccessi che vorrebbero ridurre gli spazi di solidarietà nei confronti degli immigrati stessi, dando luogo a inaccettabili discriminazioni".

Commenta così il capogruppo consiliare regionale UDC, Edoardo Sasco, le polemiche di questi giorni sull'assistenza sanitaria agli immigrati, riprese anche dalla stampa nazionale e, in particolare, dal settimanale cattolico Famiglia Cristiana, puntualizzando di aver svolto a tale riguardo una decisa azione di mediazione con le altre forze politiche, consona con la propria impostazione moderata e di ispirazione cristiana.

"Indubbiamente siamo contrari a una determinata cultura di sinistra - precisa l'esponente centrista - che ha prodotto anche nella nostra Regione, nella scorsa legislatura, un eccesso di assistenzialismo alquanto populistico che, in taluni casi, ha prefigurato disparità di trattamento nel settore del welfare, mettendo i nostri corregionali in condizioni di svantaggio rispetto agli immigrati.

"Vogliamo invece - aggiunge Sasco - che nella sanità non ci sia alcuna differenza di trattamento tra i cittadini italiani, gli immigrati regolari e quelli irregolari, ritenendo che i livelli minimi assistenziali debbano essere gli stessi in tutto il territorio nazionale, poiché da essi dipende lo stato di salute dell'intera collettività.

"Nell'ultima riunione di maggioranza - precisa ancora il capogruppo UDC - abbiamo chiesto dati oggettivi sui presunti vantaggi che avrebbero gli immigrati nei confronti dei corregionali, qualora effettivamente esistano, quantificandone la spesa per adottare eventuali correttivi, tenendo fermo però il principio che ci debba essere, nell'uno e nell'altro caso, una effettiva uguaglianza di trattamento tra tutti i cittadini che vivono nel territorio nazionale e quindi anche in Friuli Venezia Giulia".