PD: Lupieri, sono minime le spese per le cure agli immigrati
(ACON) Trieste, 19 gen - COM/AB - Un giorno "fino a 5 milioni
di euro", il giorno dopo "qualche milione di euro". E' questo,
secondo la Lega Nord, il costo delle prestazioni sanitarie
eseguite a immigrati non regolari nella nostra regione. Poi si
scopre che 350 mila euro sono stati spesi nel 2007 per i ricoveri
non pagati di stranieri non regolari, dei quali 235 mila sono
stati rimborsati dal Ministero della salute, perché esiste un
budget speciale che deriva dal Fondo sanitario nazionale, con
limite annuale, che va a coprire le spese dei cittadini
stranieri, quasi sempre bambini, che vengono a curare in Italia
malattie che nei loro paesi non saprebbero curare. Progetti
europei e nazionali di solidarietà, una parola che la Lega non
conosce.
Lo afferma il consigliere regionale del PD Sergio Lupieri che
aggiunge:
Si tratta di progetti ministeriali finanziati con fondi europei o
statali, che la Lega conteggia tra le spese della Regione. Così
come certamente fa per i cittadini italiani che vivono e lavorano
all'estero quando si ammalano in visita in regione, e così per
gli stranieri temporaneamente presenti sul nostro territorio, che
in base al codice di diritto internazionale e all'articolo 35 del
testo unico della legge sull'immigrazione Bossi-Fini devono
vedere erogati loro i servizi sanitari. Le spese poi
dell'ambulatorio stranieri di Trieste e Pordenone, come quello di
Udine che sta dentro l'ospedale, sono veramente modeste,
dell'ordine di 10 mila euro l'anno cadauno.
Esistono poi associazioni, quali "Bambini del Danubio" o "La
Fondazione Luchetta Ota D'Angelo Hrovatin" che finanziano i
ricoveri e le terapie di bambini stranieri che a casa loro non
potrebbero essere curati.
Il centrodestra sta facendo i conti, e noi del Partito
Democratico controlleremo e vigileremo che facciano bene questi
conti, non come li hanno fatti fino ad ora. Da parte nostra
faremo le verifiche necessarie solo per dimostrare come si faccia
demagogia su un problema che non esiste perché fortunatamente,
nonostante la Lega, in nostro è un Paese nel quale la solidarietà
e l'equità sociale sono ancora valori profondi.