PdL: Baritussio, confronto con comunità islamiche
(ACON) Trieste, 20 gen - COM/AB - "La proposta del presidente
della Camera Fini, accolta con favore anche dalla Lega Nord, di
celebrare nelle moschee i sermoni in italiano non deve essere
oggetto di strumentalizzazioni del PD con il solo fine di far
nascere un contrasto tra culture e religioni che nel nostro Paese
non c'è, ma deve essere intesa nella direzione di una corretta
integrazione di culture differenti, nel rispetto delle norme
costituzionali e dei valori del Paese ospitante. Per questo
motivo si organizzeranno degli incontri con i rappresentanti
delle organizzazioni islamiche in FVG per aprire un confronto
serio e costruttivo".
Lo afferma il vicepresidente del gruppo PdL in Consiglio
Regionale Franco Baritussio che ritiene opportuno un
approfondimento su questo tema con i rappresentati delle comunità
islamiche del FVG.
"Solo attraverso la chiarezza e la comprensione due culture
distinte possono incontrarsi, accettarsi nel rispetto delle
leggi. La proposta del presidente Fini ha immediatamente
innescato da una parte del mondo islamico delle reazioni
inopportune tendenti alla chiusura e ad alimentare sospetti che
invece devono essere spazzati via proprio attraverso il
confronto. Bene ha fatto chi, come il Centro Islamico Culturale
d'Italia, si è mostrato disponibile al dialogo accogliendo con
interesse la proposta del presidente della Camera. Paradossali,
invece, le dichiarazioni di alcuni esponenti del PD che, per soli
fini propagandistici e privi del minimo senso di responsabilità,
hanno affermato che i sermoni in italiano possono creare un senso
di rigetto del popolo arabo verso il nostro Paese. Qui nessuno
deve rigettare alcuno".
"Attualmente - continua Baritussio - in regione sono presenti
cinque luoghi di preghiera all'interno dei centri islamici nei
capoluoghi di provincia (due a Udine, uno a Trieste, Gorizia e
Pordenone) dove si ritrovano in preghiera i circa 20mila
mussulmani presenti in regione (8mila Udine, 7mila Pordenone,
3mila Trieste e 2mila Gorizia. Fonte: Centro Islamico di Trieste
e della Venezia Giulia). La presenza reale della comunità merita
un confronto diretto con i suoi rappresentanti anche su questo
aspetto, nel rispetto sia della propria libertà religiosa, già
ampiamente garantita in FVG, sia delle nostre leggi e cultura.
Nelle prossime settimane saranno organizzati degli incontri con
tutti i referenti delle comunità islamiche presenti in regione".