News


PdL: Baritussio, confronto con comunità islamiche

20.01.2009
11:30
(ACON) Trieste, 20 gen - COM/AB - "La proposta del presidente della Camera Fini, accolta con favore anche dalla Lega Nord, di celebrare nelle moschee i sermoni in italiano non deve essere oggetto di strumentalizzazioni del PD con il solo fine di far nascere un contrasto tra culture e religioni che nel nostro Paese non c'è, ma deve essere intesa nella direzione di una corretta integrazione di culture differenti, nel rispetto delle norme costituzionali e dei valori del Paese ospitante. Per questo motivo si organizzeranno degli incontri con i rappresentanti delle organizzazioni islamiche in FVG per aprire un confronto serio e costruttivo".

Lo afferma il vicepresidente del gruppo PdL in Consiglio Regionale Franco Baritussio che ritiene opportuno un approfondimento su questo tema con i rappresentati delle comunità islamiche del FVG.

"Solo attraverso la chiarezza e la comprensione due culture distinte possono incontrarsi, accettarsi nel rispetto delle leggi. La proposta del presidente Fini ha immediatamente innescato da una parte del mondo islamico delle reazioni inopportune tendenti alla chiusura e ad alimentare sospetti che invece devono essere spazzati via proprio attraverso il confronto. Bene ha fatto chi, come il Centro Islamico Culturale d'Italia, si è mostrato disponibile al dialogo accogliendo con interesse la proposta del presidente della Camera. Paradossali, invece, le dichiarazioni di alcuni esponenti del PD che, per soli fini propagandistici e privi del minimo senso di responsabilità, hanno affermato che i sermoni in italiano possono creare un senso di rigetto del popolo arabo verso il nostro Paese. Qui nessuno deve rigettare alcuno".

"Attualmente - continua Baritussio - in regione sono presenti cinque luoghi di preghiera all'interno dei centri islamici nei capoluoghi di provincia (due a Udine, uno a Trieste, Gorizia e Pordenone) dove si ritrovano in preghiera i circa 20mila mussulmani presenti in regione (8mila Udine, 7mila Pordenone, 3mila Trieste e 2mila Gorizia. Fonte: Centro Islamico di Trieste e della Venezia Giulia). La presenza reale della comunità merita un confronto diretto con i suoi rappresentanti anche su questo aspetto, nel rispetto sia della propria libertà religiosa, già ampiamente garantita in FVG, sia delle nostre leggi e cultura. Nelle prossime settimane saranno organizzati degli incontri con tutti i referenti delle comunità islamiche presenti in regione".