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V Comm: illustrate proposte modifica sistema elettorale

20.01.2009
17:32
(ACON) Trieste, 20 gen - DT - Togliere il limite dei tre mandati per i consiglieri regionali e di due per gli assessori, abolire le quote rosa nella scelta degli assessori, cancellare le risorse in più assegnate ai gruppi sulla base della presenza femminile e niente più voto disgiunto. Sono queste le novità contenute nella proposta di legge sottoscritta da tutto il PdL che intende modificare forma di Governo e sistema elettorale regionale.

"Vogliamo eliminare il limite dei mandati per i consiglieri perché non è compatibile con il sistema-Regione - ha spiega Antonio Pedicini, primo firmatario del provvedimento illustrato alla V Commissione. L'Aula ha, fra le sue competenze, anche quelle di indirizzo e controllo esercitate proprio tramite i consiglieri. Ecco, allora, che i tre mandati comportano inevitabilmente una limitazione di quelle funzioni demandate a chi è stato eletto".

Altra novità, le audizioni dei dirigenti regionali dovrebbero passare in capo alle Commissioni, fermo restando l'obbligo di farne richiesta al presidente della Giunta. "Molti ricorderanno quanto accadde la passata legislatura con la richiesta di audizione dell'allora direttore generale Andrea Viero. Un episodio che ha avuto effetti che si sono trascinanti a lungo, in un braccio di ferro tra la Commissione e il dirigente, che ha nuociuto alla Regione e ha intralciato la normale attività consiliare. Ora, dato che è proprio durante i lavori in Commissione che emerge l'interesse o meno per un'audizione, è opportuno che la convocazione sia loro devoluta". La proposta prevede per i dirigenti regionali l'obbligo di presentarsi entro 15 giorni.

Capitolo donne. Gli assessori non possono appartenere allo stesso genere per più di due terzi, dice la legge in vigore. Ora questo vincolo dovrebbe scomparire. "Vogliamo valorizzare - ha annotato ancora Pedicini - il ruolo della donna, qualsiasi scelta non può essere imposta dalla legge, ma deve essere guidata solo da valutazioni sulle qualità e sulle capacità soggettive. Anche per questo vogliamo eliminare le forme di incentivazione (o penalizzazione) nel riparto delle risorse che spettano ai gruppi e che derivano dalla presenza o meno di donne proprio in questi ultimi, perché le risorse non possono garantire la presenza delle donne in politica. Infatti, la precedente legislatura aveva tra i consiglieri molte più donne di questa, e ciò dimostra l'inutilità di una tale disposizione legislativa".

Per quanto riguarda, invece, la soppressione del limite dei due mandati per gli assessori, "qui sono le capacità e le qualità della persona a comandare. Quando il presidente dell'Esecutivo sceglie i suoi assessori, non deve essere condizionato in modo tanto pesante".

E poi, niente più voto disgiunto, sulla scheda elettorale. "Non c'è alcun motivo logico e politico per cui dovrebbe essere consentito votare per un presidente e non anche per la sua coalizione. Dopotutto, il candidato presidente e la sua maggioranza hanno sottoscritto un patto di governo di fronte ai cittadini", ha spiegato Pedicini.

Infine, per semplificare, la scheda elettorale dovrebbe riportare solo il nome del candidato presidente. I simboli dei partiti della coalizione rimarrebbero soltanto a fianco. "E' una modifica necessaria sia a semplificare la scelta degli elettori, sia a evitare la nullità di migliaia di voti di lista, come è avvenuto nell'ultima tornata elettorale", ha concluso Pedicini.